La settimana 11-17/03/2018
Economia, missione FMI a Bucarest/ Maltempo, decine di località alluvionate/ Diplomazia e difesa, riunioni regionali a Bucarest/ Spia russa, Romania solidale con Gran Bretagna/ Ondata unionista in Moldova/ Romania, Paese ospite a Fiera Libro Lipsia
Bogdan Matei, 16.03.2018, 11:46
Per l’economia romena, il Fondo Monetario Internazionale raccomanda un mix equilibrato di politiche monetarie e fiscali, nonchè il sostegno degli investimenti, al fine di mantenere il ritmo di crescita dello scorso anno. Incontrando la premier socialdemocratica Viorica Dancila durante la loro missione a Bucarest, i rappresentanti del Fondo hanno sottolineato qunto sia importante migliorare la raccolta alle casse dello stato e mantenere la spesa pubblica entro limiti sostenibili. La premier ha affermano che le misure economiche e fiscali adottate dal governo sono valide, anticipando per il corrente anno una crescita del 6,1%, basata su investimenti, finanziati soprattutto da fondi europei. Per quasi un paio di settimane, la missione del FMI ha analizzato l’economia romena, una procedura annua applicata agli stati membri senza un accordo in corso. Gli esponenti del Fondo hanno incontrato autorità, rappresentanti dei partiti, dei sindacati, delle associazioni imprenditoriali, dell’ambiente accademico e delle banche.
Le abbondanti precipitazioni e il rapido scioglimento della neve, provocato dal riscaldamento improvviso del tempo, hanno gonfiato le portate di parecchi fiumi in Romania. Il Ministero dell’Interno ha informato che le alluvioni hanno danneggiato decine di località in parecchie zone, con le situazioni più gravi nel centro del Paese. La ministra Carmen Dan si è recata nelle aree alluvionate, tentando di convincere gli abitanti di lasciare le proprie case e rientrare quando il pericolo passerà.
Il capo della diplomazia romena, Teodor Melescanu, ha ospitato la collega bulgara, Ekateriana Zakarieva, e l’omologo greco, Nikos Kotzias, insieme ai quali ha esaminato, nell’ambito dell’ormai consueta trilaterale Bucarest – Sofia – Atene, dossier strategicamente rilevanti a livello regionale. L’agenda ha incluso i Balcani Occidentali, il Vicinato Est, la regione del Mar Nero, la Strategia sul Danubio e le prospettive del processo di pace nel Medio Oriente. I tre ministri hano valutato che i fondi comunitari si basano sul principio della solidarietà europea e che il futuro bilancio dell’Unione deve essere equilibrato e non sacrificare i sussidi destinati all’agricoltura o alla coesione. Sempre a Bucarest, i ministri della Difesa di nove stati ex-comunisti, autorità della NATO e rappresentanti degli Stati Uniti, hanno ribadito che il fianco est dell’Alleanza Nord-Atlantica va consolidato. La presenza alleata avanzata è materializzata sull’intero fianco est dell’Alleanza, sia nel nord-est, nell’area baltica, che nel sud-est, sul territorio romeno e al Mar Nero, ha sottolineato il ministro della Difesa romeno, Mihai Fifor, amfitrione della riunione. La Romania e la Polonia costituiscono il motore dell’Iniziativa Bucharest 9, di cui fanno parte anche Bulgaria, R. Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Slovacchia e Ungheria. I loro rappresentanti hanno voluto accordare le proprie posizioni prima del vertice alleato che si terrà a luglio a Bruxelles.
In un messaggio diffuso mercoledì, il Ministero degli Esteri di Bucarest ha espresso la solidarietà della Romania alla Gran Bretagna, condannando fermamente l’uso di un agente nervino di tipo militare sul territorio di uno stato alleato. La reazione fa seguito alla posizione espressa dalla premier britannica Theresa May, la quale ha attribuito a Mosca la colpa dell’avvelenamento dell’ex spia Serghei Skripal, di sua figlia e di un poliziotto britannico, a Salisbury, nel sud-ovest dell’Inghilterra. Numerose voci della comunità internazionale hanno definito l’avvelenamento di Skripal come una violazione grave delle norme e degli accordi internazionali sulle armi chimiche.
Sono 120 le località e città della Moldova, i cui sindaci e consigli locali hanno adottato delle dichiarazioni simboliche di riunificazione con la confinante Romania. Queste autorità e tutti i sostenitori della riunificazione sono attesi questo mese a Chisinau ad una grande assemeblea popolare che segnerà il centenario dell’Unione della Bessarabia alla Romania. L’assemblea sarà organizzata dall’Alleanza per il Centenario, formata da organizzazioni civiche di Moldova, Romania e dalla diaspora. L’unione della Moldova con la Romania rappresenta l’unica soluzione per il ripristino della verità storica, di adesione all’UE e integrazione nella NATO, per assicurare il benessere e la libertà dei cittadini moldavi, affermano i sostenitori. Provincia con popolazione a maggioranza romena, la Bessarabia si è pronunciata per l’unione con la Romania, al termine della prima Guerra Mondiale, il 27 marzo del 1918. L’Unione Sovietica ha riannesso questo territorio nel 1940, in seguito ad un ultimatum e su una parte del suo territorio è stata creata l’attuale Moldova.
20 anni dopo aver ottenuto questo statuto, la Romania è tornata questa settimana come Paese ospite alla Fiera del Libro di Lipsia, che ha riunito oltre 2.500 espositori di 48 Paesi. Al prestigioso evento editoriale, dedicato alla promozione della lettura, e tra i più antichi nel mondo, il pubblico ha incontrato scrittori romeni già noti nello spazio germanofono, come Nora Iuga, Mircea Cartarescu, Norman Manea o Filip Florian, nonchè autori giovani, come Lavinia Braniste o Bogdan-Alexandru Stanescu. Sono state promosse oltre 40 traduzioni dalla letteratura romena, in maggioranza col sostegno del Centro Nazionale del Libro dell’Istituto Culturale Romeno.