La settimana 09 – 14/08/2021
Contagi da SARS-CoV-2, aumento lento ma costante/ Avvertenze dalla Banca Centrale/ La Romania, solidale con la Grecia/ Giochi Olimpici di Tokyo, punto finale
Roxana Vasile, 14.08.2021, 07:00
Contagi da SARS-CoV-2, aumento lento ma costante
Da venerdì, 13 agosto, per attraversare i confini degli stati dell’UE che sollecitano all’ingresso sul loro territorio una prova della vaccinazione, un risultato negativo al tampone oppure la prova di aver superato la malattia, saranno riconosciuti come documenti validi solo i certificati digitali con un codice QR. Si possono varcare i confini anche senza i green pass, però osservando le norme sulla quarantena vigenti in ciascuno stato. Stando all’Associazione Nazionale delle Agenzie di Turismo, per i Paesi che non richiedono all’entrata sul loro territorio un attestato della vaccinazione, il risultato negativo al tampone oppure la prova di aver superato la malattia, come la Bulgaria, oppure per il ritorno dai Paesi inseriti dalla Romania sulla lista verde, non è d’obbligo esibire il certificato digitale. D’altra parte, dopo l’ultimo aggiornamento della lista dei Paesi a rischio epidemiologico, Bucarest ha inserito la Turchia, Israele e gli USA sulla lista rossa, dove c’erano già la Spagna, la Grecia e la Gran Bretagna. Invece, l’Olanda e Malta sono passate dalla lista rossa a quella gialla. In Romania, che al momento è in zona verde, il numero dei contagi da Sars-CoV-2 sta registrando una crescita lenta, ma costante. Sullo sfondo del diffondersi del nuovo ceppo Delta, le autorità sanitarie sono preoccupate perché il rischio di essere ricoverati in ospedale e di sviluppare una forma grave della malattia è molto alto per i non-vaccinati. Di conseguenza, il coordinatore della campagna vaccinale nazionale, Valeriu Gheorghiţă, ha lanciato, a Radio Romania, un nuovo appello all’osservanza delle misure di protezione e ha raccomandato la somministrazione di un siero anti-Covid. L’immunità di gregge complessiva raggiunta dalle persone che hanno superato la malattia o che si sono vaccinate si aggira sul 50%. Al momento, sono circa 5 milioni i romeni completamente vaccinati.
Avvertenze dalla Banca Centrale
Il tasso inflazionistico annuo in Romania è arrivato al 5% a luglio, secondo i dati resi pubblici mercoledì dall’Istituto Nazionale di Statistica, confermando, in questo modo, le dichiarazioni del governatore della Banca Centrale, Mugur Isărescu. Per i generi alimentari c’è un rincaro di oltre il 2%, per le merci non alimentari di quasi l’8%, mentre per i servizi di quasi il 3%. Le maggiori crescite sono state registrate all’energia elettrica (quasi il 25%), al gas naturale (oltre il 20%) e ai combustibili (il 13%). Per la fine dell’anno, la Banca Centrale prevede un’inflazione del 5,6%, rispetto al 4,1% anticipato in precedenza. Non siamo gli unici, perché non ci possiamo staccare dal mondo e lo scenario presentato non è apocalittico — ha sottolineato Mugur Isărescu. Ha aggiunto però che metà dell’inflazione è dovuta a prezzi che la Banca Centrale non ha la possibilità di controllare. Il premier liberale Florin Cîțu ha dichiarato, dal canto suo, che la situazione non deve destare preoccupazione e che l’aumento dei prezzi è temporaneo, sullo sfondo dell’aumento permanente dei redditi della popolazione. L’opposizione socialdemocratica afferma invece il contrario, aggiungendo che, nel contesto della “liberalizzazione selvaggia” del mercato dell’energia, che ha portato a “crescite esplosive” delle tariffe all’energia elettrica e al gas naturale, la situazione dei consumatori vulnerabili — pensionati, impiegati con stipendi bassi oppure famiglie con più figli — si è aggravata. Perciò, il PSD chiede l’adozione urgente di una legge a loro sostegno. Secondo l’INS, lo stipendio medio netto in Romania ammonta a circa 3.500 lei (pari a 700 euro).
La Romania, solidale con la Grecia
La Grecia ha ricevuto sostegno internazionale per spegnere gli incendi che hanno devastato più di 100 mila ettari soprattutto sull’isola di Evia, ma anche sul continente, nei pressi di Atene, e nel Peloponneso, costringendo decine di migliaia di persone di cercare rifugio. Già dal loro arrivo in terra ellenica, sull’isola di Evia, hanno fatto il giro di internet filmati con i vigili del fuoco romeni, apprezzati per la loro reazione pronta, per l’organizzazione, l’attenzione ai dettagli e i riflessi. Oltre cento di loro, con 20 veicoli attrezzati hanno risposto alla domanda di aiuto del Governo di Atene tramite il Meccanismo europeo di protezione civile. D’altra parte, la Romania ha offerto sostegno anche alla Macedonia del Nord, confrontata con grandi incendi di vegetazione, inviando due aerei delle forze aeree romene, con 15 militari a bordo. In Turchia, i roghi sono stati domati, invece stanno imperversando in Algeria. A Bucarest, il presidente Klaus Iohannis ha promesso di impegnarsi attivamente nei processi relativi alla soluzione della crisi climatica, dopo il segnale d’allarme tirato, lunedì, dal rapporto dell’ONU sul ritmo accelerato dei mutamenti causati dall’azione umana.
Giochi Olimpici di Tokyo, punto finale
Domenica scorsa, alla fine dei Giochi Olimpici di Tokyo, la Romania si è piazzata al deludente 46/o posto nella classifica per nazioni, dominata dagli USA, dalla Cina e dal Giappone. Gli atleti romeni sono riusciti a vincere solo quattro medaglie – una d’oro, nella prova di canottaggio due di coppia femminile e tre d’argento, nella prova di spada femminile individuale e in quelle di canottaggio quattro senza e due senza maschile. L’unica piccola consolazione è che la Romania è riuscita a piazzarsi meglio a Tokyo che a Rio, nel 2016, quando ha terminato al 47/o posto. Nel 1984, a Los Angeles, gli atleti romeni concludevano la partecipazione ai Giochi Olimpici al secondo posto. Speranze che vincano medaglie ci rimangono solo dai sette atleti romeni che parteciperanno, sempre a Tokyo, dal 24 agosto al 5 settembre, ai Giochi Paralimpici. Tra di loro, c’è anche l’attuale ministro della Gioventù e dello Sport, Eduard Novak, nella prova di ciclismo.