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La settimana 12 – 18/04/2015

Stime FMI al rialzo per economia romena/ Dibattito PE su MCV Romania e Bulgaria/ Lo stato dellinfrastruttura romena/ Permane guerra dichiarazioni NASTO – Russia/ Esercitazioni sotto egida NATO in Romania

La settimana 12 – 18/04/2015
La settimana 12 – 18/04/2015

, 18.04.2015, 11:00

Quest’anno l’economia romena avrà una crescita superiore alle stime precedenti. Lo rileva il Fondo Monetario Internazionale nel suo più recente rapporto. Il FMI ha rivisto al rialzo dello 0,3% al 2,7%, le previsioni sulla crescita del PIL romeno nel 2015. Per il 2016, il FMI anticipa una crescita del 2,9%, superiore al 2,5% dello scorso ottobre. Da parte sua, l’agenzia di valutazione finanziaria Standard&Poors anticipa che dal 2015 al 2018 l’economia romena registrerà una crescita media di circa il 3% all’anno. Standard&Poors ha confermato i rating di Romania per i debiti a breve e lungo termine in valuta e moneta locale a BBB-/A-3, con una prospettiva associata stabile.



La Commissione Controllo Bilanci del Parlamento Europeo ha ascoltato martedì alcuni responsabili romeni e bulgari sul Meccanismo di cooperazione e verifica in materia di giustizia applicato ai due Paesi dopo il loro ingresso nell’UE nel 2007. Il dibattito è intervenuto sullo sfondo dell’insistenza della Romania di esserle riconosciuti i successi nel contrasto alla corruzione e ricevere un calendario chiaro sull’ingresso nell’Area Schengen. Il procuratore capo della Direzione Nazionale Anticorruzione, Laura Codruţa Kövesi, ha dichiarato che il monitoraggio europeo ha svolto un ruolo determinante nella riforma del sistema giudiziario e nella lotta alla corruzione in Romania. Il procuratore capo ha ribadito che la lotta alla corruzione non va lesa da ingerenze politiche, nonchè la necessità che lo stato assicuri gli strumenti per combattere questo flagello. In Romania, la lotta alla corruzione al vertice è impressionante, ha dichiarato la segretaria generale della CE, Catherine Day, durante le audizioni nel PE, però ha ricordato la necessità del consolidamento dei progressi raggiunti nel campo della giustizia, nonchè la lotta alla corruzione ai livelli inferiori. D’altra parte, la Coalizione Romania Pulita e la Società Accademica Romena hanno pubblicato una “Mappa della corruzione locale”, che traccia le zone del Paese più colpite dal flagello. Al top dei corrotti, dopo la capitale Bucarest, seguono le province di Maramureş (nord-ovest) e Bacău (est), mentre al polo opposto si piazzano Sălaj (nord-ovest), Mehedinţi, Teleorman, entrambe nel sud, e Botoşani, nel nord-est. La mappa è stata delineata in base ai dati degli ultimi cinque anni forniti dalla Direzione Nazionale Anticorruzione. L’analisi indica che i più vulnerabili alla corruzione sono i sindaci.



Il commissario europeo per la politica regionale, Corina Creţu, è venuta in Romania, dove ha visitato insieme al ministro dei trasporti, Ioan Rus, un tratto dell’autostrada Sebeş-Turda, un progetto prioritario per la Commissione. Il progetto fa parte della rete europea principale di trasporti TEN-T, ed è finanziato da fondi comunitari. I lavori dovrebbero essere ultimati entro la metà dell’anno prossimo, per collegare l’Autostrada Transilvania (centro) al Corridoio IV europeo di trasporto che porterà al Mar Nero. D’altra parte, il tratto autostradale Piteşti-Sibiu è diventato prioritario nella strategia di trasporto della Romania, in seguito alle osservazioni della CE. I dipendenti dell’azienda di automobili Dacia Renault di Mioveni (sud) hanno protestato questa settimana, chiedendo al governo di non rinviare più i lavori, date le possibili conseguenze sul mantenimento dei posti di lavoro.



Negli ultimi mesi si sono moltiplicate le minacce di Mosca contro i Paesi europei sul cui territorio sono collocati elementi dello scudo americano antimissile, sviluppato sotto l’ombrello della NATO. Il più recente monito è giunto dal capo dello Stato maggiore dell’esercito russo, il generale Valeri Gherasimov, il quale ha dichiarato giovedì che stati quali la Romania e la Polonia, che ospiteranno simili elementi, saranno target prioritari di Mosca. Come ogni volta, anche le reazioni delle autorità di Bucarest e della NATO sono subito arrivate. In un messaggio su una rete di socializzazione, il premier romeno Victor Ponta ha respinto di nuovo le minacce e le critiche espresse da vari responsabili russi, sottolineando che esse non intimidiscono e le autorità romene e non cambieranno la strategia della Romania. La portavoce della NATO, Oana Lungescu, ha assicurato ancora una volta che il sistema di difesa antimissile dell’Alleanza non è indirizzato contro la Russia.



Nel contesto dell’attuale clima di sicurezza nella regione, in Romania si svolgono due importanti esercitazioni militari multinazionali sotto l’egida della NATO. Nel sud-est del Paese, oltre 2.200 militari e tecnica di combattimento di Romania, Stati Uniti, Gran Bretagna e Moldova partecipano, fino al 30 aprile, all’esercitazione Wind Spring 2015, volto ad assicurare la stabilità e la sicurezza regionale, soprattutto nell’attuale clima di sicurezza nel fianco est della NATO. Anche a Câmpia Turzii (nord-ovest) si svolgono esercitazioni militari congiunte cui partecipano oltre 350 militari americani e circa 300 romeni. Il comandante della Forze aeree americane in Europa, il tenente generale Darryl Roberson, ha spiegato che l’esercitazione è una risposta degli alleati NATO alla Russia e un messaggio che per gli USA la sicurezza dell’Europa è una priorità.

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