La settimana 11-17/04/2022
Programma Sostegno per la Romania/ Consolidare presenza NATO sul Fianco Est/ La commissaria UE per i Trasporti, Adina Vălean, a Bucarest/ La legge offshore al dibattito del Parlamento
Corina Cristea, 16.04.2022, 09:00
La coalizione PSD-PNL-UDMR, al governo in Romania, ha convenuto un pacchetto di misure economiche e sociali, volte a prevenire gli effetti della crisi energetica e a compensare l’impennata dei prezzi. Alcune delle misure sono già state varate dal Parlamento di Bucarest. Il valore del programma Sostegno per la Romania ammonta a quasi 17 miliardi di lei (circa 3,5 miliardi di euro), con oltre la metà proveniente da fondi europei. Tra le più importanti decisioni si annoverano l’aumento dello stipendio minimo nell’agricoltura e nell’industria alimentare, la concessione di voucher alle persone con redditi bassi, sovvenzioni e aiuti per le PMI e farmers. Le PMI riceveranno fino a 400.000 euro ciascuna per stimolare gli investimenti, mentre le compagnie di trasporto potranno ricevere il rimborso di una parte del costo del litro di carburante. Inoltre, i farmer riceveranno soldi come finanziamenti a fondo perduto. Altre misure riguardano un incremento volontario, esente da tasse, del salario minimo, il raddoppio dei fondi destinati ai pasti ospedalieri, e la crescita del valore dei buoni pasto. Il premier Nicolae Ciucă spiega che il pacchetto di misure ha tre obiettivi fondamentali: sostegno all’economia per una crescita economica sana, coesione sociale e solidarietà tra le generazioni. Circa 12 milioni di persone beneficieranno delle misure sociali di questo programma governativo, spiegano le autorità. Intanto, l’Istituto Nazionale di Statistica ha riferito un tasso d’inflazione annuo del 10,15% a marzo, un livello record negli ultimi 18 anni.
Il conflitto in Ucraina e il consolidamento della presenza della NATO sul Fianco Est sono stati i temi centrali dei colloqui svolti martedì a Bucarest dal presidente Klaus Iohannis con il premier belga, Alexander De Croo. E’ necessario un nuovo concetto strategico della NATO, che deve riconfermare la difesa collettiva come compito fondamentale prioritario dell’Alleanza e menzionare esplicitamente la Russia come la principale minaccia alla sicurezza, considera il capo dello stato, annunciando che il battlegroup della NATO sarà creato in Romania questa primavera, una volta conclusi i negoziati tra gli alleati. Da parte sua, il premier belga ha dichiarato che la NATO è un’Alleanza forte su cui la Romania può contare: la vostra frontiera è anche la nostra frontiera, e la difenderemo, ha detto Alexander De Croo. 300 militari belgi fanno parte della forza di risposta della NATO, attivata dal Consiglio Nord-Atlantico il 25 febbraio, subito dopo l’avvio della guerra da parte di Mosca. I militari belgi si sono affiancati a marzo ai 500 colleghi francesi, già presenti alla Base Aerea 57 Mihail Kogălniceanu, nel sud-est della Romania. Nei giorni scorsi, la Base è stata visitata dal presidente Klaus Iohannis e dal premier belga, Alexander De Croo, accompagnati dal primo ministro romeno Nicolae Ciucă, il quale ha sottolineato che gli alleati devono essere preparati per una crisi che durerà e per la situazione in cui questa crisi si espanderà più in prossimità della frontiera NATO.
La commissaria UE per i Trasporti, Adina Vălean, ha effettuato una visita di due giorni a Bucarest, dove ha partecipato, insieme al premier Nicolae Ciucă, alla Conferenza sul futuro dell’Europa, organizzata dalla Rappresentanza della Commissione in Romania. Ha inoltre discusso in videoconferenza con i ministri dei Trasporti di Romania, Moldova e Ucraina. Il premier Nicolae Ciucă e la commissaria europea Adina Vălean hanno convenuto di collaborare strettamente per facilitare il trasporto ferroviario, stradale, fluviale e marittimo delle merci dall’Ucraina e Moldova, confinanti con la Romania. Nicolae Ciucă ha espresso plauso per l’iniziativa della commissaria Adina Vălean di creare un gruppo di lavoro incaricato a individuare delle soluzioni per aumentare il grado di assorbimento in Romania dei fondi europei stanziati ai progetti di infrastruttura di trasporto.
Il ddl che modifica la Legge offshore, che regola lo sfruttamento del gas naturale nel Mar Nero, è arrivato al Parlamento per dibattito con la procedura d’urgenza, dopo quattro anni dalla prima variante che altro non ha fatto che cacciare via gli investitori. La coalizione governativa propone ora una variante più equilibrata, di cui afferma che è vantaggiosa sia per lo Stato che per le compagnie che sfrutteranno i giacimenti. Lo Stato e le compagnie di Romania avranno priorità nell’acquisto del gas estratto, mentre il surplus sarà esportato. Il 60% dell’utile ricavato dallo sfruttamento del gas spetterà allo Stato, mentre il 40% agli investitori. Inoltre, il documento prevede l’eliminazione della tassazione supplementare dei redditi per i prezzi di vendita dai quali gli investitori non ricavano sovraprofitti, eccezion fatta per il mantenimento della tabella di calcolo delle tasse nel caso dei redditi supplementari ricavati da prezzi superiori agli 85 lei al MW/ora. Un’altra modifica interessa l’eliminazione dei limiti per la deduzione degli investimenti nel calcolo dell’imposta sui profitti. Il dibattito del ddl con la procedura d’urgenza avviene sullo sfondo della crisi nell’energia e degli iter per eliminare la dipendenza dal gas russo. Gli analisti economici considerano che la variante proposta riuscirà a dare un impulso agli investimenti, ma anche così, fino allo sfruttamento dei giacimenti, passerà ancora qualche anno.