La settimana 08 – 14/10/2017
La situazione politica a Bucarest/ Riunione NATO in Romania/ La posizione della Romania verso la legge sull'istruzione in Ucraina/ Previsioni FMI sulla Romania/ Simona Halep - numero 1 mondiale
Corina Cristea, 13.10.2017, 13:29
Il principale partito della coalizione al governo in Romania, il PSD, è riuscito a disinnescare al limite la situazione interna, che rischiava di portare ad un nuovo cambiamento di governo. Le tensioni, sorte in seguito alle vertenze tra il leader socialdemocratico Liviu Dragnea e il premier Mihai Tudose, riguardavano il mantenimento in carica dei ministri coinvolti in fascicoli di corruzione, e sono state temperate dalle dimissioni delle rispettive persone. Si tratta del vicepremier Sevil Shhaideh e del ministro dei fondi europei, Rovana Plumb, accanto a cui si è dimesso anche il titolare dei Trasporti, Razvan Cuc, sempre socialdemocratico. Il premier Mihai Tudose aveva posto come condizione per rimanere in carica la partenza delle persone con problemi, invocando il pregiudizio di immagine arrecato al partito. Il leader del PSD, Liviu Dragnea, attribuisce i problemi interni agli errori di comunicazione tra lui e il primo ministro. Alla metà dellanno, linsubordinazione dellallora primo ministro Sorin Grindeanu a Liviu Dragnea, luomo forte del partito, ha costretto la maggioranza a ricorrere a un gesto unico nella storia della Romania – revocare il proprio gabinetto tramite mozione di sfiducia.
Bucarest ha ospitato questa settimana la 63/a sessione annua dellAssemblea Parlamentare della NATO, incentrata sulla situazione di sicurezza nella zona del Mar Nero, la posizione della Russia nel vicinato dellAlleanza e le minacce cibernetiche. Il segretario generale dellAlleanza, Jens Stoltenberg, ha salutato il contributo importante della Romania alla NATO, sottolineando la partecipazione dei militari romeni alle missioni in Kosovo e Afghanistan e lo stanziamento del 2% del Pil alla difesa a Bucarest. Stoltenberg ha inoltre detto che lAlleanza non vuole una nuova Guerra Fredda e neanche isolare la Russia, però è preoccupata della crescita militare e della sua mancanza di trasparenza. Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, con il quale il segretario generale della NATO si è incontrato a Bucarest, ha valutato che la Romania è diventata un contributore rilevante alla sicurezza regionale, nello spazio euroatlantico e a livello internazionale, e continuerà ad essere un membro responsabile dellAlleanza. LAssemblea Parlamentare della NATO ha adottato più risoluzioni riguardanti tra laltro la stabilità e la sicurezza nella zona del Mar Nero, la cooperazione più stretta UE-NATO e la trasformazione dellinformazione in arma.
LAssemblea Parlamentare del Consiglio dEuropa ha adottato giovedì una risoluzione che critica in termini categorici la nuova legge ucraina sullistruzione, che limita drasticamente laccesso allinsegnamento in lingua materna per le minoranze etniche in Ucraina, quella romena compresa. In precedenza, Bucarest aveva attuato anche altri iter nel tentativo di bloccare lapplicazione della normativa. Accanto ai suoi colleghi ungherese, bulgaro e greco, il ministro degli Esteri Teodor Melescanu ha firmato una lettera in cui veniva espressa la preoccupazione nei confronti della decisione di Kiev, mentre il ministro dellIstruzione, Liviu Pop, si è recato in Ucraina per pronunciarsi contro di essa. Il Parlamento di Bucarest ha sollecitato il riesame della normativa, e il presidente Klaus Iohannis ha rinviato la visita che doveva fare a Kiev. Circa mezzo milione di etnici romeni vivono in Ucraina, la maggioranza sui territori romeni orientali annessi nel 1940, in seguito ad un ultimatum, dallex Unione Sovietica e assunti nel 1991 dallUcraina, da stato successore.
Il FMI ha rivisto al rialzo, dal 4,2 al 5,5% le stime sullevoluzione delleconomia romena nel 2017, secondo quanto indica il più recente rapporto pubblicato dallistituzione finanziaria internazionale. Inoltre, nel 2018, seguirà una crescita di fino al 4,4% rispetto a quella del 3,4 prevista ad aprile. Le cifre ottimiste sono state generate dalla crescita notevole degli investimenti, del commercio e della produzione industriale in Romania. Anche il tasso della disoccupazione è stato rivisto al ribasso: nel 2017 dovrebbe raggiungere il 5,3%, mentre lanno prossimo il 5,2, livello simile a quello stimato ad aprile. Il FMI ha modificato anche le prognosi sul deficit di conto corrente registrato dalla Romania – al 3% questanno, dal 2,8 ad aprile e al 2,9% lanno prossimo, dallanteriore 2,5. Nel documento si legge che la Romania e lIslanda registreranno questanno la maggiore crescita economica in Europa, pari al 5,5%. Le stime del FMI confermano in buona parte i dati presentati dallIstituto Nazionale di Statistica.
Per la prima volta nella storia del tennis femminile, una romena, Simona Halep, è salita alla prima posizione nella classifica mondiale WTA. La Halep ha raggiunto questa performance al torneo di Pechino, dopo che in questa stagione per tre volte non era riuscita a diventare numero 1 mondiale. La Halep è la 25/a giocatrice a raggiungere il massimo livello nella gerarchia del tennis femminile mondiale, dopo che Ilie Nastase era stato il numero 1 ATP per 40 settimane, nel periodo 1973-1974. Simona Halep, 26 anni, ha vinto 15 tornei WTA, tra cui quelli di Indian Wells e Madrid.