La settimana 14 – 19/01/2019
Le priorità della Presidenza romena del Consiglio dellUE, presentate a Strasburgo/ La posizione della Romania sulla situazione in Gran Bretagna/ Visita del Papa in Romania/ Giornata della Cultura Romena
Corina Cristea, 19.01.2019, 07:00
Le priorità della Presidenza romena del Consiglio dell’UE, presentate a Strasburgo
A due settimane da quando la Romania ha assunto, per la prima volta, la presidenza del Consiglio dell’UE, la premier Viorica Dăncilă si è recata a Strasburgo per presentare agli eurodeputati le priorità di questo mandato di sei mesi. La Brexit e i negoziati sul budget dell’Unione per il periodo 2021-2027 sono due dei più complicati dossier che la Romania dovrà gestire nel prossimo periodo — ha ricordato il primo ministro. Ben 257 dossier saranno esaminati in soli quattro mesi, perché poi seguirà la campagna elettorale per le elezioni europee di maggio. Al centro dell’agenda della presidenza romena sarà la coesione, quale principio fondamentale, ha sottolineato Viorica Dăncilă: Coesione politica, illustrata dal bisogno di unità tra gli stati membri, coesione economica e territoriale per diminuire i divari di sviluppo tra gli stati membri e tra regioni, coesione sociale, importante per la tutela delle quattro libertà del mercato interno dell’UE.” La regolamentazione dell’Unione Energetica, la gestione coerente dei flussi migratori, tramite la cooperazione tra gli stati d’origine e di transito, come pure l’ampliamento dei compiti della Procura Europea, si annoverano tra le priorità di Bucarest, come pure una maggiore attenzione ai Balcani Occidentali. Questa settimana, la presidenza romena del Consiglio dell’UE ha concluso il primo dossier, relativo alla tutela dei dati personali. Secondo le nuove regole, saranno introdotte multe per l’uso abusivo da parte dei partiti politici dei dati personali allo scopo di influire sull’atteggiamento degli elettori.
La posizione della Romania sulla situazione in Gran Bretagna
Il Governo di Bucarest auspica che Londra proponga il prima possibile delle soluzioni concrete affinché il ritiro della Gran Bretagna dall’UE provochi quanto meno danni ai cittadini e all’ambiente d’affari. Bucarest considera che un accordo sul ritiro possa offrire una base giuridica solida che limiterebbe gli effetti negativi generati dalla Brexit. Prevista per il 29 marzo, l’uscita effettiva della Gran Bretagna dall’Unione dovrebbe svolgersi durante la presidenza romena del Consiglio dell’UE. Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, considera deplorevole la decisione del Parlamento britannico sull’accordo per la Brexit ed afferma, allo stesso tempo, che non sono state esaurite tutte le procedure che potrebbero portare, alla fine, all’approvazione di questo accordo. Più di 400 mila romeni si trovano attualmente nel Regno Unito e formano la seconda comunità straniera come numero in questo Paese. Dopo la sconfitta subita, martedì, dalla premier Theresa May nella Camera dei Comuni, la quale ha bocciato l’accordo sulla Brexit negoziato con l’UE, il Governo conservatore britannico è sopravvissuto, mercoledì sera, ad un voto di sfiducia iniziato dall’opposizione laburista. La premier Theresa May presenterà lunedì il suo nuovo piano, che sarà sottoposto all’esame e votato il 29 gennaio prossimo.
Visita del Papa in Romania
Sua Santità Papa Francesco farà una visita apostolica di tre giorni, dal 31 maggio al 2 giugno, su invito del presidente Klaus Iohannis e della Chiesa Cattolica romena — lo hanno annunciato fonti ufficiali di Bucarest e del Vaticano. Sotto lo slogan “Camminiamo insieme!”, il Sommo Pontefice visiterà la capitale, Iaşi (la maggiore città dell’est del Paese, dove vive un’importante comunità romano-cattolica), Blaj (nel centro della Romania, capoluogo spirituale dei greco-cattolici romeni), nonché il santuario francescano di Şumuleu Ciuc (nel centro, zona con popolazione a maggioranza ungherese). Il Santo Padre ha sempre incoraggiato il no allegoismo e la concessione di unimportanza centrale al bene comune. Il Papa viene in Romania invitando all’unità, a conferma della fede — annuncia l’ufficio stampa della Santa Sede. Nel 1999, la Romania diventava il primo Paese a maggioranza ortodossa mai visitato nella storia da un Sommo Pontefice.
Giornata della Cultura Romena
Il 15 gennaio, in occasione dell’anniversario della nascita del sommo poeta romeno, Mihai Eminescu, è stata celebrata la Giornata della Cultura Nazionale in Romania. È il nono anno consecutivo che l’Accademia Romana, l’Unione degli Scrittori e le autorità locali e centrali organizzano numerosi eventi nel Paese e nelle capitali europee. Una sessione festiva si è svolta anche all’Auditorium Romeno, con la partecipazione del presidente Klaus Iohannis, di numerosi accademici, del Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, Daniel, e dei ministri dell’Istruzione e della Cultura. Il presidente dell’Accademia Romena, Ioan-Aurel Pop, ha affermato nel suo discorso che esistono alcune caratteristiche fondamentali che appartengono alla cultura nazionale romena. Perciò, la cultura nazionale non può essere immaginata se non nel suo quadro universale ed europeo. Ha, inoltre, una dimensione storica senza la quale non potrebbe funzionare. Il capo dello stato ha ricordato che il 2019 è l’anno della stagione culturale romeno-francese, del Festival “George Enescu” e del Festival “Europalia” e che questi eventi sono un’opportunità per la riaffermazione della Romania quale spazio di riconoscimento artistico. D’altra parte, l’Accademia Romena ha lanciato l’applicazione “Mihai Eminescu, intreaga opera” (Mihai Eminescu, opera omnia), disponibile gratuitamente per i telefonini intelligenti.