La settimana 04 – 10/12/2016
Sabato, giorno di riflessione in Romania prima delle politiche dell11 dicembre/Il capo della diplomazia di Bucarest, alla riunione NATO di Bruxelles/La settimana anticorruzione ai confini, in Romania/Strategia per motivare i medici a restare in Romania
Corina Cristea, 09.12.2016, 19:34
Sabato — giorno di riflessione in Romania prima delle politiche dell’11 dicembre. Per i 466 seggi nel Parlamento – 136 al Senato e 312 alla Camera dei Deputati, cui si aggiungono i 18 deputati delle minoranze nazionali, diverse da quella ungherese, la cui rappresentazione è garantita — sono iscritte nella competizione elettorale quasi 6.500 persone. Esistono 43 circoscrizioni elettorali: 41 province, Bucarest e diaspora. Lo scrutinio è organizzato secondo una nuova legislazione, che reintroduce, dopo due serie di elezioni uninominali, il voto sulle liste. Per un mese, gli aspiranti alla carica di senatore e deputato hanno presentato i loro programmi politici e le offerte elettorali tramite manifesti, ai vari meeting e incontri con i cittadini. Giovedì, 8 dicembre è stata la scadenza per la trasmissione all’Ufficio Elettorale delle buste con i documenti del voto per corrispondenza — una novità assoluta nella storia delle elezioni in Romania. Allo scrutinio di domenica, il sistema informatico di monitoraggio trasmetterà automaticamente alla polizia qualsiasi segnalazione di voto multiplo. Il ministero dell’Interno ha annunciato che, dopo la chiusura delle urne, i timbri saranno sigillati. Tutte le operazioni informatiche vengono registrate e conservate, il conteggio dei voti sarà videoregistrato, mentre i verbali saranno compilati elettronicamente e pubblicati subito.
La nuova cooperazione approfondita tra la NATO e l’UE va applicata anche al vicinato, in funzione delle capacità diverse di ciascuna organizzazione. Lo ha affermato il capo della diplomazia romena, Lazăr Comănescu, alla riunione ministeriale della NATO a Bruxelles. Per quanto riguarda la Russia, l’esponente romeno ha dichiarato che, sebbene ci siano opinioni leggermente diverse come sfumatura, tutti gli alleati sostengono il mantenimento delle misure di scoraggiamento e difesa abbinate ad un’apertura al dialogo: Un’applicazione e una partecipazione e una cooperazione con la Russia per la soluzione di certi problemi come la crisi in Siria o altri problemi non devono generare l’eventuale rischio che su questo sfondo l’attenzione che va concessa al vicinato orientale sia diminuita. Lazăr Comănescu ha ribadito, d’altra parte, il fermo sostegno di Bucarest all’indipendenza e all’integrità territoriale dell’Ucraina, come anche allo sviluppo della cooperazione tra le autorità di Kiev e l’Alleanza Nord-Atlantica. I partecipanti hanno analizzato anche la situazione in Afghanistan, contesto in cui il capo della diplomazia di Bucarest ha presentato il contributo significativo della Romania agli impegni della NATO in questo Paese. All’ultima riunione di quest’anno, i capi delle diplomazie dei Paesi NATO hanno adottato anche un pacchetto di 42 misure di cooperazione approfondita con l’UE in sette settori, incluso il contrasto delle minacce ibride e cibernetiche, la collaborazione a operazioni marittime e lo sviluppo di capacità.
In occasione della celebrazione della Giornata Internazionale Anticorruzione — il 9 dicembre — in Romania è stata organizzata l’azione La settimana anticorruzione ai confini”, parallelamente essendo prese delle misure supplementari per porre fine all’evasione fiscale. Un comportamento responsabile e l’eliminazione dei rischi comportati dagli atti di corruzione, ma anche la consapevolezza dei cittadini che transitano i confini della Romania con l’Ucraina e la Moldova — sono state alcune delle esigenze imposte dalla Direzione Nazionale Anticorruzione nel periodo 5 – 9 dicembre, in cui si è svolta l’azione. I cittadini dei tre stati e altri turisti che sono entrati in Romania dalle dogane di Sighet, Halmeu, Galaţi, Oancea, Albiţa, Siret e dall’Aeroporto Otopeni, hanno ricevuto dai rappresentanti della Direzione Anticorruzione, dalla Polizia di Confine e dai volontari materiali informativi accompagnati da raccomandazioni di adottare un comportamento integro e un atteggiamento pro-attivo nella segnalazione degli atti di corruzione. Parallelamente alle misure anticorruzione ai confini, nel mese di dicembre gli ispettori dell’ANAF (l’Agenzia delle Entrate) fanno ampi controlli presso gli operatori economici.
Il ministro della Sanità romeno, Vlad Voiculescu, ha presentato, questa settimana, una strategia volta a motivare i medici a restare in Romania. Il piano include misure per i prossimi 4 anni e giunge nel contesto in cui, dal 2007, l’anno dell’integrazione della Romania nell’UE, più di 43 mila specialisti hanno sollecitato i documenti necessari per lavorare all’estero. Vlad Voiculescu: Gli ospedali si confrontano con un grande deficit di personale e intere località non hanno un medico di base. La motivazione del personale medico di lavorare in Romania riguarda anche l’applicazione di politiche di retribuzione basate sulle performance e sui risultati, la concessione di facilità per l’esercitazione della professione in zone isolate, e l’assegnazione di stimoli finanziari. Il ministro Vlad Voiculescu ha aggiunto che sono stati già compiuti vari passi per una migliore retribuzione dei dipendenti del settore sanitario, i manager degli ospedali sono valutati più correttamente, mentre i concorsi sono più trasparenti tramite la pubblicazione di tutti i posti sulla piattaforma online del governo. Il piano, elaborato dal Ministero della Sanità con l’aiuto dell’Amministrazione Presidenziale e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, prevede l’introduzione di misure che portino ad una retribuzione adeguata del personale medito, a condizioni migliori di lavoro e a possibilità di sviluppo professionale. (tr. G.P.)