La settimana 03-09/08/2014
Giustizia: 10 anni di reclusione per limprenditore Dan Voiculescu/ Politica: vertenze al vertice/Fondi europei: via libera ad Accordo Partenariato con Romania/Politiche bancarie: Banca Centrale abbassa tasso riferimento
România Internațional, 08.08.2014, 16:04
Uno dei personaggi più influenti nella Romania post-comunista, l’imprenditore Dan Voiculescu, presidente fondatore del Partito Conservatore, al governo, ha ricevuto una condanna definitiva a 10 anni di carcere con esecuzione, in un processo in cui è accusato di riciclaggio di denaro. I procuratori anticorruzione hanno sostenuto che, tramite una compagnia che controllava, Voiculescu ha acquistato dall’Istituto per le Richerche Alimentari un terreno ad un prezzo sottovalutato, in una zona ritenuta un paradiso immobiliare. I danni nei confronti dello stato sono stati stimati a oltre 60 milioni di euro. Per tutta la durata del processo, avviato nel 2008, Voiculescu, collaboratore dimostrato della Securitate — la polizia politica del regime comunista, si è dichiarato innocente.
Il presidente romeno, Traian Băsescu, ha bocciato le proposte del premier socialdemocratico Victor Ponta per le cariche di ministro della cultura e di ministro con delega al Bilancio. Il capo dello stato ha definito inadeguate le nomine di Rozalia Biro, dell’Unione Democratica magiari di Romania, al ministero della Cultura, e di Claudiu Manda, del Partito Socialdemoratico per la carica di ministro con delega al Bilancio. Tramite una decisione della Corte Costituzionale, il capo dello stato ha il diritto di bocciare una sola proposta fatta dal premier, il quale è costretto in tal caso a fare un’ulteriore nomina. D’altra parte, il presidente Băsescu ha chiesto al premier Ponta di rianalizzare la decisione di denunciare unilateralmente il cosiddetto patto di coabitazione, firmato dal presidente e dal premier nel 2012, in un momento politico delicato. Il premier sostiene che l’accordo, volto principalmente a garantire la stabilità politica e che prevedeva persino un codice di condotta, sia stato firmato in malafede dal presidente. Nel 2012, il premier Ponta era co-leader dell’alleanza al governo, l’Unione Social-Liberale, che ha tentato di ottenere la destituzione del capo dello stato, tutte le azioni culminando con l’organizzazione, nell’estate dello stesso anno, di un referendum per la destituzione del presidente. Sebbene il 90% delle persone venute a votare si siano pronunciate a favore della destituzione del capo dello stato, il presidente è rimasto in carica in seguito ad una decisione tecnica della Corte Costituzionale che non ha validato la consultazione popolare per mancanza di quorum.
La Commissione Europea ha approvato l’Accordo di Partenariato 2014 – 2020 con la Romania, che stipula il modo in cui saranno utilizzati i fondi spettanti al Paese nell’esercizio finanziario comunitario 2014 — 2020. Ciò conferma che il documento inviato dalle autorità di Bucarest è conforme alle esigenze della Commissione Europea, ha dichiarato con soddisfazione il ministro romeno dei fondi europei, Eugen Teodorovici. A inizio anno, la CE aveva criticato aspramente la prima versione del documento. Nell’attuale budget dell’UE, alla Romania spettano fondi pari a circa 43 miliardi di euro. Stando agli esperti, c’è una grande pressione sul Governo di Bucarest, nel contesto in cui nel precedente esercizio finanziario dell’UE, per il periodo 2007 – 2013, la Romania ha avuto il più basso tasso di assorbimento tra gli stati comunitari, pari al 37%.
La Banca Centrale della Romania ha abbassato il tasso di riferimento, dal 3,5 al 3,25% all’anno. E’ un nuovo segnale per crediti meno cari, ma non per la diminuzione degli interessi per i depositi, ha richiamato l’attenzione il governatore della Banca Centrale, Mugur Isărescu. Sempre questa settimana, la Banca Centrale ha rivisto al ribasso le previsioni inflazionistiche. Per la fine dell’anno, la Banca Centrale anticipa un’inflazione del 2,2%, mentre per la fine del 2015, del 3%. Il governatore Isărescu ha assicurato che la bassa inflazione non rappresenta un fattore di preoccupazione per la crescita economica, la stimolazione del lavoro o della produttività, ricordando che l’inflazione bassa è anche uno dei cinque criteri di convergenza per il passaggio all’euro, obiettivo che la Romania si è prefissa di raggiungere nel 2019.
LIntelligence ha annunciato che varie istituzioni pubbliche (ministeri e agenzie governative), compagnie private e persino persone fisiche in Romania sono prese di mira da importanti attacchi cibernetici. Gli attacchi sono commessi da attori statali, gruppi di criminalità informatica e da gruppi estremisti e terroristici, ha precisato ancora lIntelligence.
Tre delle quattro squadre romene di calcio partecipanti al terzo turno preliminare delle coppe europee si sono qualificate nel play-off, che precede la tappa per gruppi. La campione Steaua Bucarest ha battuto in casa per 2-1 la kazaca FK Aktobe, e per 4-3 al punteggio generale. A prescindere dal risultato che otterrà nel play-off, Steaua ha la partecipazione garantita nei gruppi di Europa League, competizione in cui Astra Giurgiu e Petrolul Ploieşti si sono imposte in trasferta rispettivamente per 3-2 e 4-1, contro le squadre ceche, Slovan Liberec e Viktoria Plzen. Nelle partite di andata, Astra aveva battuto per 3-0, mentre Petrolul aveva finito in pareggio per 1-1. Invece la CFR Cluj ha perso in casa per 0-2, la partita contro Dinamo Minsk, che aveva vinto anche in Bielorussia per 1-0.