La settimana 14-20/02/2022
Covid-19, curva epidemiologica in discesa/ Previsioni economiche/ Scioglimento della Sezione speciale indagine reati Giustizia/ La Romania e la situazione in Ucraina/ Il presidente Klaus Iohannis a Parigi e Bruxelles
Corina Cristea, 18.02.2022, 16:00
Dopo aver raggiunto il 1 febbraio il picco dei contagi giornalieri da Covid-19, con poco più di 40.000, la Romania ha registrato un calo accelerato dei casi di infezione, cosicchè le autorità contemplano l’allentamento delle restrizioni e l’abolizione dello stato di allerta, misure che verranno prese solo a seconda di due riferimenti importanti, ha precisato il ministro della Salute, Alexandru Rafila. Si tratta del calo di numero di persone che necessitano di degenza ospedaliera, ma soprattutto dei ricoveri nelle terapie intensive. Solo la metà degli adulti di Romania ha ricevuto finora il vaccino, una percentuale inferiore a quella di altri stati europei. Questa differenza si riflette nel gran numero di degenze e di casi gravi, ha spiegato il ministro. Nonostante i ripetuti appelli, l’interesse della popolazione per l’immunizzazione resta, però, basso, e più ambulatori vaccinali sono stati chiusi o cesseranno l’attività a causa della bassa domanda. Intanto, l’ordinanza adottata a novembre 2020, che ha imposto l’uso della mascherina all’aperto, è stata dichiarata incostituzionale, in quanto priva del parere del Consiglio legislativo, organo consultivo del Parlamento. Gli specialisti ricordano, però, che l’uso della mascherina non ha rappresentato una restrizione, bensì una modalità di prevenire l’infezione.
La Commissione Nazionale di Strategia e Prognosi ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita economica della Romania, anticipando solo il 4,3%, in calo dello 0,3% rispetto alla precedente stima. I motivi che stanno alla base di questo aggiustamento sono legati all’impennata accelerata dell’inflazione, alla quinta ondata della pandemia di coronavirus e alla crisi energetica che continua. Le stime sono state elaborate senza prendere in considerazione lo scoppio di un conflitto determinato dalle tensioni geopolitiche al confine con l’Ucraina, precisano gli autori delle previsioni d’inverno. È stato inoltre rivalutato l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale sulla traiettoria dell’inflazione lungo il corrente anno, il che ha determinato una previsione in crescita dei prezzi di consumo. I successivi sviluppi indicano un rallentamento della crescita a febbraio, grazie all’entrata in vigore delle nuove regolamentazioni sul tetto massimo dei prezzi e delle quote di consumo, seguite da un picco nel mese di aprile. Crescite meno significative sono previste anche a luglio e all’inizio della stagione fredda. Le stime indicano un’inflazione alla fine del 2022 pari al 9,5%. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, nel 2021 l’economia romena ha registrato una crescita del 5,6%.
Via libera del Governo di Bucarest al ddl sullo scioglimento della Sezione speciale per le indagini sui reati nel campo della Giustizia, obiettivo assunto nel programma di governo e nell’ambito del Meccanismo di Cooperazione e Verifica (MCV). Il ddl elaborato dal Ministero della Giustizia prevede il passaggio ad altre strutture dei fascicoli elaborati dalla Sezione Speciale. Le cause in corso presso questa sezione saranno trasmesse, per via amministrativa, entro 60 giorni lavorativi dalla data dell’entrata in vigore della legge, per via della Procura presso l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia, alle procure competenti che continueranno a occuparsene. I giudici e i procuratori di alto rango accusati di trasgredire la legge saranno indagati dalla Procura presso l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia, mentre i giudici di rango inferiore da procure presso altre corti. Il ddl è stato inoltrato al Parlamento per dibattito e approvazione.
Da stato membro della NATO, la Romania beneficia di tutte le garanzie di sicurezza ed è pienamente difesa in caso di un conflitto in Ucraina. Così il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, ascoltato nei giorni scorsi dalle Commissioni Esteri del Senato e della Camera dei Deputati sulle evoluzioni della sicurezza nella zona. Il capo della diplomazia ha spiegato che le autorità di Bucarest sono in contatto permanente con i cittadini romeni che vivono in Ucraina e che saranno difesi in caso di conflitto militare. Il Ministero degli Esteri ha ultimato le procedure per il rientro in Romania dei familiari del personale diplomatico dell’Ambasciata a Kiev e del Consolato Generale a Odessa. Le missioni consolari di Solotvino e Chernivtsi non sono interessate dal provvedimento, in quanto si trovano in regioni con un grado di sicurezza più elevato, ha spiegato Bogdan Aurescu.
Su invito dell’omologo francese Emmanuel Macron, il presidente romeno Klaus Iohannis ha partecipato, a Parigi, ad una cena di lavoro informale sulla sicurezza nel Sahel. Il capo dello stato romeno ha sottolineato quanto sia necessario mantenere l’unità e il coordinamento anche con i partner regionali, nonchè continuare gli sforzi congiunti per assicurare la pace e la sicurezza nella regione, a beneficio dei cittadini. Klaus Iohannis ha inoltre sottolineato che assicurare la sicurezza e la stabilità nel vicinato meridionale dell’UE è tanto più importante in quanto ci confrontiamo anche con sfide acute alla sicurezza nel vicinato orientale, in prossimità dell’Ucraina e nella regione del Mar Nero. La Romania auspica una de-escalation della crisi per via diplomatica, ma è preparata a far fronte alle conseguenze di un’eventuale invasione russa in Ucraina, ha puntualizzato il capo dello stato. Giovedì e venerdì, il presidente Iohannis ha partecipato al Vertice UE-Unione Africana, svoltosi a Bruxelles. Nel corso dei lavori, Klaus Iohannis ha evidenziato l’impegno costante della Romania nel raggiungimento degli obiettivi comuni UE-UA, incentrati su pace, sicurezza e buona governance, sostegno al settore privato e integrazione economica, cambiamenti climatici e transizione energetica, sistemi sanitari e produzione di vaccini.