La settimana 07- 12/01/2019
La Romania ha assunto ufficialmente la Presidenza del Consiglio dellUnione Europea/ A Bruxelles, la prima riunione del Consiglio Affari Generali sotto legida della presidenza romena/ Leconomia romena ha registrato ottimi risultati nel 2018
România Internațional, 12.01.2019, 07:00
La Romania ha assunto ufficialmente la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea
La Romania ha assunto, ufficialmente, il 10 gennaio, per la prima volta, la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, tramite una cerimonia organizzata all’Auditorium Romeno cui hanno partecipato leader di Bucarest e dell’UE. A 12 anni dall’adesione all’Unione, la Romania assume un ruolo di primo-piano a livello europeo, avendo come principale obiettivo quello di contribuire al consolidamento di un’Europa più coesa, più unita e più forte — ha affermato, nel suo discorso, il capo dello stato Klaus Iohannis. La Romania presiederà con dignità il Consiglio dell’UE — ha dichiarato anche la premier Viorica Dăncilă, auspicando che, alla fine del mandato romeno, l’Unione sia più unita, più forte e più solidale. Dal canto suo, il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, ha tenuto un commovente discorso in lingua romena. Donald Tusk ha affermato, tra l’altro, che dipende dalla Romania dimostrare se la sua politica può essere un buon esempio oppure un duro monito per un’Unione Europea alle prese con l’ascensione del populismo e del nazionalismo. Ha inoltre esortato i romeni a difendere, in Romania e in Europa, le basi della civiltà politica, la libertà, l’integrità, il rispetto della verità nella vita pubblica, lo stato di diritto e la Costituzione. La Romania assume la presidenza dell’UE in un momento cruciale, ha affermato il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, precisando che l’Unione non sarebbe completa senza la Romania e che il luogo della Romania è anche nell’area Schengen. Conto sull’energia e sull’unità dell’intera nazione romena per poter decidere cosa dobbiamo fare e cosa potremo fare nei prossimi mesi, ha concluso Juncker. Il debutto della presidenza romena è stato celebrato con un concerto all’Auditorium romeno eseguito dall’Orchestra dell’Unione, la quale ha interpretato la Rapsodia Romena n.1 di George Enescu e l’Inno alla Gioia di Ludwig van Beethoven, diventato, nel 1985, l’Inno dell’Unione Europea. Venerdì, a Bucarest, il capo della CE Jean-Claude Juncker si è incontrato, tra l’altro, col presidente Klaus Iohannis e con la premier Viorica Dăncilă. Gli esponenti europei hanno avuto in programma anche colloqui al Governo con i ministri romeni che presiederanno per sei mesi, a Bucarest e a Bruxelles, riunioni di lavoro con i loro colleghi degli stati membri.
A Bruxelles, la prima riunione del Consiglio Affari Generali sotto l’egida della presidenza romena
Il ministro con delega agli Affari Europei, George Ciamba, ha partecipato, a Bruxelles, al Consiglio Affari Generali, alla prima riunione presieduta dalla Romania da quando ha assunto la presidenza del Consiglio dell’UE, il 1 gennaio. Il ministro ha presentato le priorità della presidenza romena, sottolineando i quattro pilastri del mandato semestrale: l’Europa della convergenza, l’Europa della sicurezza, l’Europa – attore regionale e l’Europa dei valori comuni. In riferimento al contesto europeo in cui si svolge il mandato della Romania — segnato da una serie di processi complessi come la Brexit, i negoziati sul futuro quadro finanziario, la tappa finale del processo di riflessione sul futuro dell’Europa e le elezioni per il Parlamento Europeo a maggio 2019 – Ciamba ha affermato che l’Unione ha bisogno, più che mai, di unità e di coesione.
Nomine ministri, tensioni tra Presidenza e Governo
La guerra tra la Presidenza e il Governo di Bucarest è continuata. Dopo che il capo dello stato Klaus Iohannis ha rifiutato mercoledì, per la seconda volta, di nominare Adina Florea nella carica di procuratore capo della DNA e Anca Jurma ha reso pubblico che non desidera più la proroga del suo mandato interinale, il procuratore generale si è visto costretto a prendere una decisione. Ha designato il vice procuratore capo della Direzione Nazionale Anticorruzione, Călin Nistor, a garantire l’interim a capo dell’istituzione. La carica di procuratore-capo della DNA è rimasta vacante dopo che l’incarico di Laura Codruţa Kovesi è stato revocato tramite un decreto emanato il 9 luglio 2018 dal presidente Klaus Iohannis, il quale ha dovuto applicare una decisione della Corte Costituzionale. Sempre questa settimana, la premier Viorica Dăncilă ha trasmesso al capo dello stato una lettera in cui propone di nuovo Lia Olguţa Vasilescu nella carica di vice-primo ministro, ministro dello Sviluppo Regionale e dell’Amministrazione Pubblica, e Mircea Drăghici quale ministro dei Trasporti. La premier ha precisato che le due proposte riuniscono tutte le condizioni previste dalla legge e che le persone proposte non si trovano in stato di incompatibilità. Giovedì, il capo dello stato aveva inviato al primo ministro la motivazione per la quale aveva già rifiutato le due nomine.
L’economia romena ha registrato ottimi risultati nel 2018
La Romania ha registrato, l’anno scorso, risultati economici molto buoni — lo ha reso pubblico la premier Viorica Dăncilă, nella prima seduta di governo di quest’anno. Stando al primo ministro, nei primi nove mesi dell’anno scorso la Romania ha avuto una crescita economica del 4,2%, il doppio dell’avanzo economico registrato nell’UE, e tale crescita sarebbe dovuta, principalmente, all’industria. La premier ha inoltre menzionato il calo della disoccupazione, ma anche l’aumento del tasso di assorbimento dei fondi europei che ha superato il 26%.