La settimana 10-16.05.2015
Il presidente Iohannis in Italia e in Vaticano/Stime sulla crescita economica della Romania/Taglio dellIVA per alimenti approvato dai senatori/Il capo della diplomazia romena a riunione NATO in Turchia/Pena detentiva con sospensione per Liviu Dragnea
Corina Cristea, 15.05.2015, 18:36
In visita ufficiale di tre giorni in Italia e al Vaticano, il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, è stato accolto venerdì da Papa Francesco. Il presidente romeno ha invitato il Sommo Pontefice a visitare la Romania. Giovedì, Klaus Iohannis ha visitato l’Expo Milano 2015, che ha come tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, la sera essendo riservata all’incontro con i rappresentanti della comunità romena della città — occasione in cui il presidente si è detto scontento del modo in cui si sta evolvendo il progetto sul voto per corrispondenza. Questa è la seconda visita ufficiale del presidente Iohannis in Italia. A fine aprile, Iohannis ha discusso a Roma con il collega Sergio Mattarella, con il premier Matteo Renzi, col presidente del Senato di Roma, Pietro Grasso, ed ha incontrato alcuni rappresentanti della comunità romena in Italia.
La Romania e il Cipro hanno registrato la maggiore crescita economica dell’UE nel primo trimestre del 2015, rispetto ai precedenti tre mesi, secondo le stime preliminari rese pubbliche mercoledì dall’Ufficio Europeo di Statistica. La Romania e il Cipro, leader nell’UE grazie ad un crescita economica trimestrale dell’1,6%, sono seguite da Spagna, Bulgaria, Slovacchia, Francia e Ungheria. La crescita annua dell’eurozona è stata nel periodo gennaio-marzo 2015 dell’1%, mentre il PIL dell’UE ha registrato un avanzo dell’1,4%. Le più importanti crescite annue sono state registrate in Romania (del 4,2%) e Ungheria (del 3,1%), cali essendo rapportati solo in Finlandia. Sempre questa settimana, la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo ha migliorato le previsioni di crescita economica della Romania per l’anno corrente fino al 3%, dal 2,8% anticipato a gennaio. Per il 2016, la BERS prevede che l’economia romena registrerà un avanzo del 3,2%, uno dei più alti ritmi di crescita nell’Europa emergente.
La diminuzione dell’IVA per gli alimenti è stata approvata questa settimana dai senatori di Bucarest. L’imposta sul valore aggiunto scade dal 24 al 9%, per tutti i generi alimentari, le bibite, i servizi dei ristoranti e di tipo catering, così come è successo qualche anno fa anche nel caso del pane e dei prodotti di panificazione. Considerata dall’esecutivo una modalità per stimolare il consumo e, implicitamente, per consolidare la tendenza ascendente dell’economia, la misura è stata guardata con scetticismo per quanto riguarda un calo significativo dei prezzi nei negozi. I calcoli presentati dal ministero dell’Agricoltura prevedono diminuzioni dei prezzi di circa il 12%. La maggior parte dei romeni considerano che il taglio dell’IVA per gli alimenti e gli analcolici sia una misura positiva per loro e per l’economia, come rileva un sondaggio INSCOP.
Il Ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha proposto alla riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi NATO in Turchia, una strategia integrata dell’Alleanza che riguardi sia il vicinato orientale che quello meridionale. Il capo della diplomazia romena ha sottolineato nel suo intervento che nel contesto del peggioramento dell’ambiente di sicurezza intorno all’Alleanza bisogna non solo implementare tutte le decisioni adottate al Vertice NATO in Gran Bretagna, ma soprattutto completare il processo di adattamento dell’Alleanza Nord-Atlantica con un ampio approccio strategico. La proposta giunge sullo sfondo dell’instabilità nel nord Africa e nel Medio Oriente, che influisce sull’intera Europa. Alla riunione in Turchia, i ministri degli esteri della NATO hanno deciso di prorogare la presenza dell’Alleanza in Afghanistan dopo il 2016, quando si conclude l’attuale missione di addestramento dei militari e dei poliziotti afgani e in cui sono coinvolti 12 mila militari. La prossima missione sarà più piccola, avrà una direzione civile e includerà civili e militari che garantiranno la consulenza e l’addestramento delle strutture di sicurezza afgane. La Romania ha ancora in Afghanistan più di 600 militari.
I giudici dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia hanno condannato venerdì il ministro dello Sviluppo, il vicepremier socialdemocratico Liviu Dragnea, ad un anno di carcere con sospensione nel dossier del Referendum”. Subito dopo la sentenza, Dragnea ha dimissionato dal Governo ed ha annunciato che rinuncerà anche alla carica di presidente esecutivo del Partito Socialdemocratico. Dragnea è stato rinviato a giudizio dai procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione a ottobre 2013, per reati legati all’uso dell’influenza o dell’autorità da parte di una persona che detiene una carica dirigenziale in un partito, allo scopo di ottenere per sé o per qualcun’altro benefici indebiti. Secondo la DNA, Liviu Dragnea, da segretario generale del Partito Socialdemocratico, in occasione dell’organizzazione e dello svolgimento del referendum del 29 luglio 2012, ha usato la propria influenza e autorità nel partito allo scopo di ottenere benefici elettorali indebiti per l’alleanza politica di cui faceva parte il partito rappresentato dall’incolpato, cioè raggiungere il quorum di partecipazione con l’aiuto di voti ottenuti in condizioni diverse da quelle legali.
La produzione “Su la testa” della registra francese Emmanuelle Bercot, con Catherine Deneuve in ruolo protagonista, ha inaugurato mercoledì il festival del cinema di Cannes, che si concluderà il 24 maggio. Più di 50 pellicole sono presentate al festival, tra cui 19 sono in gara per il gran premio La Palma d’Oro. Quest’anno, alla sezione Un certain regard partecipano due film romeni: “Il Tesoro” di Corneliu Porumboiu e “Il piano di sotto” di Radu Muntean. Nella competizione per i cortometraggi, è in gara anche il regista romeno Andrei Creţulescu con il film “Ramona”.
(traduzione di Gabriela Petre)