La settimana 11 – 17/11/2018
Romania, nel mirino del Parlamento Europeo/ Conclusioni della missione del FMI in Romania/ La Romania e la presidenza del Consiglio UE/ Il presidente Klaus Iohannis, a Parigi e Londra/ Gaudeamus e RadiRo – eventi Radio Romania
Roxana Vasile, 17.11.2018, 07:00
Romania, nel mirino del Parlamento Europeo
In uno sforzo congiunto, la Commissione Europea e il Parlamento Europeo hanno ammonito, martedì, la coalizione al potere PSD-ALDE che l’indipendenza della giustizia, il rispetto dello stato di diritto e il contrasto della corruzione in Romania hanno registrato un regresso nell’ultimo anno. Il rapporto MCV, valutazione annua effettuata dalla Commissione Europea, aggiunge otto richieste alle dodici stabilite l’anno scorso perché l’attuale Esecutivo comunitario desidera che l’applicazione del MCV si concluda entro la fine del suo mandato. In un messaggio molto fermo, si chiede alla Romania, in poche parole, di sospendere subito l’applicazione delle leggi sulla giustizia, modificate di recente, e delle ordinanze d’urgenza sussidiarie e di rivederle in conformità alle raccomandazioni formulate dal MCV, dalla Commissione di Venezia e dal gruppo di stati contro la corruzione del Consiglio d’Europa. Dal canto suo, il Parlamento Europeo ha adottato, a larga maggioranza, una risoluzione in cui sono espresse preoccupazioni legate al modo in cui sono state modificate le leggi sulla giustizia, ma anche all’indebolimento dello stato di diritto in Romania. Il rapporto MCV e la risoluzione del Parlamento Europeo rappresentano voti molto bassi per l’attuale governo — ha reagito il presidente Klaus Iohannis, palesemente contrario al potere PSD-ALDE: “Questi molteplici cambiamenti e intenti di cambiamento per quanto riguarda le leggi sulla giustizia, i Codici Penali hanno richiamato l’attenzione in modo negativo. E’ ovvio che questi due documenti ci dicono praticamente che la Romania è tornata indietro di 11 anni, prima dell’adesione all’UE.” Facendo riferimento al rapporto MCV, la premier socialdemocratica, Viorica Dăncilă, si è detta invece delusa: “Non possimo essere d’accordo con raccomandazioni supplementari in cui ci si chiede di ignorare regole costituzionali e di accettare ciò che nessun altro stato membro potesse accettare. Una sollecitazione del genere rende gli obiettivi del Meccanismo di Cooperazione e Verifica impossibili da raggiungere, nel contesto in cui le regole cambiano strada facendo.”
Conclusioni della missione del FMI in Romania
L’attività economica in Romania si mantiene forte, mentre la disoccupazione registra il tasso minimo. Lo ha affermato il capo della missione del FMI per la Romania e la Bulgaria, Jaewoo Lee, alla fine della visita di una settimana a Bucarest. Ha aggiunto però che, nonostante gli anni di crescita economica, il deficit di bilancio ha avuto un trend ascendente, anziché discendente — come avrebbe dovuto succedere nei periodi buoni, mentre il raggiungimento del target per l’anno in corso presenta ancora dei rischi, in assenza di misure supplementari. Gli esperti del FMI considerano che l’aumento degli stipendi dei pubblici dipendenti e le modifiche programmate per essere apportate alle pensioni debbano essere rivalutati dal punto di vista della sostenibilità fiscale e della crescita economica a lungo termine.
La Romania e la presidenza del Consiglio UE
Il neo ministro con delega agli Affari Europei di Bucarest è, da questa settimana, George Ciamba. Diplomatico di carriera con rango di ambasciatore e, fino a poco tempo fa, segretario di stato presso il Ministero degli Esteri, George Ciamba subentra a Victor Negrescu, il quale ha rassegnato le dimissioni alla fine della settimana scorsa. La Romania assumerà, il 1 gennaio prossimo, la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, mentre Victor Negrescu era incaricato del progetto di preparazione ed esercitazione della stessa. La premier Viorica Dăncilă ha assicurato che, malgrado la situazione creata in seguito alle dimissioni di Victor Negrescu, Bucarest è pienamente in grado di ricoprire la presidenza semestrale di turno.
Il presidente Klaus Iohannis, a Parigi e Londra
L’agenda del presidente romeno, Klaus Iohannis, ha incluso, negli ultimi giorni, due visite all’estero. A Parigi, su invito del suo omologo francese Emmanuel Macron, ha partecipato alla cerimonia di celebrazione dei 100 anni dall’Armistizio che ha posto fine alla Prima Guerra Mondiale. Il capo dello stato ha colto l’occasione per incontrarsi all’Ambasciata di Romania con studenti, masterandi e dottorandi romeni della regione parigina coinvolti nella ricerca scientifica. La seconda visita si è svolta a Londra, dove il presidente è stato invitato al ricevimento ufficiale organizzato al Palazzo Buckingham in occasione del 70mo compleanno dell’erede della Corona britannica, Carlo, principe del Galles. Klaus Iohannis aveva nell’agenda anche un incontro con la premier Theresa May, annullato però dalla parte britannica: la seduta del Governo britannico che ha approvato il testo dell’accordo sulla Brexit è durata molto più del previsto.
Gaudeamus e RadiRo — eventi Radio Romania
A Bucarest si svolge, da mercoledì, la 25ma edizione della Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania. Fino a domenica, 18 novembre, gli appassionati di lettura partecipano a numerosi eventi e possono approfittare degli importanti sconti offerti dalle oltre 300 case editrici partecipanti. Domenica, Gaudeamus lascia il posto ad un altro grande evento Radio Romania — il Festival Internazionale delle Orchestre Radio, RadiRo, che ha in programma otto concerti sinfonici e quattro di jazz. Eseguiranno concerti, tra l’altro, la MDR Leipzig Radio Symphony Orchestra (Germania), la BBC Philharmonic (Gran Bretagna), l’Orchestra della Svizzera italiana – Lugano (Svizzera) e la RTÉ National Symphony Orchestra (Irlanda).