La settimana 10-16/08/2014
Embargo russo: effetti su agricoltori europei/Giacimenti: il premier Ponta, Romania ha bisogno di indipendenza energetica/Produzione industriale: Romania, secondo posto nellUe/Presidenziali: Klaus Iohannis, candidato della destra/Meteo: allerta canicola
Roxana Vasile, 15.08.2014, 19:45
Gli europei cercano soluzioni per diminuire le perdite subite dagli agricoltori in seguito all’embargo russo alle importazioni di frutta e verdura provenienti dall’UE, in risposta alle sanzioni imposte per il sostegno ai separatisti pro-russi in Ucraina. Il più colpito settore è, attualmente, quello delle pesche e pesche nettarine. Francia, Italia, Spagna e Grecia sono i maggiori produttori a livello europeo. Per esse, ma anche per altri Paesi, Bruxelles ha annunciato misure eccenzionali atte a ridurre l’offerta e favorire la domanda. Per ora, la Romania non è colpita direttamente dall’embargo russo. Non sono esclusi però gli effetti indiretti, ossia che la produzione da altri stati UE arrivi in Romania e si crei concorrenza per la produzione interna. I farmer romeni già constatano un calo dei prezzi sul mercato interno, soprattutto per i pomodori e i cetrioli.
“Alcune centinaia di migliaia di tonnellate, per un valore di circa 500 milioni di euro, che dovevano andare verso la Federazione Russa, sono attualmente orientate verso i Paesi UE, compresa la Romania, fatto per cui si registrano cali dei prezzi della verdura tra il 50 e il 70%”, ha spiegato Cristi Rusu, direttore dell’Associazione romena “Hortifruct”.
I produttori romeni hanno chiesto, di conseguenza, sostegno europeo per compensare le perdite.
Le risorse di gas naturale del Mar Nero potrebbero avere un contributo fondamentale alla sicurezza energetica della Romania. Il premier Victor Ponta ha visitato, questa settimana, la piattaforma marittima Ocean Endeavor, della zona romena del Mar Nero, dove le compagnie Exxon Mobil e Petrom stanno esplorando un giacimento di gas scoperto nel 2012.
”La Romania ha bisogno di essere indipendente dal punto di vista energetico. Almeno a breve e medio termine, se non addirittura a lungo termine, i rapporti economici con la Russia saranno sempre peggiori, è un fatto molto chiaro. Poter garantire da fonti proprie il fabbisogno di gas naturale è dunque un obiettivo strategico fondamentale. Per qualche anno d’ora in avanti, abbiamo l’obbligo di pensare all’indipendenza energetica della Romania e della Moldova”, ha affermato Victor Ponta.
Se risulterà che il giacimento di gas nel Mar Nero è sufficiente per essere sfruttato, la sua vendita potrebbe iniziare intorno al 2020. Verso fine anno si saprà esattamente come stanno le cose.
La Romania si è piazzata, a giugno, al secondo posto nell’Unione Europea per quanto riguarda l’aumento della produzione industriale. Lo rilevano i dati resi pubblici mercoledì dall’Ufficio Europeo di Statistica (Eurostat). Preceduto dall’Ungheria, con l’11,3%, il nostro Paese ha registrato una crescita del 9,9% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Rispetto a maggio 2014, invece, quando è stato realizzato un avanzo del 2,7%, la Romania ha registrato, a giugno, un calo della produzione industriale dello 0,7%. Nel primo semestre gli investimenti stranieri diretti sono diminuiti di oltre il 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Secondo la Banca Centrale della Romania, nei primi sei mesi dell’anno corrente, gli investimenti sono ammontati a circa 1,2 miliardi di euro, nel contesto in cui, l’anno scorso erano aumentati di circa il 27% rispetto al 2012. Il fatto sarebbe dovuto alle tensioni politiche interne, amplificate dalle prossime elezioni presidenziali, alla fragilità economica dell’Europa e al conflitto russo-ucraino.
L’alleanza Liberal-Cristiana, formata dai partiti Nazional Liberale e Democratico Liberale (i principali partiti romeni di destra), ha designato lunedì il leader liberale Klaus Iohannis, sindaco della città di Sibiu (centro), candidato alle presidenziali del prossimo novembre. Iohannis ha dichiarato che, se sarà eletto capo dello stato, punterà sulla prosperità dei romeni e sul consolidamento dello stato di diritto. Iohannis promette inoltre di garantire la continuazione delle direzioni di politica estera e di sicurezza del Paese e di sostenere il partenariato strategico con gli Stati Uniti e l’aumento del ruolo della Romania nella NATO. Secondo i sondaggi, Iohannis sarebbe il principale sfidante dell’attuale premier Victor Ponta nella corsa per la carica di presidente del Paese.
Prima emergenza canicola in Romania questa settimana. Temperature fino a 37-38 gradi centigradi e umidità. Nelle grandi città le temperature hanno superato significativamente quelle annunciate dai meteorologi. I servizi di pronto soccorso hanno aumentato il personale e il numero di ambulanze per poter rispondere alle chiamate in aumento. Sulle strade sono state installate tende con aria condizionata e acqua, ma anche con personale medico e apparecchiatura di pronto soccorso. Per proteggere la salute dei dipendenti, le compagnie sono state costrette ad adeguare il programma di lavoro soprattutto in settori in cui l’attività si svolge all’aperto, come l’edilizia e i trasporti. Sulle ferrovie, le temperature alte hanno determinato la dilatazione dei binari, per cui sono scattate restrizioni di velocità.