La settimana 06 – 10/06/2022
Firma dei primi contratti finanziati tramite il PNRR/ La Romania, al Consiglio Ministeriale dellOCSE/ Dialogo parlamentare Romania – Repubblica di Moldova/ Controversie sul tema delle future leggi sulla sicurezza nazionale/ Il calcio rumeno, alla deriva
Ştefan Stoica, 10.06.2022, 15:44
Firma dei primi contratti finanziati tramite il PNRR
Questa settimana sono stati firmati tra gli enti locali e il Ministero dello Sviluppo i primi contratti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Essi mirano a riabilitare e ammodernare alcune scuole e sedi dei comuni e aumentare lefficienza energetica di alcuni uffici amministrativi. Tutte le comunità locali, indipendentemente dalla regione o dallappartenenza politica del sindaco, hanno pari possibilità di finanziamento attraverso il PNRR, ha assicurato il premier liberale Nicolae Ciuca. Egli afferma che il processo di presentazione ed eleggibilità dei progetti è stato trasparente, essendo utilizzata una piattaforma digitale. Con finanziamento da Bruxelles, viene costruita anche buona parte dellautostrada della Moldavia, che collega il sud e il nord-est della Romania e ha in tutto quasi 440 km, fino al confine con lUcraina. Il tratto da Ploiești a Pașcani, di circa 320 km, è finanziato tramite il PNRR. Sempre questa settimana è stato firmato il contratto per il primo tratto, Ploieşti-Buzău, e quello per lesecuzione del tratto intermedio dellautostrada, Mizil-Pietroasele. La Romania riceverà, entro la fine dellanno, 10 miliardi di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Le sovvenzioni offerte dallUnione attraverso questo piano, in cambio di riforme obbligatorie, rendono più facile lattraversamento di un periodo complicato, con crisi sovrapposte.
La Romania, al Consiglio Ministeriale dell’OCSE
Il capo della diplomazia di Bucarest, Bogdan Aurescu, ha rappresentato per la prima volta la Romania come Paese candidato alladesione alla riunione annua del Consiglio dei ministri dellOrganizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, dopo che la sua candidatura era stata accettata a gennaio. Gli è stata consegnata la road map contenente le riforme che il Paese deve fare per affiancarsi al gruppo dei 38 stati con le più sviluppate economie del mondo. La Romania avvierà il processo effettivo di adesione elaborando un documento chiamato memorandum iniziale, che misurerà, in pratica, i progressi del Paese nellarmonizzazione con gli strumenti e le regole dellOCSE. Lammodernamento e la digitalizzazione dellamministrazione, la solidità e la trasparenza delle finanze pubbliche, il management professionale e competente delle compagnie statali saranno tappe in questo processo. Ladesione allOCSE rappresenta lingresso nel gruppo esclusivista delle maggiori economie mondiali, le economie che producono il maggior numero di scambi e allo stesso tempo producono investimenti, è quindi un passaporto per la crescita economica, ha dichiarato, a Radio Romania, Bogdan Aurescu.
Dialogo parlamentare Romania — Repubblica di Moldova
Il dialogo parlamentare tra i due Stati, uniti tramite la loro lingua e storia, sale ad un altro livello. Chisinau ospiterà, nel prossimo periodo, una riunione congiunta dei parlamenti della Repubblica di Moldova e della Romania, ha annunciato il presidente del Legislativo del Paese confinante, Igor Grosu, dopo i colloqui con il presidente della Camera dei Deputati del Parlamento romeno, Marcel Ciolacu. Durante la sua visita a Chisinau questa settimana, Ciolacu ha dichiarato che il posto della Repubblica di Moldova è nellUnione Europea e che la Romania ha lobbligo di assisterla in questo sforzo. Egli ha sottolineato, d’altra parte, che le autorità di Chisinau e Bucarest dovrebbero collaborare per rendere sicure le frontiere. I colloqui con la Presidente della Repubblica di Moldova, Maia Sandu, hanno puntato sulla situazione regionale difficile creatasi a seguito della guerra in Ucraina, nonché sullagenda bilaterale. Il capo dello Stato ha ringraziato per il sostegno offerto dalla Romania e anche per laiuto non rimborsabile di 100.000.000 di euro, concordato nella riunione congiunta dei due governi. Dopo lincontro con il primo ministro Natalia Gavriliţă, Marcel Ciolacu ha affermato che la Romania sostiene fermamente lestensione dellassistenza finanziaria dellUnione Europea alla Repubblica di Moldova.
Controversie sul tema delle future leggi sulla sicurezza nazionale
Questa settimana sono apparsi sulla stampa articoli estremamente critici relativi ai ddl sulla sicurezza nazionale. I giornalisti affermano che essi aumentano in modo significativo e pericoloso per una società democratica il potere delle intelligence, essendo opera dei servizi stessi. I ddl dovevano essere adottati dal Governo e inviati al Parlamento per lapprovazione, ma ciò non è avvenuto. In una prima reazione, il presidente Klaus Iohannis ha assicurato che i progetti sarebbero stati corretti. “Nessuno vuole ripristinare la vecchia Securitate” (la polizia politica del regime comunista), ha detto il capo dello Stato. Egli ha spiegato che lattuale quadro legislativo in materia è stato concepito allinizio degli anni 90 e deve essere adattato alle sfide attuali, però la nuova versione è solo una prima bozza che sarà sottoposta a diversi filtri e modifiche prima di entrare in vigore, a livello del Governo, del Consiglio Supremo di Difesa e del Parlamento. Il presidente sembrava scontento del fatto che la prima bozza del pacchetto di leggi, che non era destinata al pubblico, fosse apparsa sulla stampa e lo ritiene un errore. I critici dei ddl gli hanno rimproverato di essere più preoccupato della fuga di informazioni relative alle leggi sulla sicurezza che dal loro contenuto pernicioso. Il leader dellUSR (l’opposizione democratica), Cătălin Drulă, ha criticato aspramente la prima forma del pacchetto di leggi e ha chiesto che fosse pubblicamente assunta da coloro che lhanno proposta e che le rispettive persone rassegnassero le dimissioni.
Il calcio rumeno, alla deriva
L8 giugno 1922 la nazionale di calcio ha giocato, a Belgrado, contro la Jugoslavia, la sua prima partita della storia ed ha vinto per 2-1. I calciatori della nazionale di oggi non sono stati capaci di celebrare il centenario. Dopo 100 anni, i “tricolori” hanno perso, nel giro di pochi giorni, le partite giocate, ironia della sorte, contro le rappresentative di due stati risultati in seguito alla dissoluzione della Jugoslavia. I risultati sono stati 0-2 con il Montenegro e 0-1 con la Bosnia-Erzegovina, i primi risultati ufficiali della nazionale con il nuovo allenatore, Edi Iordănescu. Si tratta, secondo la stampa di Bucarest, del peggiore esordio di un allenatore alla guida della nazionale, mentre la ripresa del calcio romeno, dopo anni di fallimenti, è solo unillusione.
(faneos)