La settimana 04 – 08/04/2022
La Romania sostiene lUcraina/ Sostegno alla Repubblica di Moldova/ Proteste e misure sociali in Romania/ Ministro ad interim al Ministero degli Investimenti e dei Progetti europei/ Ex ministra del Turismo romeno, condannata a sei anni di reclusione
Leyla Cheamil, 08.04.2022, 15:03
La Romania sostiene l’Ucraina
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è rivolto, lunedì sera, al Parlamento Romeno, in video tele-conferenza, come ha fatto anche nei parlamenti di altri Paesi dall’inizio dell’invasione russa nel suo Paese. Prima degli interventi davanti alla plenaria riunita, dove sono state issate le bandiere di Romania, Ucraina e dell’UE, i senatori e i deputati di Bucarest hanno osservato un minuto di silenzio alla memoria degli ucraini che hanno perso la vita durante le aggressioni militari russe. L’Ucraina non è l’ultimo bersaglio dell’aggressione russa. Difendere la libertà dell’Ucraina vuol dire proteggere la sicurezza dell’Europaˮ, ha affermato Volodymyr Zelensky. Egli ha ringraziato il popolo romeno per l’aiuto ai suoi compatrioti rifugiati. E’ una base per un maggiore avvicinamento tra i nostri popoli, al fine di garantire la completa tutela delle nostre minoranze nazionali, della comunità romena d’Ucraina e di quella ucraina di Romaniaˮ, ha puntualizzato il leader di Kiev. L’intervento del presidente ucraino al Parlamento romeno ha avuto luogo lunedì, dopo che il mondo intero ha scoperto gli orrori nella città di Bucha, attribuiti all’esercito russo. In tale contesto, martedì, la Romania ha dichiarato persone non gradite” dieci rappresentanti della Federazione Russa a Bucarest. Stando al MAE, la decisione è una risposta agli odiosi omicidi scoperti nella città di Bucha e in altre località d’Ucraina, per i quali la responsabilità appartiene alla Russia”. Riuniti a Bruxelles, i ministri degli Esteri dei Paesi NATO hanno concordato, giovedì, di rafforzare il loro sostegno all’Ucraina, anche tramite la fornitura di nuovi sistemi militari. Il vicesegretario generale dell’Alleanza, già capo della diplomazia di Bucarest, Mircea Geoană, ha affermato che la guerra in Ucraina entra adesso in una nuova fase, nel contesto in cui le truppe russe si stanno raggruppando per lanciare una nuova offensiva allo scopo di occupare l’intera regione del Donbass e il sud del Paese. Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha ribadito la posizione di Bucarest in merito alla necessità di costruire una difesa più forte, per una deterrenza più efficace sul fianco est, soprattutto nella zona del Mar Nero. D’altra parte, l’Assistente Alto Commissario dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Raouf Mazou, ha fatto una visita di lavoro, mercoledì, alla dogana di Siret (nord-est della Romania), dove gli è stata presentata l’attività svolta nella zona per aiutare i cittadini ucraini costretti a fuggire a causa del conflitto armato. Egli ha apprezzato l’impegno di tutte le persone che svolgono attività al confine tra la Romania e l’Ucraina.
Sostegno alla Repubblica di Moldova
La Germania, la Francia e la Romania hanno co-presieduto, martedì, a Berlino, una conferenza internazionale per la creazione di una piattaforma di sostegno alla Repubblica di Moldova (ex-sovietica, a maggioranza romenofona). L’iniziativa prevede un sostegno finanziario di oltre 695 milioni di euro, nonché la concessione di sostegno politico alla Moldova nel contesto generato dalla guerra in Ucraina. La Repubblica di Moldova, il più povero stato dell’Europa, ospita il maggiore numero di profughi pro capite. Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha affermato che il Governo sta preparando un pacchetto supplementare di assistenza finanziaria non-rimborsabile a beneficio della Repubblica di Moldova per un valore di 10 milioni di euro. Stando al ministro, l’aiuto finanziario va concesso a lungo termine affinché il Paese possa superare le conseguenze della crisi energetica.
Proteste e misure sociali in Romania
Questa settimana, in Romania si sono svolte proteste delle 35 federazioni sindacali dei settori privato e pubblico affiliate al Blocco Nazionale Sindacale. Esse chiedono l’adozione di misure di sostegno che possano controbilanciare gli effetti economici e sociali della guerra in Ucraina. Sollecitano anche misure per la sicurezza energetica e alimentare del Paese, nel contesto dell’aumento dei prezzi dell’energia elettrica, del gas e dei combustibili. I leader della coalizione governativa PSD-PNL-UDMR hanno analizzato la forma finale del pacchetto di misure economiche e sociali preparate per proteggere la popolazione e l’economia dagli effetti della crisi attraversata dalla Romania. Si tratta di un piano di 17,5 miliardi di lei (3,5 miliardi di euro), di cui 7 miliardi di lei (circa 1,4 miliardi di euro) arriveranno dall’UE.
Ministro ad interim al Ministero degli Investimenti e dei Progetti europei
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha firmato i decreti tramite cui ha preso atto, rispettivamente, delle dimissioni di Dan Vîlceanu dalla carica di ministro degli Investimenti e dei Progetti europei e della designazione di Marcel-Ioan Boloş, ministro della Ricerca, come titolare ad interim del posto rimasto vacante. Dan Vîlceanu ha dato le dimissioni sia dalla carica ricoperta nell’Esecutivo, sia da quella di segretario generale del PNL (membro nella coalizione governativa), dopo che anche il capo del suo partito, Florin Cîţu, ha rinunciato ad essere il leader dei liberali, in seguito alle pressioni esercitate dalle filiali del partito. L’elezione del nuovo presidente del PNL avrà luogo domenica, nell’ambito di un congresso straordinario, al quale sono attesi quasi 1.300 liberali di tutto il Paese. Il premier Nicolae Ciucă ha inoltrato il suo programma di candidatura alla leadership, affermando che il suo obiettivo è di rafforzare il partito e di preparare le prossime elezioni.
Ex ministra del Turismo romeno, condannata a sei anni di reclusione
L’ex ministra del Turismo romeno, Elena Udrea, è stata fermata, giovedì sera, in Bulgaria, vicino al confine con la Grecia, dopo che le autorità di Bucarest hanno emesso un mandato di ricerca internazionale nei suoi confronti. Udrea avrebbe dovuto essere incarcerata giovedì, dopo che l’Alta Corte ha respinto il suo appello ed ha deciso che dovrà scontare una pena di sei anni di reclusione nel cosiddetto fascicolo Galà Bute”, per tangenti e abuso d’ufficio. Elena Udrea era una delle strette collaboratrici dell’ex presidente Traian Băsescu. A fine marzo, l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia aveva stabilito in via definitiva che l’ex capo dello stato per dieci anni è stato collaboratore della Securitate, la temuta polizia politica del regime comunista.