La settimana 08 – 13/02/2021
E stata pubblicata la bozza della finanziaria/ Nuove proteste sindacali in Romania/ I primi contagi dal Covid-19 dopo la riapertura delle scuole/ Prorogato lo stato di allerta in Romania
Daniela Budu, 13.02.2021, 07:00
E’ stata pubblicata la bozza della finanziaria
La bozza della finanziaria per quest’anno è stata messa in dibattito pubblico. L’Esecutivo di Bucarest punta su una crescita economica del 4,3% e stima un deficit di bilancio di poco più del 7,1% del PIL e un tasso inflazionistico medio annuo pari al 2,4%. Gli stipendi e le indennità saranno mantenuti al livello dell’anno scorso, non saranno più concessi voucher di vacanza, gli straordinari saranno ripagati solo con tempo libero, mentre gli studenti avranno uno sconto del 50% per il trasporto. Il primo ministro Florin Cîţu assicura che non ci saranno aumenti di tasse, per non creare disagi ai cittadini e alle compagnie private e che continueranno a essere finanziati i programmi sanitari e la campagna di vaccinazione contro il COVID-19. Nel nuovo bilancio di previsione, il Ministero della Salute riceverà l’11% in meno, mentre quello dell’Istruzione quasi l’1% in più. La bozza della finanziaria per l’anno in corso sarà adottata dal Governo la prossima settimana, quando dovrebbe essere inoltrata anche al Parlamento per essere votata. Il PSD, all’opposizione, ha annunciato che proporrà emendamenti a tutti i capitoli importanti del budget. I socialdemocratici lamentano la mancanza di visione e di soluzione ai problemi. E’ un bilancio di austerità, fatto di tagli, non è orientato verso la gente e non offre segnali positivi per l’economia — ha affermato il senatore socialdemocratico Radu Oprea, a Radio Romania. I socialdemocratici hanno inoltrato, mercoledì, anche una mozione semplice contro il ministro della Salute, Vlad Voiculescu.
Nuove proteste sindacali in Romania
Nel frattempo, aumentano le proteste sindacali. Questa settimana hanno protestato i rappresentanti dei pensionati dopo l’annuncio dell’esecutivo sul congelamento delle pensioni quest’anno, ma anche i dipendenti dei penitenziari, a causa della carenza di personale e del mancato pagamento delle indennità. Anche i sindacalisti della Federazione Sanitas hanno protestato davanti ai ministeri e di fronte alle sedi del Governo e delle prefetture di più province. Sindacalisti affiliati al Cartel Alfa hanno presidiato, questa settimana, il Ministero delle Finanze e hanno protestato di fronte al Ministero del Lavoro, chiedendo uno stipendio minimo decente, pensioni eque, servizi pubblici di qualità e lo sblocco dei negoziati collettivi. Dopo l’annuncio dell’esecutivo che nel capitolo tagli di spese rientrano anche le gratuità per il trasporto degli alunni e degli studenti, anche i loro rappresentanti sono scesi in piazza a Bucarest. I rappresentanti degli alunni attirano l’attenzione sul fatto che il sub finanziamento dell’istruzione avrà ripercussioni gravi sul processo educativo.
I primi contagi dal Covid-19 dopo la riapertura delle scuole
La situazione dopo la riapertura delle scuole è buona. Lo ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis, precisando che, in oltre 10.000 scuole, le lezioni si svolgono in presenza, e circa 2 milioni di alunni, cioè oltre il 70% degli alunni romeni, vanno a scuola, mentre gli altri continuano a studiare online. Dobbiamo dare la possibilità ai bambini di Romania di andare a scuola — ha affermato il presidente. Il capo dello stato ha ammonito, però, che la pandemia non è finita e che bisogna continuare a osservare le restrizioni. Klaus Iohannis ha fatto le dichiarazioni dopo i colloqui avuti giovedì col ministro dell’Istruzione, Sorin Cîmpeanu. I principali temi esaminati sono stati la riapertura delle scuole e il finanziamento dell’insegnamento dai fondi europei di cui la Romania beneficerà tramite il Piano per la Ripresa e la Resilienza. In tale contesto, il capo dello stato ha sottolineato che ci sono molte scuole con problemi a causa del sub finanziamento del sistema d’insegnamento ed ha precisato che i fondi europei possono essere investiti nella digitalizzazione, nella modernizzazione degli edifici e nell’introduzione del concetto di “scuole verdi”. Giovedì, a soli 4 giorni dall’inizio del secondo semestre di quest’anno scolastico, sono apparsi anche i primi contagi dal COVID-19 tra gli alunni e i docenti della capitale e di altre province.
Prorogato lo stato di allerta in Romania
Venerdì è stato prorogato lo stato di allerta di altri 30 giorni, periodo in cui saranno mantenute le restrizioni vigenti. In questo periodo, i focolai di COVID-19 saranno inseriti nel calcolo del tasso di contagio di ciascuna località. Intanto, il Comitato Nazionale per le Situazioni di Emergenza ha aggiornato la lista dei Paesi e delle zone a rischio epidemiologico elevato. Le persone in arrivo in Romania da questi stati dovranno far vedere il certificato di un test PCR negativo al SARS-CoV-2, fatto almeno 72 ore prima, e staranno in quarantena per 10 giorni, oppure se non presentano tale documento dovranno restare in quarantena per 14 giorni. D’altra parte, in Romania continua la campagna di vaccinazione. Questa settimana sono state immunizzate circa 35 mila persone al giorno, la maggior parte con il siero prodotto da Pfizer, le altre con quello della compagnia Moderna. Il 15 febbraio sarà avviata anche la campagna di vaccinazione con il siero prodotto da Astra Zeneca, riservato alle persone che, secondo la Strategia nazionale di vaccinazione anti-COVID-19, fanno parte della seconda tappa, rispettivamente i malati cronici e le persone che lavorano in settori strategici di età inferiore ai 55 anni. Le programmazioni per la vaccinazione sono state riprese il 10 febbraio dopo che, per un certo periodo, sono state limitate alle categorie vulnerabili. Stando alle autorità, a livello nazionale, a febbraio saranno aperti 180 nuovi gabinetti per l’immunizzazione, di cui 22 solo nella Capitale. Intanto, la Romania aspetta, secondo il calendario stabilito, nuove consegne di vaccini dalle tre compagnie farmaceutiche. Questa settimana, la Romania ha superato la soglia simbolica di un milione di dosi somministrate.