La settimana 11 – 16/10/2021
Crisi sanitaria: gli ospedali non fanno più fronte ai casi di Covid 19/ Crisi politica: negoziati per la formazione di un nuovo governo/ Crisi dellenergia: prezzi alle stelle per lelettricità e il gas/ Giochi sportivi sul terreno: calcio
Eugen Coroianu, 16.10.2021, 07:00
Crisi sanitaria: gli ospedali non fanno più fronte ai casi di Covid 19
I medici romeni hanno lanciato questa settimana un appello disperato alla popolazione a vaccinarsi e a osservare le norme di protezione sanitaria, nel tentativo di porre fine alla quarta ondata della pandemia di coronavirus che continua a devastare la Romania. Al momento uno dei Paesi maggiormente colpiti dalla variante Delta, molto contagiosa, la Romania ha un tasso di vaccinazione di solo il 30%, molto al di sotto della media mondiale e penultima nell’Unione Europea. Sebbene dispongano gratuitamente di vaccini Pfizer, Moderna, Astra Zeneca e Johnson&Johnson, ricevuti tramite i meccanismi comunitari europei, i romeni continuano a esitare a utilizzarli, cosa inspiegabile visto che ogni giorno centinaia di loro perdono la vita a causa delle complicanze causate dal Covid 19, gli ospedali sono sovrasollecitati e non ci sono più posti nelle terapie intensive. I mass media presentano immagini in cui i pazienti, molti di loro dipendenti di ossigeno o di cure specializzate, aspettano nelle ambulanze e sui corridoi degli ospedali che sia liberato un letto, il che spesso accade solo in seguito alla morte di altri malati. I politici, che ultimamente non hanno preso misure coerenti, si danno la colpa reciprocamente ed esortano la popolazione alla vaccinazione e alla responsabilità, dopo un lungo periodo di allentamento delle misure restrittive. Fatto sta che la Romania ha chiesto sostegno sanitario europeo ed ha cominciato anche a riceverlo questa settimana. Da Polonia, Danimarca e dall’Unione Europea sono arrivati concentratori di ossigeno, l’Italia ha donato fiale di anticorpi monoclonali, mentre l’Ungheria ha cominciato ad accogliere malati romeni in condizioni gravi.
Crisi politica: negoziati per la formazione di un nuovo governo
Alla crisi sanitaria, a Bucarest si aggiunge anche una crisi politica: al momento il Paese è guidato da un governo ad interim sfiduciato dal parlamento. La settimana è stata dominata da negoziati e colloqui in cerca di una nuova maggioranza, dopo che il presidente Klaus Iohannis ha designato Dacian Cioloș, presidente dell’USR, (terza forza politica in Romania) a formare un nuovo esecutivo in veste di premier. L’USR è il partito che si è ritirato dalla coalizione governativa di centro-destra formata assieme a PNL e UDMR, accusando dissensi irrimediabili col premier Florin Cîțu — di recente eletto leader dei liberali. Dacian Cioloș ha accettato la designazione in quanto è stata l’unica proposta fatta al presidente, con lo scopo dichiarato di reinsediare la coalizione iniziale. Intanto, le consultazioni previste venerdì a Bucarest, tra USR, PNL e UDMR, per rifare la coalizione governativa sono state cancellate. I liberali affermano che l’USR dovrebbe negoziare con i partiti dell’opposizione PSD e AUR, assieme ai quali ha dato un voto di sfiducia al governo Cîţu la settimana scorsa. Dal canto suo, Dacian Cioloş ha annunciato che l’USR proporrà una squadra governativa e un programma di governo al Parlamento all’inizio della prossima settimana. Il presidente dell’UDMR, Kelemen Hunor, ritiene che il premier designato Dacian Cioloş non sia riuscito a ristabilire “un minimo livello di fiducia”, che avrebbe permesso di rifare la coalizione.
Crisi dell’energia: prezzi alle stelle per l’elettricità e il gas
Come se la recrudescenza della pandemia e l’instabilità politica non bastassero, i romeni devono far fronte anche all’impennata dei prezzi dell’energia, a livello europeo e mondiale. Un salvataggio, almeno parziale, potrebbe arrivare dalle misure che la Commissione Europea ha proposto, questa settimana, agli stati membri: sostegno di emergenza ai consumatori domestici, eventualmente sotto forma di voucher; il divieto per legge della disconnessione dalla rete di chi non ha pagato le bollette; la possibilità di concedere sussidi statali alle imprese; diminuzioni specifiche di tasse e imposte. Si è accennato anche all’idea di creare riserve strategiche di gas tramite acquisti comuni, come nel caso dei vaccini, ma ciò sarebbe possibile solo dal 2022. Intanto a Bucarest è andata avanti un’indagine parlamentare sull’aumento dei prezzi dell’energia, in cui sono presi di mira anche alcuni fornitori che hanno trasgredito la legislazione vigente in questo campo.
Giochi sportivi sul terreno: calcio
La nazionale di calcio della Romania ha sconfitto quella dell’Armenia, per 1-0, lunedì sera, a Bucarest, nel Gruppo J dei preliminari di Coppa del Mondo 2022. La Romania si è presa così la rivincita dopo che aveva perso a Yerevan, a marzo, per 2-3. La Germania, leader del gruppo con 21 punti, ha già la qualificazione garantita. Al secondo posto si piazza la Romania, con 13 punti, la Macedonia del Nord al terzo, con 12 punti, l’Armenia al quarto, sempre con 12 punti, l’Islanda al quinto, con 8 punti, mentre in coda alla classifica è Liechtenstein con un solo punto. Le ultime partite del gruppo si svolgeranno il mese prossimo, quando la Romania dovrà incontrare in casa l’Islanda e in trasferta Liechtenstein. Le squadre vincitrici dei gruppi si qualificano direttamente, mentre quelle al secondo posto e le migliori due squadre non qualificate della Società delle Nazioni 2020-2021 giocheranno partite di spareggio in seguito alle quali altre tre squadre otterranno l’accesso al torneo finale in Qatar.
Giochi sportivi elettronici: Dota 2
Sull’Arena Nazionale di Bucarest è in pieno svolgimento la più importante competizione mondiale di sport elettronici, Dota 2. Nella gran finale, in programma il 17 ottobre, si incontreranno le migliori due squadre del mondo tra le 18 partecipanti. Secondo gli organizzatori, il torneo sarà visionato online da 100 milioni di persone. Ci sono anche benefici finanziari per lo stato romeno che riceverà sotto forma di imposta il 16% dei premi totali che ammontano a 40 milioni di dollari. A differenza del calcio, il campionato mondiale di gaming si svolge senza pubblico nelle tribune, a causa della pandemia da coronavirus.