La settimana 07 – 13/02/2016
Elezioni amministrative in Romania/ Strategia governativa anti-povertà/ La salute dei romeni/ Destituita la direzione dellANAF/ Arrestato il primo boia comunista romeno
Roxana Vasile, 12.02.2016, 19:35
Il governo tecnico della Romania ha deciso mercoledì che le elezioni amministrative si svolgeranno domenica, 5 giugno. Per i preparativi, l’organizzazione e lo svolgimento in buone condizioni dell’elezione dei consiglieri locali e provinciali e dei sindaci, l’esecutivo ha stanziato dal budget dello stato più soldi rispetto a quattro anni fa — oltre 350 milioni di lei, pari a circa 75 milioni di euro. Le candidature potranno essere inoltrate nel periodo 11 – 26 aprile. La campagna elettorale inizierà il 6 maggio e durerà 30 giorni. In caso di ballottaggio o di broglio elettorale, un nuovo scrutinio sarà organizzato il 19 giugno. Scontento dell’attuale Legge elettorale e con lo scopo di introdurre il voto a due turni, il Partito Nazionale Liberale ha annunciato che farà causa al Governo. Non esiste democrazia in Romania se non riusciremo a imporre due turni di scrutinio. Con un unico turno, solo il 15-17% dei sindaci saranno cambiati. Se la legislazione permetterà invece l’organizzazione di un secondo turno, la percentuale dei sindaci cambiati sarà superiore al 70%. — afferma la copresidente dei liberali, Alina Gorghiu. Le elezioni amministrative saranno seguite, in autunno, da quelle legislative.
Il premier Dacian Cioloş ha attirato l’attenzione che in Romania ci sono molte persone che vivono sotto la soglia della povertà, di cui 1,7 milioni sono bambini. Per offrire loro sostegno, l’Esecutivo ha approvato questa settimana una strategia a lungo termine per contrastare la povertà. Il capo dell’Esecutivo ha proposto un piano di misure per la cui applicazione saranno impiegati fondi dal budget, ma anche fondi europei. Alla nascita, oltre al sostegno per uno screening medico, dobbiamo garantire vaccini e assicurarci che tutti i bambini potranno ricevere un’identità. Ci sono casi di bambini le cui famiglie non hanno un domicilio fisso e, per questo motivo, restano senza identità, essendo poi esclusi. Dobbiamo completare il programma nazionale “Ciascun bambino all’asilo nido” con alcune misure che garantiscano un sostegno all’acquisto di materiale didattico, vestiti e vitamine. Inoltre, è necessario diminuire l’abbandono scolastico. — afferma Dacian Cioloş. Nel piano sono inclusi, tra l’altro, anche programmi di assistenza sociale e di integrazione professionale.
La prevenzione delle malattie costa meno del trattamento e gli effetti di un programma preventivo saranno visibili fra 5-10 anni. Partendo da questo principio, più parlamentari liberali hanno inoltrato un progetto legislativo tramite cui i romeni che si rifiutano di partecipare ai programmi nazionali di prevenzione nel settore sanitario potrebbero essere costretti a farsi carico, parzialmente o in totalità, dei costi delle cure, se si ammalano. Il progetto, che è uno controverso, è sottoposto al dibattito pubblico fino al 1 marzo. D’altra parte, il Centro Nazionale di Sorveglianza e Controllo delle Malattie Trasmissibili ha annunciato che l’influenza suina ha già provocato 8 vittime nella prima settimana di febbraio. Nell’attuale stagione, 9 romeni sono morti dopo esser stati contagiati dal virus AH1N1. Le autorità sanitarie sono in allerta anche dopo che decine di bambini con età inferiori ai due anni sono stati ricoverati in ospedali di Bucarest e della provincia di Argeş (sud) con gravi infezioni digestive, che in alcuni casi hanno provocato complicazioni renali.
Daniel Diaconescu ha assunto l’incarico di presidente ad interim dell’Agenzia Nazionale di Amministrazione Fiscale di Romania. L’annuncio è stato fatto dopo che il premier Dacian Cioloş ha destituito giovedì Gelu Diaconu dalla carica di presidente dell’istituzione. Diaconu e il vicepresidente dell’ANAF, Mihai Vătăşoiu, destituito pure lui, sono sotto inchiesta penale in un dossier di corruzione in cui sono indagati anche i deputati Mădălin Voicu (PSD) e Nicolae Păun, il rappresentante della minoranza rrom nel Parlamento. Per gli ultimi due, i procuratori anti-corruzione hanno chiesto l’approvazione del fermo e della custodia cautelare. Mădălin Voicu e Nicolae Păun sono accusati di aver ottenuto e usato in modo scorretto i fondi europei in alcuni progetti destinati alle comunità di rrom. Stando ai procuratori, nel periodo 2010-2015, con il pretesto di aiutare migliaia di rrom a trovare un posto di lavoro o a mettersi in proprio, i due incolpati avrebbero messo a punto un piano tramite cui avrebbero dirottato oltre 6 milioni di euro per interessi personali.
Il 90enne Alexandru Vişinescu, l’ex comandante del Penitenziario di Râmnicu Sărat (sud-est della Romania), è stato incarcerato mercoledì, a poche ore dopo che era stato condannato in via definitiva dall’Alta Corte di Cassazione e Giustizia a 20 anni di carcere per aver commesso crimini contro l’umanità. E’ la prima sentenza di questo tipo data da un tribunale romeno in un caso che riguarda reati commessi nel periodo comunista. Dal 1956 al 1963, quando Vişinescu dirigeva il penitenziario, più detenuti politici — oppositori del regime comunista — sono stati sottoposti a condizioni disumani. Il giudice Valentin Şelaru spiega: Limputato Vişinescu Alexandru, in veste di comandante del Penitenziario Ramnicu Sarat, ha sottoposto per motivi politici la collettività dei detenuti a trattamenti disumani, a torture fisiche e psichiche e allo sterminio. In questo modo, il decesso dei detenuti avveniva in seguito ad un processo, lento ma efficace, di tortura fisica e psichica. Stando agli storici, più di 600 mila romeni sono stati incarcerati per motivi politici durante la dittatura comunista nel periodo 1947 – 1989. (traduzione di Gabriela Petre)