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La settimana 07 – 11/02/2022

Pandemia Covid, curva dei contagi in discesa/ Spostamenti di truppe nel sud-est europeo/ La Banca Centrale interviene per contenere linflazione/ Bocciata mozione contro ministro Energia/ Sostegno romeno alla confinante Repubblica di Moldova

La settimana 07 – 11/02/2022
La settimana 07 – 11/02/2022

, 11.02.2022, 19:19

Pandemia Covid, curva dei contagi in discesa

Nelle prossime 3-4 settimane, il numero dei contagi da Covid diminuirà in Romania e lincidenza si avvicinerà a un caso per ogni mille abitanti – lo ha stimato, questa settimana, il ministro della Salute, Alexandru Rafila. Egli ha affermato che in quel momento si discuterà dellallentamento a tappe delle misure sanitarie e persino delleliminazione di alcune di esse, come ad esempio il certificato digitale. Invece, la mascherina dovrebbe rimanere dobbligo negli spazi chiusi. Un punto di riferimento è la data del 7 marzo, quando scade la proroga dello stato di allerta e quando sarà presa una decisione a seconda dellevoluzione degli indici pandemia. Dopo il 1° febbraio, in mezzo alla quinta ondata, quando si è registrato un record di contagi – oltre 40 mila – il loro numero è diminuito costantemente. Il ministro Rafila ha ricordato anche limportanza della vaccinazione, soprattutto nel caso delle persone vulnerabili. Dallinizio della campagna vaccinale, il 27 dicembre 2020, quasi 8,1 milioni di romeni hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, cioè circa il 50,5% della popolazione adulta e circa il 42% della popolazione totale.



Spostamenti di truppe nel sud-est europeo

Da membro della NATO e partner strategico degli USA, la Romania gode di tutte le garanzie di sicurezza di cui ha bisogno, nel contesto della più grave crisi dopo il crollo della Cortina di Ferro – lo ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis, il quale ha visitato, venerdì, assieme al segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, la Base Aerea 57 di Mihail Kogălniceanu, nel sud-est della Romania. Nel corso della settimana, alla base sono arrivati elementi di tecnica militare del distaccamento inviato dagli USA come parte del sostegno agli alleati NATO dellEuropa dellEst, tenuto conto delle tensioni tra la Russia e lUcraina. Circa 1.000 militari americani sono dislocati in Romania e si affiancano agli altri 900 colleghi già stanziati sul territorio romeno. Sullintero fianco orientale, dal Mar Nero fino alla zona baltica, la NATO dispiega truppe e capacità militari supplementari – ha detto Jens Stoltenberg, chiedendo alla Russia, a nome dellAlleanza, la de-escalation della situazione e un dialogo in buona fede. Noi restiamo preparati per una soluzione politica. Allo stesso tempo, siamo forti, vigilanti e uniti. – ha ribadito il capo della NATO. Giovedì, il presidente Klaus Iohannis ha visitato anche la sede della Brigata Multinazionale Sud-Est di Craiova (sud), intesa a rafforzare la posizione di deterrenza e difesa della NATO nella regione del Mar Nero e sul fianco est. Unoccasione per il capo dello stato di salutare le recenti decisioni degli USA e della Francia relative alla loro presenza militare in Romania. Klaus Iohannis ha lanciato linvito anche ad altri Paesi alleati a prendere in considerazione un loro contributo con forze alle strutture multinazionali sul territorio della Romania.



La Banca Centrale interviene per contenere linflazione

Secondo le previsioni economiche invernali della Commissione Europea, la Romania avrà una crescita economica del 4,2% questanno e del 4,5% nel 2023. La gente si confronta, però, con la maggiore inflazione dal 2005, con tendenze in crescita. I maggiori rincari sono quelli del gas (oltre il 50%) e dellenergia elettrica (il 28%). Dato che, secondo le stime della Banca Centrale, linflazione supererà a breve il 10%, nel tentativo di contenerla, la Banca ha aumentato al 2,5% allanno, linteresse di riferimento, la prima conseguenza essendo laumento degli interessi per i mutui in lei. Inoltre, il consumo diminuirà e la crescita economica rallenterà. Questi costi sono però accettabili, affermano gli esperti di economia, per fermare linflazione, il nemico pubblico numero uno nella prima metà dellanno.



Bocciata mozione contro il ministro dell’Energia

Aspramente criticato per il modo in cui ha gestito lattuale situazione dellEnergia, il ministro liberale Virgil Popescu avrebbe dovuto far fronte, questa settimana, a una mozione semplice che lUnione Salvate la Romania, allopposizione, aveva inoltrato alla Camera dei Deputati. In breve, lUSR definisce disastrosa la gestione della crisi delle bollette dellenergia. Nellopinione dellUnione, le decisioni del ministro Popescu mettono in pericolo la sicurezza energetica della Romania. Il dibattito sulla mozione semplice, previsto per lunedì, è stato però sospeso dopo che il leader dei deputati nazionalisti dellAlleanza per lUnione dei Romeni – AUR, George Simion, ha aggredito il ministro dellEnergia mentre parlava dalla tribuna della Camera. La seduta è stata ripresa, però i dibattiti si sono svolti solo con i deputati dellUSR, dellAUR e con quelli non affiliati, in assenza, in segno di protesta, di Virgil Popescu e dei rappresentanti del PSD, PNL e UDMR, al governo. La mozione non è passata. Invece, i rappresentanti dei partiti della coalizione governativa hanno modificato il regolamento della Camera dei Deputati, di modo che ai parlamentari che manifestano un atteggiamento aggressivo durante le sedute plenarie si possano infliggere sanzioni più dure. LAUR e lUSR hanno annunciato che si rivolgeranno alla Corte Costituzionale, affermando che le modifiche intaccano la trasparenza dellattività parlamentare.



Sostegno romeno alla confinante Repubblica di Moldova

Seduta congiunta, venerdì, a Chișinău, dei Governi di Romania e Repubblica di Moldova, unoccasione per la firma di diversi accordi di cooperazione in settori come lenergia, listruzione o linfrastruttura. Notiamo a Chişinău la maggiore apertura mai registrata nei rapporti con Bucarest – ha affermato il premier romeno, Nicolae Ciucă. Da parte sua, il capo dellesecutivo moldavo pro-europeo, Natalia Gavriliță, ha visto nella seduta congiunta un simbolo, tramite la sua agenda molto ambiziosa a beneficio dei cittadini di entrambi gli stati. Bucarest offrirà a Chişinău fondi di 100 milioni di euro come assistenza finanziaria non rimborsabile. Tra laltro, saranno costruite reti fognarie e di alimentazione con acqua e verranno ristrutturate istituzioni di insegnamento e cultura. Sarà costruito anche un nuovo ponte sul fiume Prut, che verrà integrato nel futuro sistema di autostrade della Romania. Inoltre, le due parti collaboreranno per valutare, prevenire e gestire le situazioni di crisi nellapprovvigionamento con energia e gas naturale.

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