La settimana 03-09/02/2020
“Le roi est mort, vive le roi!/ Reazioni internazionali alla caduta del Governo Orban 1/ Epidemia stagionale di influenza e Coronavirus/ Finalmente, inverno in Romania
Roxana Vasile, 08.02.2020, 08:00
Il liberale Ludovic Orban – il premier rimosso, mercoledì, tramite mozione di sfiducia, con il voto di 261 parlamentari – è stato di nuovo designato, un giorno dopo, dal presidente di destra della Romania, Klaus Iohannis, a formare un nuovo Governo. Alla fine delle consultazioni con i rappresentanti di tutti i partiti parlamentari, il capo dello stato ha fatto questo annuncio, pronunciandosi allo stesso tempo a favore dell’organizzazione di elezioni politiche anticipate. Il ritorno all’elettorato è la soluzione corretta. In parole più semplici, il ritorno all’elettorato vuol dire elezioni anticipate. Le anticipate sono la mia prima opzione, ha dichiarato Klaus Iohannis. Affinché siano indette elezioni politiche anticipate, il Parlamento dovrebbe bocciare due proposte consecutive di premier. Fino allora, secondo la Costituzione, il candidato alla carica di primo-ministro deve chiedere, entro 10 giorni dalla designazione, il voto di fiducia del Parlamento sul programma e sui membri del suo governo. Ludovic Orban ha dichiarato di mantenere i ministri dell’Esecutivo sfiduciato, perché è contento del loro operato, e siccome il PNL desidera elezioni anticipate, i liberali hanno deciso di respingere qualsiasi proposta di nuovo governo. Non esiste alcun partito che abbia da solo la maggioranza assoluta nel Parlamento, di conseguenza, il presidente deciderà chi si candiderà per la carica di primo-ministro. Secondo me, si può arrivare a elezioni anticipate, ha affermato Ludovic Orban. Prima che si arrivi al voto nel Parlamento sul Governo Orban 2, il leader ad interim del PSD (all’opposizione), Marcel Ciolacu, ha annunciato che sta pensando di segnalare alla Corte Costituzionale la designazione come premier di Ludovic Orban, che è stata appena rimosso: Dopo che nel Parlamento si è verificato il voto più alto ad una mozione di sfiducia dopo il dicembre 1989, non so quanto sia legale la designazione di Ludovic Orban come primo ministro. Non sono esperto di Costituzione, ma sicuramente solleciteremo chiarimenti prima che si arrivi al voto nel Parlamento. Nella mozione di sfiducia avviata con il sostegno dell’UDMR, i socialdemocratici hanno accusato l’Esecutivo Orban 1 di trasgressione dei principi democratici, per aver preferito la variante della fiducia posta nel Parlamento sulla legge relativa all’elezione dei sindaci in due turni pochi mesi prima delle elezioni amministrative, per ragioni politiche, e non nell’interesse dei cittadini. Stando al PSD, la squadra Orban 1 ha trasgredito, in questo modo, le decisioni della Corte Costituzionale e le raccomandazioni fatte dalle istituzioni europee. Però i liberali hanno portato come argomento il fatto che il ritorno all’elezione dei sindaci in due turni offrirà loro un più di legittimità e di rappresentatività. Anticipando lo scenario della sconfitta al voto di mercoledì sulla mozione di sfiducia, la notte prima il Governo liberale Orban 1 ha adottato un numero record di ordinanze d’urgenza – 25, tra cui alcune contestate con veemenza da una parte dell’opinione pubblica romena.
La situazione politica in Romania non è passata inosservata sulla stampa straniera, anzi ha fatto il giro del mondo. Radio Europa Libera nota che il Governo Orban è caduto a soli tre mesi dalla sua investitura, in seguito alla mozione di sfiducia inoltrata dal PSD e votata da una maggioranza parlamentare formata da PSD, UDMR e Pro Romania, cioè da 261 parlamentari. Più di quanto si aspettasse persino il PSD. Sempre Radio Europa Libera afferma che si è arrivati in questa situazione a causa di alcuni errori che hanno irritato il PSD, ma anche i partiti che avevano sostenuto l’insediamento del Governo Orban. Dal canto suo, Deutsche Welle è del parere che l’attuale crisi politica durevole in Romania rilevi piuttosto una storia politica senza fine, anziché una vera chance per un nuovo inizio. Hanno segnalato l’agitazione sulla scena politica romena anche Bloomberg, Euronews, The New York Times, Le Monde, Le Figaro, La Croix, Courrier International, La Libre Belgique, l’emittente Al Jazeera in lingua inglese oppure i siti euractiv.com, euobserver.com e politico.eu. Quest’ultimo commenta che il PSD non vuole elezioni politiche anticipate, visto che, attualmente, i sondaggi lo piazzano molto indietro rispetto al suo avversario, il PNL.
Sullo sfondo dell’aumento del numero di decessi causati dall’influenza stagionale, in Romania è stata dichiarata l’epidemia di influenza. Stando al Centro Nazionale per la Sorveglianza e il Controllo delle Malattie Trasmissibili, nell’ultima settimana, il numero dei contagi è stato doppio rispetto al livello anticipato. Il numero dei casi è raddoppiato anche rispetto alla settimana precedente, il virus influenzale essendo confermato nel 60% dei casi testati. Le autorità hanno precisato che il trend ascendente dei casi di influenza si manterrà anche nelle prossime settimane, ma non è una novità visto che molte persone non sono vaccinate. Parallelamente, le autorità romene hanno continuato a garantire che in Romania sono state prese tutte le misure di protezione contro la diffusione del coronavirus.
Dopo più di due mesi di inverno estremamente mite, che è sembrato piuttosto una primavera arrivata in anticipo, gran parte del territorio della Romania è stato colpito questa settimana da nevicate e bufere di neve. Si sono registrati disagi nel traffico stradale, ferroviario, marittimo e fluviale, più località sono rimaste senza elettricità, molti alberi sono stati sradicati, i tetti strappati e alcune scuole sono rimaste chiuse. E, visto che parliamo di inverno, il romeno 45enne Tiberiu Uşeriu, ha finito questa settimana al secondo posto la maratona Yukon Arctic Ultra nel Canada, nei pressi del Circolo Polare, dopo aver percorso quasi 500 chilometri in 7 giorni e 33 minuti. Yukon Arctic Ultra è più duro della maratona 6633 Arctic Ultra, che Tibi è riuscito a vincere tre anni di seguito.