La settimana 06 – 11/05/2024
Settimana della Luce / Un mese agitato / Valutazioni sull’Unione/ L’Europa al cinema / Visita alla Casa Bianca / Qualificazione rinviata
Bogdan Matei, 11.05.2024, 07:00
Settimana della Luce
I cristiani ortodossi, maggioritari, e uniati sono ancora nella Settimana della Luce, dopo la Resurrezione del Redentore Gesù Cristo. La Settimana della Luce che segue alla Pasqua ortodossa, celebrata il 5 maggio, è un’occasione di rinnovamento spirituale e rafforzamento della fede. Nel calendario del cristianesimo orientale è anche l’inizio di un periodo speciale che finisce 50 giorni dopo la Pasqua, il 23 giugno, con la Discesa dello Spirito Santo, festa conosciuta anche con il nome di Pentecoste.
Un mese agitato
La tranquillità almeno presunta delle feste pasquali si è dissipata venerdì, 10 maggio, all’alba, con l’avvio ufficiale della campagna elettorale per le elezioni europee e amministrative, previste in concomitanza in Romania, il 9 giugno. Per la prima volta nei tre decenni e mezzo di democrazia postcomunista, i romeni eleggeranno nello stesso giorno sia i 33 rappresentanti nel Parlamento Europeo, che i sindaci delle circa 3200 località rurali e città, assieme ai presidenti di consigli provinciali, consiglieri locali e provinciali. Per un mese, fino alla vigilia del giorno delle elezioni, gli aspiranti a queste cariche pubbliche potranno promuoversi ovunque: in televisione, alla radio, nelle piazze, nei mercati, sugli stadi e nelle fermate di autobus. L’Ufficio Elettorale Centrale raccomanda con fermezza ai candidati di osservare le regole generali di svolgimento della campagna, di avere un discorso equilibrato, onesto e costruttivo e di evitare di snaturare o strumentalizzare le informazioni. Gli elettori meritano di avere accesso a informazioni obiettive, reali e corrette, per potersi formare un’opinione e decidere consapevolmente – afferma inoltre l’Ufficio Elettorale Centrale. All’estero, per la prima volta saranno allestiti più di 900 seggi elettorali, destinati esclusivamente alle euro-elezioni. Se per gli eurodeputati i cittadini romeni potranno votare ovunque nel Paese o all’estero, per le amministrative possono esercitare il proprio diritto di voto solo nei seggi assegnati in base all’indirizzo di residenza. A Bucarest, nove personaggi politici aspirano a diventare sindaco generale, carica per la quale, nella politica interna, è necessario il maggior numero di voti, dopo quella di presidente della Romania.
Valutazioni sull’Unione
Quasi il 50% dei romeni ritiene che l’adesione del Paese all’Unione Europea, nel 2007, abbia portato piuttosto vantaggi, la percentuale essendo in crescita rispetto a 10 anni fa. Un sondaggio realizzato da INSCOP rileva che oltre il 60% delle persone che condividono questa opinione sono giovani, mentre circa il 73% di loro hanno studiato all’università. I dati indicano che oltre la metà delle persone che pensano che l’adesione abbia portato dei benefici vive a Bucarest, che è il motore economico del Paese. Il 42% delle persone intervistate ritiene che i futuri eurodeputati debbano lottare con priorità affinché i romeni abbiano gli stessi diritti come gli altri cittadini europei, tra cui, ad esempio, la piena integrazione nell’Area Schengen, comprese le frontiere terrestri.
L’Europa al cinema
La 28/a edizione del Festival de Film Europeo (FFE) è iniziata a Bucarest giovedì 9 maggio, proprio in occasione della Giornata dell’Europa e si concluderà a Chişinău, nella confinante Repubblica di Moldova (a maggioranza romenofona) l’8 giugno, nel weekend delle elezioni europee. Secondo l’istituzione che organizza il festival, l’Istituto Culturale Romeno, quest’anno il Festival propone un programma assai ricco che include 40 lungometraggi, di cui 34 in anteprima nazionale, e due selezioni di cortometraggi.
Visita alla Casa Bianca
La situazione nell’Ucraina invasa dalle truppe russe ha dominato i colloqui avuti martedì, alla Casa Bianca, dai presidenti americano, Joe Biden, e romeno, Klaus Iohannis. Entrambi hanno ribadito il fermo sostegno a Kiev. Iohannis è stato insignito, il giorno dopo, del Distinguished International Leadership Award per l’anno 2024, nell’ambito di un galà organizzato sempre a Washington. Il Consiglio Atlantico degli USA, una prestigiosa organizzazione americana, fondata nel 1961, con una ricca attività nel campo degli affari internazionali, ha annunciato di aver consegnato questo premio al presidente romeno in segno di riconoscimento per la sua carriera e per il suo ruolo di leader transatlantico ed europeo. Tra le personalità insignite di questo premio si sono annoverati, in passato, il presidente George W. Bush, il capo della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco Helmut Kohl e i premier britannico Tony Blair e italiano Mario Draghi. Iohannis finisce nel 2024 il secondo mandato di cinque anni come capo dello stato al quale ha diritto secondo la Costituzione della Romania.
Qualificazione rinviata
La nazionale maschile di pallamano della Romania ha sconfitto la nazionale ceca per 31-30, mercoledì sera, in casa, a Baia Mare (nord), nella prima manche dello spareggio per i Mondiali 2025. La manche decisiva avrà luogo in trasferta, a Brno, domenica, 12 maggio. La Romania ha partecipato 14 volte al Campionato Mondiale, mentre negli anni 1960-70, grazie ad alcune generazioni eccezionali, ha vinto il trofeo quattro volte, un risultato che non è stato più raggiunto da molto tempo. L’ultima partecipazione a un torneo finale è avvenuta nel 2011, quando si è piazzata al 19/o posto. I mondiali dell’anno prossimo avranno luogo dal 14 gennaio al 2 febbraio, in Croazia, Danimarca e Norvegia.