La settimana 03 – 09/01/2016
Il capo dell'esecutivo di Bucarest in visita a Berlino/ Il governatore della BC ha parlato dello stato dell'economia romena/ La Banca Mondiale migliora prognosi su crescita economica in Romania nel 2016
Mihai Pelin, 08.01.2016, 12:47
Il premier Dacian Ciolos e la cancelliera Angela Merkel hanno discusso giovedì a Berlino dei rapporti romeno-tedeschi, nonchè della prospettiva della Romania di diventare membro dello spazio Schengen. Inoltre, i due capi di governo hanno sottolineato la tendenza positiva registrata dalla Romania nella lotta alla corruzione il che, nella loro opinione, dovrebbe riflettersi anche nel futuro rapporto della Commissione Europea sulla valutazione dei progressi di Bucarest nel campo giudiziario. Angela Merkel ha apprezzato il contributo della Romania, anche come partner economico, però ha richiamato l’attenzione che vanno adempiute certe condizioni per intensificare le relazioni in questo settore. Tra di esse, la cancelliera tedesca ha elencato il miglioramento del sistema giuridico romeno e la lotta alla corruzione. Per quanto riguarda l’adesione della Romania allo Spazio di libera circolazione, Dacian Ciolos ha ricordato che Bucarest ha riunito le condizioni tecniche di adesione e ha messo in risalto il fatto che la Romania già agisce come uno stato membro Schengen in materia di controllo alle frontiere. La visita del premier romeno si è conclusa con un incontro organizzato dall’Ambasciata di Romania con i rappresentanti della comunità dei romeni in Germania.
La crescita dei salari è inevitabile in Romania, nel contesto dell’integrazione europea, però il suo concubinato con la riduzione delle tasse andava evitato. Lo ha dichiarato il governatore della Banca Centrale, Mugur Isarescu, aggiungendo che sarebbe bene che i redditi aumentino con cautela, per non essere ridotti successivamente. A suo avviso, in questo anno elettorale le autorità devono essere più caute in materia di macrostabilità, affinchè la crecsita economica non sia erosa più tardi da crescite di interessi, inflazione o deprezzamenti del tasso di cambio. Egli ha detto inoltre che lo scorso anno la moneta nazionale, il leu, è stata stabile poichè le condizioni macroeconomiche del 2015 sono state stabili e non sono stati necessari interventi costanti della Banca Centrale. Attualmente il contesto internazionale è più torbido rispetto allo scorso anno, e volatilità maggiori o movimenti ampi di capitali possono creare degli squilibri temporanei sul mercato, ha ammonito Mugur Isarescu.
Nel suo ultimo rapporto sulle evoluzioni dell’economia globale, la Banca Mondiale ha migliorato la prognosi sulla crescita economica della Romania quest’anno, dal 3,2 al 3,9%, e per il 2017 dal 3,5% al 4,1 pp. L’istituzione ha alzato anche le stime sulla crescita annua del Prodotto Interno Lordo della Romania per il 2015: dal 3 al 3,6%. Per la regione Europa e Asia Centrale – che include anche la Romania, ma non l’eurozona – l’istituzione finanziaria stima un ritmo di crescita del 3% per il 2016 e del 3,5% per gli anni 2017 e 2018. La Banca Centrale della Romania ha precisato che l’acceleramento della crescita economica romena nel terzo trimestre dello scorso anno è stato sostenuto dall’espansione del consumo privato, sullo sfondo della crescita dei redditi della popolazione, del rinvigorimento dei mutui, della riduzione della tassazione diretta e dell’aumento della fiducia nell’economia. L’istituzione ha deciso di mantenere il tasso di politica monetaria all’1,75% all’anno e di ridurre il tasso della riserva minima obbligatoria per i passivi in valuta delle banche. Alla fine dello scorso anno, la Romania aveva riserve valutarie di 32 miliardi di euro.
La Romania si è confrontata con la prima nevicata più seria di quest’inverno, però, a differenza degli anni scorsi, non ha provocato caos nel traffico stradale, aereo, ferroviario e marittimo. Eppure, più persone hanno perso la vita a causa delle basse temperature scese negli ultimi giorni persino a 20 gradi sotto zero. Man mano il maltempo si è impossessato di quasi tutto il paese, con nevicate, ghiaccio e vento. Sulle ferrovie sono state imposte restrizioni di velocità, e alcuni treni hanno registrato dei ritardi. In condizioni invernali si è svolto anche il traffico stradale e aereo. Più voli hanno registrato dei ritardi, e un aereo è atterrato fuori pista a Cluj (centro), perchè la pista era piena di neve. Nei porti romeni al Mar Nero, l’attività è stata temporaneamente sospesa a causa del forte vento. Anche se nel sud lo strato di neve non ha superato i 10 centimetri, a Bucarest il traffico si è svolto con difficoltà, in quanto coloro incaricati a spazzare la neve hanno fatto il lavoro in ritardo.
Per il 2016, il ministro della Difesa, Mihnea Motoc, ha annunciato la crescita a oltre 400 del numero di esercitazioni che faranno i militari romeni. Di queste, più di 100 saranno multinazionali. Inoltre, aumenterà la capacità operativa dell’Esercito sullo sfondo della crescita degli stanziamenti dal bilancio. Nel 2017, il budget della Difesa dovrebbe raggiungere il 2% del PIL, e questa percentuale sarà mantenuta per almeno 10 anni, dicono le autorità. Membro della NATO dal 2004, la Romania ha consolidato la posizione nell’Alleanza, dopo che, nella seconda metà dello scorso anno, a Bucarest sono stati attivati due comandi alleati – della Divisione Multinazionale Sud-Est e dell’Unità di Integrazione delle Forze NATO. Inoltre, è stata dichiarata la capacità tecnica dello scudo americano antimissile di Deveselu, nel sud della Romania, i suoi principali componenti essendo già ultimati.