La settimana 11 – 17.10.2015
La Romania al Consiglio Europeo dautunno di Bruxelles/Il nuovo ambasciatore americano a Bucarest parla del contrasto della corruzione e del miglioramento dellambiente economico in Romania/La Romania concede un prestito alla Moldova confinante
România Internațional, 16.10.2015, 19:01
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha partecipato, giovedì, a Bruxelles, accanto ai leader dell’UE, al Consiglio europeo d’autunno, la cui agenda è stata dominata dalla crisi degli immigrati e dalla sicurezza dei confini esterni dell’Unione. Con una durata iniziale prevista di 2 giorni, il vertice si è concluso giovedì notte con l’annuncio di un accordo di principio tra l’UE e la Turchia, per quanto riguarda la cessazione dell’aflusso di immigrati che si dirigono verso l’Europa. In cambio ad una migliore cooperazione di Ankara nel porre fine all’ondata di migranti, i leader europei hanno promesso a questo Paese la liberalizzazione del regime dei visti, assistenza finanziaria e l’apertura di nuovi capitoli di negoziato per l’adesione all’UE, processo attualmente bloccato. La Turchia, ritenuta la principale porta di transito dei flussi di immigrati provenienti dalla Siria confinante, ospita attualmente circa due milioni di profughi siriani. Allo stesso tempo, i leader europei hanno deciso di rafforzare i confini esterni dell’Unione e di trovare soluzioni anche alla crisi umanitaria generata dal conflitto in Siria. Il tema dei rifugiati e le riforme dell’UE sono stati discussi prima del vertice dal capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, con il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz. Iohannis ha dichiarato che la questione della migrazione va trattata nel suo insieme e nelle zone in cui si verifica e che l’UE deve collaborare con i Paesi di provenienza dei profughi ed offrire sostegno ai Paesi di transito, come la Turchia, e agli stati che attualmente ospitano rifugiati.
La Romania ha fatto progressi significativi nella lotta alla corruzione e nel miglioramento dell’ambiente economico. Lo ha detto il nuovo ambasciatore degli USA a Bucarest, Hans Klemm, ad un forum su temi economici svoltosi nella Capitale. Lui ha detto che la Romania ha tutti i vantaggi necessari per diventare un trampolino di lancio degli investitori nella regione e deve valorizzare i suoi punti forti e i vantaggi strategici. D’altra parte, l’ambasciatore americano ha richiamato l’attenzione che è necessaria la diminuzione significativa dell’influenza politica in campo economico. Lui ha esortato i politici romeni a non intrommettersi più nella gestione delle compagnie pubbliche allo scopo di ottenere benefici. Klemm ha inoltre consigliato i leader romeni a difendere pubblicamente e fortemente i procuratori che stanno indagando sui corrotti e a sostenere un sistema giudiziario indipendente.
I deputati romeni hanno ratificato l’Accordo di Assistenza finanziaria rimborsabile per un valore di 150 milioni di euro alla Moldova confinante. Il prestito è concesso per un periodo di 5 anni, e con lo stesso interesse pagato dalla Romania per i prestiti sollecitati sui mercati esterni. I soldi saranno stanziati in tre tranche, e la prima, di 60 milioni di euro, sarà assegnata il mese prossimo. Presente a Bucarest al momento della ratifica, il premier moldavo, Valeriu Streleţ, ha ringraziato la Romania per il sostegno costante concesso a Chişinău in vari campi. Lui ha inoltre sottolineato che questo nuovo prestito sarà utilizzato per promuovere le riforme e la modernizzazione del Paese. Il premier romeno, Victor Ponta, ha spiegato che la situazione difficile in cui si trova ora la Moldova è una conseguenza della reazione della Russia di fronte all’affermazione delle aspirazioni europee di Chişinău:
La Moldova ha oggi, addesso, bisogno di un sostegno finanziario che non può ricevere da altri, se non da noi, perché sta attraversando un periodo difficile, che esiste soprattutto a causa delle sanzioni economiche imposte dalla Federazione Russa alla Moldova per un unico gesto: l’anno scorso la Moldova ha firmato l’Accordo di associazione all’UE.”
Valeriu Streleţ è stato accolto anche dal capo dello stato, Klaus Iohannis, che ha ribadito che la Moldova si può basare molto e in qualsiasi momento sulla Romania.
Le persone fisiche e le compagnie che pagano entro il 31 marzo 2016 i debiti restanti allo stato romeno beneficeranno della cancellazione delle sanzioni per il ritardo nel pagamento e di una parte degli interessi, secondo un decreto governativo d’urgenza adottato mercoledì dal governo. Il premier Victor Ponta ha voluto sottolineate che non si tratta di un’amnistia fiscale ma di un sostegno ai contribuenti che non sono riusciti a pagare i debiti allo stato entro il 30 settembre 2015. Per beneficiare dei provvedimenti del decreto governativo d’urgenza, i contribuenti devono inoltrare una domanda all’istituzione fiscale alla quale appartengono.
La diplomazia di Bucarest ha reagito alle accuse di un esponente russo del Ministero degli Esteri, Michail Uljanov, stando al quale la Romania trasgredirebbe il Trattato sulle forze nucleari intermedie (INF) tramite il collocamento di elementi dello scudo antimissile di Deveselu (sud). Il MAE romeno ritiene le accuse infondate e ribadisce il fatto che questa componente europea del sistema antimissile degli USA a Deveselu è puramente difensiva e non è rivolta contro la Federazione Russa, ma contro le minacce con missili balistici provenienti dall’esterno dello spazio euroatlantico. Mosca ha chiesto, a inizio settimana, ai governi degli USA e della Romania di rinunciare al collocamento di lanciamissili Mk-41 nel dispositivo di difesa antimissile di Deveselu. Secondo l’esponente del MAE russo, il loro collocamento è una sfida alla sicurezza internazionale, che sarà considerata da Mosca una seria trasgressione del trattato INF, firmato nel 1987 tra gli USA e l’ex Unione Sovietica. (traduzione di Gabriela Petre)