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La settimana 06 – 14/11/2015

La situazione delle vittime della tragedia nel club Colectiv/ Consultazioni del premier designato della Romania con i partiti parlamentari/ Crescite salariali per i pubblici dipendenti in Romania/ Il presidente romeno a Malta per riunioni su migrazione

La settimana 06 – 14/11/2015
La settimana 06 – 14/11/2015

, 13.11.2015, 13:11

Due settimane dopo la tragedia avvenuta nel club Colectiv di Bucarest, il bilancio dei morti è raddoppiato. Decine di persone sono ancora in condizioni gravi e critiche negli ospedali della capitale, però il loro numero è calato notevolmente. Circa 40 feriti sono stati trasferiti in cliniche di Europa e Israele, con i costi per trasporto e cure a carico delle autorità romene. Inoltre, il governo ha aumentato il budget degli ospedali di Bucarest dove sono ricoverati i feriti. Ai pazienti e ai familiari delle vittime viene concesso anche supporto psicologico. I medici dicono che sono ancora possibili delle complicanze ai pazienti ricoverati nei reparti terapia intensiva, in gravi condizioni, con ustioni su grandi superficie corporee, in quanto il rischio dell’infezione permane quanto tempo le ferite sono aperte, però la condizione psicologica positiva è estremamente importante per il successo della terapia.

Il premier designato della Romania, l’ex commissario UE all’agricoltura, Dacian Ciolos, ha discusso con i leader di tutti i partiti e formazioni politiche del parlamento per vedere su che sostegno può contare per il suo governo al voto dell’investitura ma anche dopo. Ciolos ha dichiarato che non intende cambiare la struttura del governo e che è consapevole del fatto che, siccome si tratta di un gabinetto tecnico, le maggioranze saranno costituite al parlamento e andranno negoziate per ogni singolo progetto notevole. Il PNL, l’UNPR, il Movimento popolare, il Partito sociale romeno e le minoranze nazionali hanno dichiarato che voteranno a favore del gabinetto Ciolos. Anche il presidente del Partito nazionale democratico ha detto che è molto possibile appoggiare questo governo. Il PSD, l’ALDE e l’UDMR aspettano, invece, la lista del nuovo gabinetto, il programma di governo e il modo in cui i ministri proposti si presenteranno alle udizioni nel Parlamento.

I salari dei pubblici dipendenti in Romania potrebbero aumentare del 10% dal 1 dicembre se il capo dello satto promulgherà la normativa adottata ad ampia maggioranza dalla Camera dei deputati, decisionale in questo caso. La proposta, inoltrata da un deputato socialdemocratico, è stata votata da quasi tutti i parlamentari, compresi quelli del Partito Nazionale Liberale, i quali avevano criticato l’emendamento inizialmente. I deputati dicono che è normale che tutti i pubblici dipendenti abbiano stipendi più alti e non solo quelli dei settori istruzione e sanità. Il personale medico riceve il 25% dopo che in precedenza anche i salari del personale dell’istruzione erano stati aumentati della stessa percentuale. Era necessario che la legge venisse approvata con procedura d’urgenza, in quanto il 2016 è un anno elettorale e la legge sulla responsabilità fiscale vieta qualsiasi incremento in un anno del genere. Il presidente del PSD, Liviu Dragnea, ha dichiarato che la decisione sulle crescite salariali nel settore pubblico del 10%, di cui ha detto che è stata votata con tanta allegria dal Parlamento, rappresenta un regalo serio che si fa al nuovo governo. Intanto, l’agenzia di valutazione Fitch considera che la Romania resta stabile dopo la designazione di un nuovo premier, però riconosce che la principale sensibilità del rating paese, BB meno, continua ad essere il rilassamento fiscale. Per il 2015, l’agenzia stima, però, una crescita del PIL del 3,3%, una bassa inflazione, riserve valutarie considerevoli e un settore bancario stabile.

Il capo dello stato romeno Klaus Iohannis ha partecipato mercoledì e giovedì nella capitale maltese La Valletta al vertice UE-Africa sulla migrazione e a una riunione informale del Consiglio Europeo. Iohannis ha sottolineato la necessità di un forte partenariato UE – Africa, in cui gli stati membri dell’Unione e i paesi africani agiscano insieme per individuare delle soluzioni comuni per combattere la migrazione illegale. Iohannis ha annunciato che la Romania avrà un contributo supplementare di 100.000 euro al Fondo fiduciario per il contrasto alla migrazione dall’Africa. Il documento costitutivo è stato firmato a questo vertice. Tramite il Fondo, verranno stanziati a tale meta 1,8 miliardi di euro, finanziati a maggioranza dal bilancio UE, cui si aggiungeranno i contributi supplementari degli stati membri dell’Unione. Al Consiglio Europeo, il capo dello stato ha sottolineato la necessità di sforzi supplementari e di una migliore cooperazione tra gli stati membri per un controllo più efficace alle frontiere esterne dell’UE. La riunione è stata dedicata alla valutazione dello stadio dell’implementazione delle misure già decise a livello europeo nel campo della migrazione, con riferimento al consolidamento della cooperazione con i terzi paesi, soprattutto con la Turchia, e al rafforzamento del controllo delle frontiere esterne dell’UE. In quanto alla cooperazione con Ankara, è stato ribadito il fatto che l’implementazione del Piano di azione nel campo della migrazione UE-Turchia è prioritaria per assicurare il controllo dei flussi migratori e per ridurre la pressione sugli stati che si trovano lungo la rotta della migrazione nella regione dei Balcani occidentali.

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