La settimana 13 – 18/05/2024
Proteste dei lavoratori in Romania / Leggi più severe in Romania / La Romania ha una Strategia nazionale contro il traffico di essere umani / Due nuovi terminal nel porto di Costanza
Daniela Budu, 18.05.2024, 07:00
Proteste dei lavoratori in Romania
La settimana è iniziata con le proteste del Blocco Sindacale Nazionale di Romania e delle 29 federazioni affiliate contro il livello elevato della tassazione sul lavoro. Alcune migliaia di sindacalisti hanno organizzato una protesta davanti alla sede del Governo, chiedendo la diminuzione delle imposte, che considerano troppo alte in rapporto agli stipendi. I manifestanti pensano che la situazione attuale non incoraggi le persone a lavorare e che le tasse alte portano a più lavoro in nero. Stando al Blocco Sindacale Nazionale, la Romania è l’unico Paese al mondo in cui i contributi dell’ambiente d’affari al sistema di previdenza sociale sono stati trasferiti a carico dei dipendenti a partire dal 2018. Il Blocco Sindacale Nazionale attira l’attenzione sul fatto che, al momento, la Romania ha uno dei più elevati livelli degli oneri fiscali sul costo della manodopera nell’UE: il 42,8% rispetto alla media europea del 38,6%. Inoltre, secondo il Blocco Sindacale Nazionale, che cita i dati dell’Eurostat, gli stipendi bassi e la tassazione elevata hanno fatto piazzare la Romania al terzo posto tra i Paesi con il più basso livello di impiego della manodopera nell’UE nel 2023, dopo l’Italia e la Grecia. Solo il 69% dei romeni con età comprese tra i 20 e i 64 anni lavora, il che vuol dire che quasi un terzo dei romeni non lavora. D’altra parte, i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica rilevano che lo stipendio medio lordo è arrivato a marzo a 8.500 lei (circa 1.700 euro), con un valore netto di 5.185 lei (1.040 euro), il che rappresenta una crescita di oltre il 6% rispetto al mese precedente e di quasi il 14% rispetto al marzo 2023. Alla presentazione del rapporto sull’inflazione, il governatore Mugur Isărescu ha attirato l’attenzione sul fatto che in Romania i redditi vengono aumentati, in generale, molto di più rispetto alla produttività, e ciò avrà un impatto significativo sull’inflazione. Perciò, la Banca Centrale ha rivisto leggermente al rialzo le previsioni sull’inflazione per la fine dell’anno, dal 4,7 al 4,9%. Però, secondo le previsioni di primavera della Commissione Europea, la Romania dovrebbe avere, alla fine del 2024, un’inflazione di quasi il 6%, molto più del doppio rispetto alla media europea stimata. Mugur Isărescu ha spiegato, nel contesto, che la Romania ha registrato un ritmo più lento di crescita negli anni passati e adesso sta registrando un ritmo più basso di calo di quest’indice rispetto ai Paesi della regione con i quali possiamo paragonarci.
Leggi più severe in Romania
Il Parlamento di Bucarest ha adottato una legge tramite cui i conducenti auto che vengono colti in stato di ebbrezza o drogati possono rimanere senza patente per un periodo di fino a 10 anni. Il documento vieta inoltre il rinvio della pena carceraria nel caso delle persone condannate per aver provocato incidenti mortali sotto l’influenza di alcolici o sostanze psicoattive. In pratica, ogni persona colta nel traffico che guida sotto l’influenza dell’alcol o di sostanze psicoattive riceverà, oltre alla condanna, anche un divieto di guidare di fino a 10 anni, rispetto ai 5 anni attuali. Se questi provocano un incidente stradale concluso con il decesso delle vittime, la pena sarà compresa tra 15 e 25 anni di carcere. In più, l’atto normativo prevede che nei confronti delle persone colte sotto l’influenza di sostanze proibite saranno applicate non soltanto multe, ma anche pene privative di libertà. Il Parlamento romeno ha adottato anche la legge secondo la quale le persone condannate al carcere che sono fuggite dal Paese dovranno farsi carico del proprio rimpatrio. Più esattamente, lo stato si farà restituire le spese effettuate per la loro estradizione. Secondo la ministra della Giustizia, Alina Gorghiu, il costo per ogni persona riportata nel Paese per scontare la pena spazia da qualche migliaio di euro a 25.000 euro, soldi che al momento paga lo stato. Il numero dei latitanti è aumentato sempre di più da un anno all’altro.
La Romania ha una Strategia nazionale contro il traffico di essere umani
Criticata negli anni passati per l’inefficacia delle misure di contrasto del traffico di esseri umani, la Romania ha lanciato lunedì, la Strategia nazionale contro il traffico di persone 2024-2028, tramite la quale si propone di diminuire questo fenomeno, di identificare le vittime, di offrire loro assistenza e di punire i trafficanti. Rispetto agli inizi degli anni 2000, il Paese ha fatto progressi significativi negli sforzi per contrastare il fenomeno, sia nella creazione del quadro legale, sia nell’organizzazione istituzionale necessaria, però ci sono ancora cose da fare, affermano i partecipanti al lancio. Stando al Ministero dell’Interno, la Strategia contro il traffico di esseri umani è pensata su quattro pilastri: prevenzione, punizione, tutela e partenariato. Offre inoltre un quadro chiaro di azione orientato verso il miglioramento della capacità di tutte le strutture coinvolte nel contrasto del traffico di persone. Secondo i dati dell’Agenzia Nazionale Contro il Traffico di Persone (ANTIP), dalla fondazione dell’agenzia nel 2005, cioè in un periodo di 19 anni, in Romania sono state registrate 19.000 vittime del traffico di esseri umani e ci sono state più di 4.000 condanne. Nel contesto, le autorità affermano che sono state individuate vie di intervento, esistono partenariati e saranno stanziate le risorse necessarie per contrastare questo flagello.
Due nuovi terminal nel porto di Costanza
A partire da mercoledì, il porto romeno di Costanza sul Mar Nero ha aumentato la sua capacità operativa con due nuovi terminal. Uno di essi permetterà lo scarico dei camion direttamente dalle navi e gestirà fino a 80.000 veicoli all’anno, mentre un terminal merci opererà con equipaggiamenti ingombranti per merci grandi e pesanti. Le nuove facilità contribuiranno ad aumentare la connettività tra i servizi esistenti di trasporto marittimo e ferroviario in Romania, ma avranno risultati anche per quanto riguarda la circolazione delle merci tra l’Europa continentale e il Mar Nero, il Mar Adriatico e il Mare del Nord. L’investimento è ammontato a circa 65 milioni di euro, è stato sviluppato dalla compagnia DP WORLD di Dubai, Emirati Arabi Uniti. Costanza è già il maggiore porto di container sul Mar Nero. L’anno prossimo verrà aperta qui un’altra piattaforma multi-trasporto in seguito a un investimento di 50 milioni di euro della stessa compagnia in Romania.