La settimana 09 – 15/03/2014
Ucraina: permane preoccupazione a Bucarest/ Energia: promulgata normativa certificati verdi/ Estremismo: Romania, pratiche per dichiarare indesirabile leader ungherese Jobbik/ Romania – Italia: agenda parlamentare comune
Corina Cristea, 15.03.2014, 10:10
Ancora preoccupazione per la situazione nella confinante Ucraina a Bucarest, che sta compiendo degli sforzi sia in sede europea ed euro-atlantica che a livello bilaterale, per una soluzione pacifica della crisi, attraverso il dialogo. In questo ambito va inserita anche la visita che il capo della diplomazia romena Titus Corlatean ha fatto a Kiev, su invito del collega Andrej Descitsa. Il ministro romeno, che ha svolto colloqui anche con il presidente ad interim Olexandr Turcinov e con il premier Arseny Yatsenyuk, ha dichiarato all’inviato di Radio Romania a Kiev che il messaggio che ha voluto trasmettere è che la Bucarest appoggia pienamente le aspirazioni europee dell’Ucraina. Inoltre, la Romania ritiene incostituzionale il referendum sull’annessione della regione autonoma della Crimea alla Russia. A Bucarest, il presidente Traian Basescu ha ribadito che la Romania sostiene senza riserbi l’indipendenza, l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina.
Il presidente Traian Basescu ha promulgato la legge sui certificati verdi, motivando di non voler essere accusato delle impennate delle tariffe per l’energia elettrica. I certificati verdi attestano che una parte dell’energia è generata da fonti rinnovabili. In precedenza, il premier Victor Ponta aveva dichiarato che il rifiuto del presidente Basescu di promulgare la normativa fosse dovuto all’interesse del capo dello stato di sostenere certe compagnie private di recuperare quanto prima l’investimento nel rinnovabile, tramite la crescita delle tariffe. Il premier ha spiegato che, tramite questa legge, sarà evitato il rincaro dei prezzi per industria e popolazione, in quanto mantiene temporaneamente all’11% la quota del consumo totale di elettricità per cui vengono rilasciati i certificati verdi. In mancanza della legge, da aprile il livello sarebbe ammontato al 15%, generando anche un’impennata dei prezzi. I sindacalisti del settore metallurgico, grande energofago, hanno protestato negli ultimi giorni, sollecitando la promulgazione della legge.
Il Ministero dell’Interno ha inviato al capo dello stato i documenti necessari per dichiarare indesiderabile sul territorio romeno Vona Gabor, il leader del partito parlamentare estremista Jobbik della confinante Ungheria. Lo ha annunciato il premier Victor Ponta, spiegando che, se il presidente, da capo del Consiglio Supremo di Difesa, darà un avviso favorevole, allora la decisione sarà subito applicata. L’iter del Governo di Bucarest è stato avviato in seguito alla partecipazione di più membri di Jobbik a una manifestazione a Targu Mures (centro della Romania), degenerata in un conflitto con le forze dell’ordine. I partecipanti si sono pronunciati per l’autonomia della cosiddetta Contrada dei sekleri, nella Romania centrale, abitata da popolazione a maggioranza ungherese. Il presidente Traian Basescu ha trasmesso ai politici di Budapest, che si trovano in campagna elettorale e che verranno in Romania, di rispettare le leggi e la Costituzione del Paese, rischiando altrimenti l’espulsione.
La Romania e l’Italia hanno un’agenda comune nei Parlamenti nazionali. Lo ha dichiarato il Presidente della Camera dei deputati di Bucarest, Valeriu Zgonea, al termine dei colloqui svolti a Roma con la collega Laura Boldrini e con il Presidente del Senato, Pietro Grasso. Valeriu Zgonea ha spiegato che si auspica la creazione di un’alleanza degli stati del Sud, che dovrebbe esprimere un punto di vista comune e trasmettere un messaggio chiaro in Europa, come lo fanno per il Nord la Francia e la Germania. L’agenda di Valeriu Zgonea a Roma ha incluso anche la partecipazione alla Conferenza internazionale dal titolo Il valore dell’Europa” e incontri con il Vescovo Siluan della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia e con rappresentanti dei connazionali nella Penisola.
Circa 300 agenzie di viaggio presentano questo fine settimana le offerte alla Fiera nazionale del turismo di Bucarest, con sconti di fino al 50% per le vacanze nel Paese e all’estero. Uno studio condotto a febbraio da una compagnia specializzata indica che un romeno su cinque non è andato in ferie lo scorso anno e le stime per il 2014 indicano una tendenza in salita. Se lo scorso anno il 22% dei romeni non sono andati in ferie, per il 2014 questo vale per la metà degli intervistati. Un terzo dei romeni sta pensando alle vacanze appena per il 2015.