La settimana 04 – 09/12/2023
Epidemia di morbillo/ Ex premier e leader di partito, sotto inchiesta penale/ Lattuale premier, in visita a Washington/ La Romania al vertice climatico in Dubai
Ştefan Stoica, 09.12.2023, 20:00
Epidemia di morbillo
Per la seconda volta in 7 anni, in Romania è stata dichiarata un’epidemia di morbillo. La decisione è stata presa dagli specialisti dopo che dall’inizio dell’anno sono stati registrati circa 2.000 contagi. Il Ministro della Salute, Alexandru Rafila, ha precisato che questa misura di sanità pubblica permette di accelerare la campagna di vaccinazione dei bambini, anche in età più giovane, di 9-11 mesi. Come si è arrivati qui? La costante trasmissione dell’infezione dal virus del morbillo nella comunità è causata dall’accumulo di una massa ricettiva di bambini che non sono stati vaccinati, ha spiegato il ministro Rafila. Attualmente la copertura vaccinale è bassa, del 78% per la prima dose e del 62% per la seconda dose. Il ministro della Sanità ha annunciato il lancio di una campagna attraverso i mass-media e attraverso i dipartimenti di sanità pubblica e i medici di famiglia, per spiegare ai genitori l’importanza della vaccinazione. Rafila ha avvertito che, nel caso in cui non vi sia più copertura vaccinale, potrebbero ricomparire anche altre malattie infettive contagiose, considerate debellate. La prima epidemia di morbillo ha messo in luce una forte tendenza no-vax, che si è manifestata anche durante la pandemia di coronavirus. Il morbillo è una malattia infantile che determina una mortalità che varia tra l’1 e il 3 su mille.
Ex premier e leader di partito, sotto inchiesta penale
L’ex primo ministro e leader del PNL Florin Cîţu è stato messo sotto inchiesta penale dalla Direzione Nazionale Anticorruzione per complicità in abuso d’ufficio ed è stato ascoltato, questa settimana, nel fascicolo sullacquisto di vaccini durante la pandemia. Al momento senatore, Florin Cîţu, aveva perso limmunità parlamentare la settimana scorsa. Gli inquirenti accusano colui che ha guidato l’Esecutivo nel secondo anno di pandemia di aver approvato, nella prima metà del 2021, due memorandum che hanno determinato ulteriori acquisti di vaccini anti-COVID. Questo, nel contesto in cui, secondo la DNA, allepoca erano state acquistate decine di milioni di dosi dai ministri della Salute e non cerano studi e dati a supporto dellacquisto di nuove tranche di vaccino. I danni sono stimati a oltre un miliardo di euro. Dopo gli ascolti, Florin Cîţu ha affermato di aver adempiuto ai suoi doveri in conformità con la legislazione. Il dossier sui vaccini riguarda anche gli ex ministri della Salute, Vlad Voiculescu e Oana Mihăilă, che hanno rappresentato lUSR nel governo.
Lattuale premier, in visita a Washington
L’attuale primo ministro e molto probabilmente il candidato del PSD alle presidenziali dellanno prossimo, Marcel Ciolacu, ha effettuato una visita di lavoro a Washington. Lagenda è stata fitta e ha previsto soprattutto incontri con i Segretari di Stato per la Difesa e lEnergia, con membri del Congresso americano e rappresentanti della diaspora, oltre alla visita al Memoriale dell’Olocausto. Il Partenariato Strategico della Romania con gli Stati Uniti è e resterà uno dei pilastri della politica estera e di sicurezza di Bucarest, ha sottolineato Marcel Ciolacu a Washington. Lui ha sostenuto la necessità di rafforzare la posizione della NATO nella regione del Mar Nero, e allo stesso tempo si è pronunciato a favore di una maggiore presenza dei militari americani in Romania. Il Primo Ministro ha incontrato anche i rappresentanti dell’industria della difesa negli Stati Uniti, in particolare la società Lockheed Martin, occasione in cui ha sottolineato l’importanza della collaborazione nella valutazione e nello sviluppo delle capacità dell’industria nazionale della difesa. Sul piano economico, il capo dell’esecutivo ha confessato di volere che gli Stati Uniti siano il principale partner extra-comunitario della Romania. Visto che gli Stati Uniti hanno dispiegato più di 2.000 soldati americani e una logistica militare allavanguardia sul territorio della Romania, credo che possiamo creare un hub per le aziende americane anche nel settore economico, il che naturalmente porta anche allo sviluppo della Romania, è del parere Marcel Ciolacu. Per quanto riguarda l’inserimento del Paese nel programma Visa Waiver, forse a partire dal 2025, il primo ministro romeno ha affermato che a Washington c’è il sostegno politico e che resta da soddisfare solo un criterio tecnico, vale a dire un numero limitato di domande di visto respinte.
La Romania al vertice climatico in Dubai
Alla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, ospitata per tre giorni a Dubai, la Romania è stata rappresentata dal presidente Klaus Iohannis e dal ministro dell’Energia, Sebastian Burduja. In uno degli interventi, il capo dello Stato ha dichiarato che la Romania è uno dei Paesi con le più basse emissioni di gas serra pro capite nell’Unione Europea ed è fermamente impegnata ad accelerare le misure per mitigare i cambiamenti climatici. Entro il 2030 Bucarest punta a ridurre le emissioni di circa l80% rispetto ai livelli del 1990 e a muoversi rapidamente verso la neutralità climatica. Al più tardi entro il 2050, il mix energetico nazionale della Romania sarà composto per l86% da energie rinnovabili, integrate da energie a basse emissioni di carbonio, come lenergia nucleare. In occasione del vertice sul clima, la Romania ha aderito all’Alleanza Solare Internazionale, un gesto che, secondo Iohannis, contribuirà ad aumentare la sicurezza energetica nazionale e conferma limpegno fermo del Paese a diventare neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio, anche attraverso l’uso di fonti di energia rinnovabile. Entro il 2030, la Romania si propone di installare una capacità di energia solare di oltre 8 gigawatt, pari al 24% del consumo finale lordo di elettricità da fonti rinnovabili. La Romania ha il più grande potenziale solare dell’Europa sud-orientale. Gli studi rilevano che potrebbe sfruttare fino a 18-20 gigawatt di energia solare, afferma il ministro dell’Energia, Sebastian Burduja. A Dubai è stata lanciata anche la Dichiarazione sulla triplicazione della capacità nucleare a livello mondiale. La Romania si impegna a portare a compimento due nuove unità CANDU presso la centrale di Cernavodă (sud-est) e a costruire e implementare piccoli reattori modulari.