La settimana 13 – 19/09/2021
Coronavirus: numeri in crescita allarmante in Romania/ Istruzione: inizio dell'anno scolastico anche in Romania/ Energia: prezzi, sostegno statale ai consumatori/ Romania-USA, 10 anni di Partenariato Strategico
Corina Cristea, 18.09.2021, 09:00
In Romania, i contagi dal coronavirus sono in crescita allarmante negli ultimi giorni, mettendo pressione sul sistema sanitario. Molti reparti di terapia intensiva destinati ai pazienti positivi sono già pieni e il numero dei posti-letto è limitato. Tra le migliaia di persone ricoverate ci sono anche minori, alcuni affetti da forme severe. Nelle località che si confrontano con focolai le autorità stanno prendendo delle misure supplementari. Le statistiche indicano che al momento un romeno su due non è protetto in nessun modo dal Covid-19 sia perchè non vaccinato sia perchè non ha superato la malattia. Le autorità ricordano che il vaccino, l’uso della mascherina e l’evitare delle zone affollate sono gli unici mezzi di protezione. Tuttavia, la campagna vaccinale prosegue a ritmo ancora basso in Romania, nonostante i ripetuti appelli degli specialisti. Il numero delle persone immunizzate ha superato difficilmente 5,2 milioni di persone, vale a dire un terzo della popolazione eleggibile. In riferimento alle restrizioni, il premier Florin Cîţu si è pronunciato contro la chiusura delle attività economiche qualora l’incidenza superasse il 3 per mille. Perciò, le autorità stanno prendendo nuove misure per contenere il diffondersi del coronavirus, compresa la certificazione verde obbligatoria per l’accesso a ristoranti, palestre o piscine, ma anche ad eventi pubblici e privati, laddove il tasso di contagio supera tre casi per mille abitanti.
Il nuovo anno scolastico è iniziato il 13 settembre perlopiù in presenza in Romania, nel rispetto di rigorose misure di protezione sanitaria. È il secondo anno in cui la scuola inizia in condizioni di pandemia e le autorità spiegano che le lezioni si terranno in presenza finchè non sarà raggiunta un’incidenza dei contagi di 6 per mille in una località. Inoltre, le autorità auspicano progressi importanti nella vaccinazione degli allievi, data la disponibilità delle unità mobili. Degli oltre 300.000 dipendenti del settore istruzione, almeno il 60% è vaccinato. Immunizzato anche il 15% degli allievi di oltre 12 anni.
Le quotazioni del gas naturale e i prezzi dei certificati verdi hanno incrementato anche i prezzi per l’energia sul mercato continentale. A questo punto, le autorità di Bucarest intendono aiutare i consumatori domestici a pagare le bollette di energia elettrica e gas. La Legge sul consumatore vulnerabile, promulgata nei giorni scorsi dal presidente klaus Iohannis e approvata in precedenza dal Parlamento, prevede un aiuto concesso dallo Stato a oltre 500.00 famiglie povere per riscaldamento e corrente elettrica. Secondo il progetto di un’ordinanza d’urgenza presa in esame in prima lettura, lo Stato dovrebbe coprire con 18 bani (3,6 eurocentesimi) per KWh il costo dell’energia elettrica e il 25% della bolletta del gas. I beneficiari sarebbero le famiglie che consumano tra 30 e 200 KW al mese e tra 100 e 1.200 mc di gas naturale all’anno. Il Governo ha analizzato anche la possibilità di imporre un tetto di prezzo per il gas naturale. Il premier Florin Cîţu ha spiegato che ciò non deve intaccare gli investimenti nell’economia e che la misura comporta discussioni con il Consiglio della Concorrenza e la Commissione Europea. Dall’opposizione, il Partito Socialdemocratico ha criticato il governo di centrodestra per aver liberalizzato il mercato dell’energia nel pessimo momento possibile.
Il 13 settembre è stato celebrato il 10º anniversario della firma del Partenariato Strategico per il 21/o secolo tra Bucarest e Washington e dell’Accordo sul collocamento del Sistema di Difesa Antimissile a Deveselu, nel sud della Romania. Il Ministero degli Esteri romeno e il Dipartimento di Stato americano hanno ribadito in una dichiarazione congiunta che i due Paesi continueranno ad essere avamposti dei valori euroatlantici e affronteranno le sfide del futuro insieme, come amici e alleati. Il Ministero degli Esteri di Bucarest sottolinea che l’Accordo dimostra l’impegno degli USA per la sicurezza europea e rappresenta un contributo comune della Romania e degli Stati Uniti alla difesa collettiva, nell’ambito della NATO. Il sistema antimissile della NATO ha un ruolo esclusivamente difensivo, ed è destinato a proteggere da minacce provenienti da fuori dello spazio euroatlantico.
In una lettera al presidente americano Joe Biden, 20 anni dopo i sanguinosi attentati terroristici dell’11 settembre, che hanno ucciso anche cittadini romeni, il presidente Klaus Iohannis ha ribadito che la Romania è al fianco del popolo americano, è impegnata nella lotta al terrorismo e all’estremismo violento, a prescindere dall’ideologia, nonchè nel consolidamento dei valori comuni: democrazia, diritti umani, libertà di espressione e stato di diritto. A sua volta, in una lettera al segretario di stato Antony Blinken, il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, ha sottolineato il fermo e durevole impegno della Romania di partecipare, al fianco degli Stati Uniti, suo partner strategico, e della comunità internazionale, agli sforzi congiunti volti a contrastare il terrorismo e l’estremismo violento. Sempre a Bucarest, il Governo ha espresso la piena solidarietà al popolo americano, mentre l’Ambasciata di Romania a Washington ha reso, a sua volta, omaggio agli scomparsi. L’attacco dell’11 settembre non è stato rivolto solo contro gli Stati Uniti, ma contro tutti, ha scritto su Facebook il vicesegretario generale della NATO, Mircea Geoană.