La settimana 11-17/10/2020
COVID-19: Romania, stato di allerta prorogato di 30 giorni/ UE: il presidente Klaus Iohannis al Consiglio Europeo di Bruxelles/ Amministrative: Romania, annunciati risultati definitivi
Bogdan Matei, 17.10.2020, 08:00
In Romania, lo stato di allerta è stato prorogato di altri 30 giorni per l’emergenza coronavirus. Istituita dal Governo da maggio, dopo due mesi di stato di emergenza, l’allerta mantiene le restrizioni proposte in precedenza dal Comitato per le Situazioni di Emergenza, in seguito alla moltiplicazione dei contagi che hanno superato i 4.000 al giorno. L’uso della mascherina è obbligatorio negli spazi affollati, nelle zone con un’incidenza compresa tra zero e 3 per 1000 abitanti e ad una distanza di 50 metri dalle scuole. Nelle aree in cui l’incidenza supera i 3/1000, la mascherina è obbligatoria anche in tutti gli spazi aperti. Il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza e segretario di stato al Ministero dell’Interno, Raed Arafat, ha spiegato che permane il divieto degli eventi privati con gran numero di partecipanti – nozze, battesimi o anniversari, e che, durante la campagna elettorale per le politiche previste a dicembre, i comizi potranno riunire al massimo 20 persone negli spazi interni e 50 all’aperto. Raed Arafat ha indicato anche l’obbligatorietà dei tamponi settimanali per il personale che lavora nei centri residenziali, effettuati dalle Direzioni di Pubblica Sanità.
La pandemia e le future relazioni tra l’Unione Europea e la Gran Bretagna hanno dominato l’agenda del Consiglio Europeo di Bruxelles, al quale la Romania è stata rappresentata dal presidente Klaus Iohannis. Il capo dello stato si è pronunciato per un maggiore coordinamento tra gli stati comunitari, in seguito alla salita dei contagi dal COVID-19 sull’intero continente, auspicando che i flussi di approvvigionamento transfrontalieri rimangano aperti. Un quadro flessibile, in grado di consentire ai Paesi membri di individuare le misgliori soluzioni per la transizione verde è altresì una posta in gioco per la Romania, ha detto ancora il presidente Klaus Iohannis.
L’Ufficio Elettorale Centrale ha annunciato i risultati definitivi delle amministrative svoltesi il 27 settembre in Romania. Previste a giugno e rinviate a causa della pandemia, le elezioni hanno avuto come posta in gioco 41 incarichi di presidenti di consigli provinciali, oltre 1300 di consiglieri provinciali, 40.000 consiglieri locali e circa 3.200 sindaci. Ritenuto eminentemente politico, il voto per i consiglieri conferma la superiorità del Partito Nazionale Liberale (al governo), con il 34%. A quattro punti percentuali di distanza, il Partito socialdemocratico (all’opposizione) arriva secondo, mentre l’Alleanza Unione Salvate Romania – PLUS si piazza al terzo posto, con il 7%. Invece, i socialdemocratici si sono aggiudicati 20 consigli provinciali rispetto ai 17 dei liberali e ai 4 dell’Unione Democratica Magiari di Romania. A Bucarest, il matematico e attivista civico Nicuşor Dan, candidato indipendente appoggiato dal PNL e USR-PLUS, sostituisce al Comune Generale la socialdemocratica Gabriela Firea. La destra ha vinto anche i comuni di tre dei sei rioni della capitale, e la sinistra gli altri tre. Il 6 dicembre dovrebbero tenersi anche le elezioni politiche, però questa data è già argomento di polemiche politiche nel contesto della crisi sanitaria. Un deputato non iscritto ha inoltrato al dibattito con la procedura d’urgenza un ddl che prevede lo svolgimento delle elezioni il 14 marzo prossimo. Ma il Governo e il capo dello stato hanno replicato, spiegando che nulla offre la certezza che le cose andranno meglio a marzo rispetto a dicembre.
Arresti domiciliari per 30 giorni per l’ex presidente dell’Ufficio nazionale di prevenzione e contrasto al riciclaggio del denaro di Romania, Laurenţiu Baranga, accusato dai procuratori di aver fatto uso di titoli di studio falsificati, annullati in giustizia. Gli inquirenti indicando che il pregiudizio arrecato alle istituzioni presso le quali ha lavorato supera mezzo milione di lei, vale a dire oltre 100.000 euro. Tornitore di professione, Baranga si è dimesso dall’incarico assunto lo scorso mese, in seguito all’accusa di aver falsificato il diploma di maturità, conseguito all’età di 32 anni. Il premier liberale Ludovic Orban ha dichiarato di non essere stato informato su questi titoli di studio falsi, e che gli iter per la nomina di Baranga avevano seguito tutte le procedure di valutazione vigenti. Il presidente ad interim del Senato, il socialdemocratico Robert Cazanciuc, ritiene che il premier debba dimettersi, in quanto ha nominato un falsificatore in un incarico destinato a controllare le transazioni finanziarie della Romania.
Con quattro medaglie d’oro, una d’argento e una di bronzo, la Romania è arrivata terza ai Campionati europei di cannottaggio ospitati dalla città polacca di Poznan. Ai primi due posti nel medagliere si sono piazzate l’Olanda e l’Italia. Invece, pessime notizie dal calcio. L’11 ottobre, la nazionale romena è stata sconfitta in trasferta dalla Norvegia per 0-4, e nei giorni scorsi è stata battuta in casa dall’Austria (0-1), nel Gruppo 1B della Nations League. La scorsa settimana, i romeni hanno detto addio alla qualificazione all’Euro 2021, di cui ospiteranno alcune partite, sconfitti in trasferta (1-2) dall’Islanda nei play-off.