La settimana 09 – 14/11/2020
Prorogato stato di allerta in Romania sullo sfondo della pandemia di coronavirus/ Dati INS confermano ripresa delleconomia romena nel terzo trimestre dellanno/ Messaggio di congratulazioni del presidente Klaus Iohannis al presidente eletto degli USA
Corina Cristea, 14.11.2020, 07:00
Lo stato di allerta è stato prorogato in Romania sullo sfondo della pandemia di coronavirus
Confrontata con un numero elevato di nuovi contagi dal COVID-19, circa 10 mila al giorno, la Romania resterà in stato di allerta almeno per un altro mese ancora. La decisione è stata adottata dal governo, giovedì, dopo che, in precedenza, Ludovic Orban aveva annunciato nel Parlamento che non desidera che siano istituite altre restrizioni a parte quelle già vigenti. Da questa settimana, è d’obbligo indossare la mascherina ovunque negli spazi chiusi e aperti, di notte ci si può spostare solo per motivi ben fondati per i quali devono essere presentati documenti giustificativi, le scuole funzionano solo online e i negozi chiudono alle ore 21. Le misure di protezione vanno rispettate perché solo in questo modo si può ottenere un calo dei nuovi contagi, ha ribadito il presidente Klaus Iohannis. Il capo dello stato aggiunge che cominciano a farsi notare gli effetti delle misure istituite qualche settimana fa, però tuttavia sono insufficienti perché ogni giorno appaiono nuove sfide. D’altra parte, il presidente è del parere che il vaccino anti-COVID arriverà in Romania nel primo trimestre dell’anno prossimo e che i primi a essere immunizzati saranno il personale medico e le persone in prima linea. Nelle ultime due settimane c’è stato il rischio di una “progressione geometrica” per quanto riguarda l’aumento del numero di casi di COVID-19, però adesso si nota una tendenza di contenimento, secondo il premier Ludovic Orban. Dai risultati dei tamponi processati negli ultimi giorni, si nota che la crescita è stata fermata e che c’è una certa tendenza di contenimento del numero di casi, ma non possiamo ancora dire se siamo arrivati alla fase di plateau, ha dichiarato il premier. Più località, compresi alcuni capoluoghi provinciali, sono state messe in quarantena questa settimana. D’altra parte, i dipendenti del settore sanitario, che hanno chiesto più volte benefici finanziari, equipaggiamenti di protezione e l’aumento del personale impegnato nella cura dei malati di COVID-19, hanno organizzato proteste e discusso con i rappresentanti del Governo delle loro rivendicazioni.
I dati dell’INS confermano la ripresa dell’economia romena nel terzo trimestre dell’anno
Le informazioni a livello macroeconomico di questa settimana confermano lo scenario della ripresa economica della Romania nel terzo trimestre di quest’anno. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze, Florin Cîţu, il quale ha precisato nella seduta di governo di giovedì che il reddito medio netto nel mese di settembre è aumentato del 7,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, e l’inflazione che è continuata a calare al 2,1% è la più bassa dal 2017 fino ad oggi. Florin Cîţu ha presentato i dati sull’evoluzione economica aggiungendo che in Romania questo è il quinto mese di crescita della produzione industriale, tutti i dati positivi si rispecchiano anche nei redditi, e questa sarà la base della manovra di bilancio che verrà fatta la prossima settimana. I dati presentati venerdì dall’INS confermano le dichiarazioni del ministro. La Romania ha registrato un calo economico del 6% nel terzo trimestre del 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019 però, rispetto al precedente trimestre di quest’anno, ha avuto una crescita del 5,6%. “Sono segnali positivi. Certo, non dobbiamo essere troppo ottimisti, però è chiaro che c’è una tendenza di ripresa e va sostenuta tramite investimenti, assorbimento di fondi europei, sostegno alle compagnie, attirando anche investimenti privati”, ha affermato il premier Ludovic Orban.
Il presidente Klaus Iohannis ha trasmesso un messaggio di congratulazioni al presidente eletto degli USA, il democratico Joe Biden
Il presidente Klaus Iohannis ha trasmesso un messaggio di congratulazioni al presidente eletto degli USA, il democratico Joe Biden, in cui afferma che la Romania, quale partner strategico di fiducia degli USA, resta fermamente impegnata a continuare a promuovere gli obiettivi comuni di sicurezza strategica, di difesa ed economici. Bucarest resta a fianco di Washington per far fronte alle sfide attuali, dalla salute all’economia e ai mutamenti climatici, e dalla sicurezza ai diritti dell’uomo, il nostro scopo essendo di garantire un futuro migliore ai nostri popoli. Come partner strategico degli Stati Uniti e alleato nella NATO, la Romania resta impegnata a contribuire alle spese per la difesa ma anche alla sicurezza, prosperità e resilienza della comunità globale delle democrazie, garantisce il capo dello stato romeno. “Aspetto con interesse la celebrazione, nel 2021, del decimo anniversario della Dichiarazione Congiunta sul Partenariato Strategico per il XXI secolo tra la Romania e gli Stati Uniti d’America, adottata durante il suo mandato di Vicepresidente”, ha affermato ancora il presidente Klaus Iohannis.
Il MAE romeno stanzia 250 mila euro per progetti a sostegno della società civile e della stampa indipendente della Moldova
Il Ministero degli Esteri di Bucarest ha deciso di assegnare un contributo volontario di 250 mila euro per progetti a sostegno della società civile e della stampa indipendente della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona). Il contributo è assegnato dal budget di quest’anno per la cooperazione internazionale allo sviluppo e all’assistenza umanitaria e sarà stanziato tramite l’Organizzazione Dotazione Europea per la Democrazia, fondata nel 2013 dall’UE per il consolidamento della democrazia e dei diritti dell’uomo nel vicinato dell’Unione. La decisione è parte della politica della Romania di sostenere l’iter europeo della confinante Moldova, Paese in cui, domenica si svolge il ballottaggio delle presidenziali. In seguito agli esiti del primo turno, organizzato due settimane fa, i due candidati arrivati al ballottaggio sono la pro-europea Maia Sandu e l’attuale presidente pro-russo Igor Dodon. L’ultima tappa della campagna elettorale in Moldova si è svolta sullo sfondo di un rimpasto governativo inaspettato a Chişinău. Cinque ministri del governo Chicu membri del Partito Democratico sono stati rimossi dalle cariche e sostituiti con persone vicine al Partito dei Socialisti. La decisione pone fine alla coalizione governativa. Adesso il governo è minoritario perché gode del sostegno di soli 37 deputati socialisti, mentre per la maggioranza sono necessari almeno 51 voti.