La settimana 12-18/01/2014
Schengen: Romania auspica ingresso entro fine 2014/UE: risoluzione PE su libera circolazione/Codice Penale: CC, modifiche contrarie a legge fondamentale/Costituzione: referendum in concomitanza con europee
România Internațional, 17.01.2014, 18:09
La Romania si propone di diventare entro fine anno membro dell’Area Schengen, lo spazio di libera circolazione europeo. E’ il messaggio trasmesso giovedì, a Bruxelles, dal presidente Traian Băsescu al presidente del Consiglio Europeo, Herman van Rompuy. Durante i colloqui con Rompuy, il capo dello stato romeno ha affermato che Bucarest ha dimostrato di offrire sicurezza per quanto riguarda il rispetto dello stato di diritto, attraverso il corretto funzionamento delle sue istituzioni. In tal senso, lui ha chiesto che nel prossimo rapporto stilato nellambito del Meccanismo di Cooperazione e Verifica istituito nei confronti della giustizia — che verrà pubblicato entro fine mese — sia menzionata oggettivamente l’evoluzione positiva delle istituzioni dello stato romeno, capaci di fermare, ripetutamente, le derive della classe politica. D’altra parte, a Bruxelles, il presidente Băsescu si è detto scontento del fatto che sia stato abbandonato il progetto del gasdotto Nabucco, che doveva ridurre la dipendenza energetica dell’UE dalla Russia.
Nel Parlamento Europeo si è svolto un dibattito sul tema della libertà di movimento, dopo l’eliminazione delle restrizioni imposte sul mercato del lavoro ai cittadini romeni e bulgari. Il Commissario per la Giustizia, Viviane Reding, ha presentato il punto di vista della Commissione, ribadendo che la libertà di movimento è un principio europeo fondamentale e non può essere proibita. Alla fine dei colloqui, il PE ha votato una risoluzione, adottata a maggioranza di voti, tramite cui ha respinto fermamente la modifica o la restrizione della libertà di circolazione dei cittadini europei. Nella motivazione è specificato che gli stati membri hanno avuto parecchio tempo a disposizione per adeguare i propri sistemi di tutela sociale alla libera circolazione dei lavoratori. L’eliminazione delle restrizioni imposte sul mercato del lavoro a romeni e bulgari dal 1 gennaio 2014 ha provocato in alcuni stati membri timori, ulteriormente dimostratisi ingiustificati, per un grande afflusso di immigrati.
La Corte Costituzionale della Romania ha deciso che le modifiche apportate dai deputati, lo scorso mese, al Codice Penale non sono costituzionali. La CC ha risposto così alle segnalazioni dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia e del principale partito all’opposizione, il Partito Democratico Liberale (PDL). L’Alta Corte ha ritenuto le modifiche incompatibili con il funzionamento dello stato di diritto, mentre il PDL ha contestato il provvedimento che il capo dello stato, i parlamentari e le persone con professioni liberali non rientrassero più nella categoria dei funzionari pubblici, per cui non potevano più essere indagati e puniti per atti di corruzione — abuso d’ufficio, tangenti o conflitto di interessi. Il capo dello stato, Traian Băsescu, le principali istituzioni giudiziarie romene e alcune ambasciate occidentali a Bucarest avevano reagito fermamente in seguito all’adozione delle modifiche. Ulteriormente, l’alleanza di centro-sinistra al governo, l’Unione Social Liberale, ha annunciato che desidera il riesame del Codice Penale.
Il Governo romeno modificherà la legge sulla vendita dei terreni agricoli, dopo che il presidente Traian Băsescu ha chiesto che sia riesaminata. Nella sua nuova forma, l’atto normativo prevede, tra l’altro, che il terreno non si può vendere ad un prezzo più basso dell’offerta, e che la vendita di superficie superiori ai 30 ettari deve essere approvata da una direzione creata appositamente. Inoltre, la vendita di un terreno sarà annullata se la transazione si farà ad un prezzo migliore o in condizioni più vantaggiose rispetto a quelle presentate nell’offerta di vendita. Per chiarezza, sarà modificato anche il titolo, che farà riferimento ai terreni fuori località, legge applicabile sia alle persone fisiche sia a quelle giuridiche.
L’Unione SocialLiberale ha presentato il suo piano di azione politica nel 2014, che prevede tra l’altro lo svolgimento del referendum sulla modifica della Costituzione in concomitanza con le europee, a fine maggio. La consultazione dovrà svolgersi in due giorni, per aumentare le chance di validazione, nel contesto in cui è necessaria la partecipazione del 50% del numero di elettori iscritti sulle liste elettorali. Il co-leader dell’USL, il premier social-democratico Victor Ponta e il liberale Crin Antonescu, dicono che lo svolgimento in concomitanza del voto e della consultazione popolare non creerà confusione, mentre l’Opposizione democratico-liberale e i rappresentanti della minoranza magiara pensano il contrario. I leader dell’USL hanno inoltre deciso che le presidenziali si svolgano a inizio novembre, 45 giorni prima della scadenza del mandato dell’attuale capo dello stato, Traian Băsescu.
Il 15 gennaio, data di nascita del sommo poeta romeno Mihai Eminescu, è stata dichiarata dal 2011 Giornata della Cultura Nazionale, in cui sono celebrati punti di riferimento della cultura romena in tutti i settori: letteratura, musica, teatro, film, scultura, pittura o architettura. Nel Paese e all’estero sono state organizzate manifestazioni con la partecipazione di varie personalità della vita culturale e artistica. L’Istituto Culturale Romeno ha celebrato questa giornata organizzando a Berlino uno spettacolo di teatro, a Budapest una mostra di pittura intitolata “Excelsior – pittori romeni contemporanei”, a Stoccolma con la partecipazione di Gabriela Melinescu e Dana Dragomir, a Praga con il recital dell’attore Emil Boroghină e a Londra, alla presenza dell’attore di teatro Constantin Chiriac e con una creazione del regista Silviu Purcărete.