La settimana 08 – 14/03/2015
Colloqui romeno-tedeschi a Bucarest / Il presidente Klaus Iohannis in Polonia / Massimo storico per il dollaro americano / Commissari europei a Bucarest / La lotta alla corruzione continua
Corina Cristea, 13.03.2015, 18:00
In visita a Bucarest per una settimana, il ministro degli esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha dichiarato che bisogna individuare una soluzione che permetta l’adesione della Romania all’area Schengen ed ha sottolineato i progressi menzionati anche nell’ultimo rapporto sulla giustizia della Commissione Europea. Secondo le autorità di Bucarest, la Romania si comporta già come un membro dell’Area Schengen, e l’adesione formale non farebbe che rafforzare la sicurezza della zona. Durante i colloqui con le autorità romene, il capo della diplomazia di Berlino ha precisato che la Romania ha fatto progressi apprezzati dagli investitori tedeschi, ma c’è ancora da lavorare al capitolo trasparenza. Il ministro tedesco ha sottolineato, d’altra parte, che gli oltre 350 mila romeni che lavorano in Germania sono tra i lavoratori stranieri meglio integrati sul mercato del lavoro tedesco, e i preconcetti nei loro confronti sono infondati. La Germania è il principale partner commerciale di Bucarest e il terzo grande investitore in Romania.
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha fatto una visita in Polonia ed ha discusso con il collega Bronisław Komorowski della situazione di sicurezza nella regione, soprattutto in Ucraina. Bronisław Komorowski ha dichiarato che la Polonia conta sul sostegno della Romania per quanto riguarda il rafforzamento del fianco est dell’Alleanza Nord-Atlantica ed ha precisato che al vertice NATO che si svolgerà l’anno prossimo a Varsavia, dovranno essere prese delle decisioni che aumentino la sicurezza in questa regione. I colloqui hanno puntato anche sul Partenariato Strategico fra Romania e Polonia e i due capi di stato hanno firmato una dichiarazione congiunta sul suo ampliamento.
Il partenariato è estremamente necessario nel contesto degli sviluppi in questa parte dell’Europa, dove sono apparse modifiche negative per quando riguarda la sicurezza.” – ha detto Bronisław Komorowski.
Anche il presidente Klaus Iohannis ha accennato alla situazione in Ucraina:
Ho ribadito il fermo sostegno della Romania alla sovranità, indipendenza e integrità territoriale dell’Ucraina, all’interno dei confini riconosciuti a livello internazionale. Ho condannato fermamente il deterioramento dello stato di sicurezza nel sud-est dell’Ucraina, auspicando allo stesso tempo una implementazione progressiva del pacchetto di misure concordato a Minsk il 12 febbraio scorso.” – ha affermato il presidente Klaus Iohannis.
Klaus Iohannis ha aggiunto, d’altra parte, che la Romania desidera attirare più investimenti polacchi, ma anche una maggiore presenza delle compagnie romene sul mercato della Polonia.
Il dollaro americano ha toccato questa settimana un nuovo massimo storico, superando il valore di 4,2 lei, secondo il tasso di cambio reso pubblico dalla Banca Centrale. Sul mercato valutario romeno, il dollaro è quotato in funzione del tasso dollaro-euro sui mercati internazionali e la sua evoluzione è determinata, principalmente, dalla differenza tra le politiche monetarie della Banca Centrale Europea e di quella americana, ha spiegato Ionuţ Dumitru, vicepresidente dell’Associazione Analisti Finanziari e Bancari di Romania. Per la Romania, le implicazioni a livello dell’economia sono limitate, visto che il contatto con il dollaro si è perso parecchio con l’ingresso del Paese nell’UE.
I progetti di infastruttura del Piano generale di trasporto della Romania saranno sostenuti con fondi dalla Commissione Europea. Si tratta di 6,8 miliardi di euro, che verranno stanziati entro il 2020. La commissaria alle politiche regionali, Corina Creţu, ha dichiarato a Bucarest che Bruxelles aspetta che la Romania inoltri la versione finale del Masterplan di trasporto, questa essendo una pre-condizione per l’approvazione del Programma Operativo di Grande Infrastruttura. Il masterplan contiene progetti che possono essere finanziati tramite il Programma Operativo Infrastruttura, ma anche altri progetti che potrebbero essere realizzati con fondi europei stanziati per il periodo 2014-2020. Il ministro dei trasporti romeno, Ioan Rus, ha precisato che la lista di progetti di investimenti del piano generale è stata già elaborata e il documento sarà pronto a fine aprile. Anche il commissario europeo all’agricoltura, Phil Hogan, è arrivato in questi giorni a Bucarest. I suoi colloqui con le autorità romene riguardano anche la situazione della carne suina in alcuni stati europei, la Romania inclusa, nel contesto dell’embargo imposto dalla Russia. Anche se non esportano sul mercato russo, gli allevamenti romeni affrontano problemi legati all’eccedenza di prodotti di carne suina sul mercato europeo, che ha fatto calare moltissimo i prezzi.
Alla lunga lista di politici o rappresentanti dell’amministrazione arrivati di fronte alla Direzione Nazionale Anticorruzione si è aggiunto un altro nome, quello del sindaco di uno dei rioni della capitale, l’ex socialdemocratico Marian Vanghelie, in un dossier relativo all’assegnazione di lavori pubblici. Stando ai procuratori anticorruzione, Marian Vanghelie avrebbe incassato una commissione del 20% del valore dei contratti firmati dal comune, dal 2007 fino ad oggi, con le compagnie di un altro imprenditore, già in custodia cautelare in un altro dossier. La somma, stimata dagli inquirenti a 90 milioni di euro, sarebbe stata incassata dal sindaco tramite persone a lui vicine e attraverso alcune compagnie, tra cui anche una gestita dalla sua compagna, Oana Niculescu Mizil, già deputata socialdemocratica, anche lei sotto inchiesta in un altro dossier.
(traduzione di Gabriela Petre)