La settimana 08 – 13/11/2021
La situazione politica a Bucarest/ Sistema sanitario sovraccarico e basso tasso di vaccinazione/ Scuole riaperte in Romania/ Inflazione record in Romania/ Colloqui romeno-americani a Washington
Daniela Budu, 13.11.2021, 07:00
La situazione politica a Bucarest
A Bucarest, il PNL, al governo, non desidera più ripristinare l’alleanza con l’USR e si è avvicinato al PSD, accanto al quale ha governato anche nel periodo 2013 — 2014. Del futuro governo farà parte anche l’UDMR. Martedì si sono svolti i primi negoziati ufficiali per la creazione di una maggioranza e i successivi colloqui sono stati incentrati sul programma di governo. Ci sono molti capitoli sui quali il PNL, il PSD e l’UDMR hanno concordato sin dall’inizio, ma ci sono anche disappunti. Ai negoziati su temi economici, ad esempio, i socialdemocratici hanno proposto l’aumento dello stipendio minimo, della pensione minima e degli assegni familiari, però i liberali affermano che l’aumento di questi redditi non può essere retto dal budget. In seguito all’accordo sul programma comune di governo, i colloqui punteranno sulla configurazione del futuro Gabinetto. Dopo la partenza dell’USR dal governo, lo scorso settembre, il governo di minoranza PNL-UDMR è stato sciolto in seguito alla mozione di sfiducia inoltrata dal PSD e votata persino dall’USR. Successivamente, in seguito alle consultazioni con i partiti politici, il capo dello stato, Klaus Iohannis, ha fatto due proposte di premier, dall’USR e dal PNL, che non hanno ottenuto però il voto di fiducia del Parlamento.
Sistema sanitario sovraccarico e basso tasso di vaccinazione
Con il calo del numero di nuovi casi di Covid in Romania, è diminuito anche l’interesse dei romeni per la vaccinazione, anche se il rapporto dell’Istituto Nazionale di Sanità Pubblica di questa settimana rileva che quasi il 70% dei contagi e il 90% dei decessi si sono verificati tra persone non vaccinate. Le autorità ammoniscono che, se l’attuale ritmo di vaccinazione si mantenesse fino a fine anno, la Romania avrebbe 8,5 milioni di vaccinati, cioè metà della popolazione di oltre i 12 anni, che rappresenta un livello d’immunizzazione insufficiente. Nel tentativo di far fronte alla quarta ondata della pandemia, le autorità hanno aumentato il budget del Ministero della Salute, di oltre 330 milioni di lei (oltre 66 milioni di euro). I soldi provengono dal fondo di riserva del Governo e saranno investiti in medicinali anti-Covid e nei programmi sanitari nazionali. Mentre il sistema sanitario è messo a dura prova dal sovraffollamento degli ospedali e dal numero elevato di casi gravi di Covid, la Romania si è confrontata, questa settimana, con un nuovo incendio in una struttura sanitaria, stavolta in un ospedale di Ploiești (sud-est), che cura malati di Covid. Due pazienti sono morti carbonizzati e un’infermiera ha subito ustioni. Non è il primo incidente del genere avvenuto in Romania. Lo scorso mese, in un incendio scoppiato all’Ospedale di Malattie Infettive di Costanza (sud-est), sono morti 7 pazienti. In precedenza, a Piatra Neamț (nord-est), sono morti 10 malati, mentre all’Istituto “Matei Balș” della capitale, 4 persone hanno perso la vita in incendi scoppiati nei reparti destinati alla cura dei malati di Covid.
Scuole riaperte in Romania
Circa due sui tre milioni di alunni e prescolari di Romania sono tornati, lunedì, nelle aule, dopo due settimane di vacanza imposta dalla pandemia da Covid-19. Sono state riaperte le scuole in cui almeno il 60% dei dipendenti è vaccinato contro il virus. Il coordinatore della campagna vaccinale, Valeriu Gheorghiţă, afferma che gli alunni hanno bisogno di lezioni in presenza e gli adulti devono fare uno sforzo per offrire loro condizioni di sicurezza a scuola. Dal canto suo, il ministro dell’Istruzione ad interim, Sorin Cîmpeanu, è del parere che le nuove condizioni in cui si è tornati alle lezioni in presenza, sebbene discusse, abbiano avuto effetto e abbiano spinto gli insegnanti a vaccinarsi. In più, per il recupero della materia che doveva essere percorsa durante il periodo di vacanza imposta, il Ministero dell’Istruzione ha modificato la struttura dell’anno scolastico, abbreviando la vacanza d’inverno degli alunni di ginnasio e di liceo.
Inflazione record in Romania
L’inflazione in Romania continua ad aumentare superando le previsioni e determina i maggiori aumenti di prezzi degli ultimi anni. Il rapporto annuo sull’inflazione reso pubblico giovedì dalla Banca Centrale della Romania rileva che il tasso inflazionistico dovrebbe arrivare al 7,5% il prossimo mese e si anticipa un suo calo al 5,9% alla fine dell’anno prossimo. Secondo la Banca Centrale della Romania e gli analisti economici, le impennate dei prezzi dell’energia e dei combustibili hanno determinato aumenti che non si fermeranno fino alla metà dell’anno prossimo. Il portavoce della Banca Centrale della Romania, Dan Suciu, ha dichiarato, a Radio Romania, che lo scatto inflazionistico e le crescite importanti di prezzi sono già accaduti: Gran parte della crescita si è già verificata. Le crescite sono già avvenute. Ciò non vuol dire che d’ora in poi avremo prezzi in calo. Ci saranno ancora, probabilmente, aumenti di prezzi, ma saranno marginali.” Nel contesto, la Banca Centrale ha deciso, martedì, di aumentare l’interesse di riferimento e l’interesse al quale le banche possono prendere prestiti dalla Banca Centrale, nel tentativo di tenere sotto controllo l’inflazione galoppante.
Colloqui romeno-americani a Washington
Il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, presente all’inizio della settimana a Washington per consolidare la cooperazione con gli USA in materia di sicurezza, ha attirato l’attenzione sui vecchi conflitti ancora irrisolti nella zona del Mar Nero. Per oltre due decenni, la Romania ha sostenuto a Washington l’importanza della sicurezza nella zona del Mar Nero come parte della sicurezza transatlantica — ha affermato Bogdan Aurescu, al Consiglio Atlantico. In precedenza, Aurescu aveva chiesto al segretario di stato Anthony Blinken l’aumento della presenza americana nella regione e in Romania. I due Paesi hanno ribadito l’impegno a consolidare il Partenariato strategico, dalla cooperazione militare e di sicurezza alla cooperazione politica, nel settore dell’economia, dell’energia e delle relazioni interumane. Inoltre, Bogdan Aurescu ha sottolineato l’interesse della Romania, quale Partner Strategico degli USA, a registrare progressi concreti per quanto riguarda l’inserimento del Paese nel Programma Visa Waiver, tramite cui potrebbero essere eliminati i visti per i cittadini romeni che viaggiano negli USA.