La settimana 03 – 08/01/2022
La quinta ondata della pandemia è arrivata in Romania/ Romania, 15 anni nellUnione Europea/ Aumenti di redditi, ma anche di prezzi/ Un nuovo rinvio in un controverso processo/ Scuola, di nuovo nelle aule/ Appello alla giustizia europea
Eugen Coroianu, 08.01.2022, 07:00
La quinta ondata della pandemia è arrivata in Romania
In Romania, il numero dei contagi da Covid-19 è iniziato ad aumentare rapidamente nella prima settimana dellanno e le autorità cercano di far fronte alla situazione. La crescita è attribuita al nuovo ceppo Omicron, molto più contagioso, che si sta già diffondendo in gran parte dellEuropa e in altre zone del mondo. Il Governo ha prorogato lo stato di allerta e ha preso alcune misure atte a contenere la pandemia e i suoi effetti. Si tratta, in particolar modo, del ritorno allobbligo di utilizzare la mascherina negli spazi chiusi e aperti. Le mascherine protettive devono essere, adesso, chirurgiche o di tipo FFP2, che offrono maggiore protezione e sono vietate quelle tessili, perché inefficaci di fronte allOmicron. Si torna anche al sistema di restrizioni a seconda del tasso di incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni. La partecipazione alle attività si farà fino alla copertura del 50% della capienza massima dello spazio nelle province e nelle località in cui il tasso di contagio è inferiore o uguale a 1 per mille abitanti ed entro il limite del 30% della capienza laddove il tasso è maggiore. È stata inoltre presa la decisione di creare dei centri speciali per la valutazione dei pazienti affetti da COVID-19, di modo che non ci siano più sovraffollamenti dei reparti negli ospedali. La vaccinazione della popolazione continua a rallentare, nonostante le ripetute esortazioni dei medici. La Romania resta al penultimo posto nellUE da questo punto di vista, allultimo piazzandosi la confinante Bulgaria.
Romania, 15 anni nellUnione Europea
Ricorrono 15 anni da quando la Romania è diventata ufficialmente membro dellUnione Europea. Per loccasione, il presidente Klaus Iohannis ha trasmesso che la via europea resta in modo legittimo lunica opzione per la prosperità, stabilità e sviluppo del Paese a lungo termine. Il successo delladesione allUnione è confermato sia dal mantenimento di un grande sostegno da parte dei romeni allUnione, sia dal benessere portato nei 15 anni di appartenenza allo spazio comunitario, afferma anche il premier Nicolae Ciucă. Il primo ministro ha ricordato che fondi europei di decine di miliardi di euro sono entrati nel Paese e continuano ad arrivare, contribuendo a investimenti che aumentano il tenore e la qualità della vita dei cittadini. La Romania è riuscita ad aumentare il PIL pro capite, alla parità del potere dacquisto, dal 39% della media dellUnione prima delladesione, al 59% dopo 9 anni e, secondo le previsioni, il PIL pro capite potrebbe arrivare questanno a oltre il 66%. La libertà di circolazione, compresa quella dei beni, ha offerto un ampio mercato alle compagnie e ai prodotti romeni e, al momento, quasi l80% delle esportazioni della Romania vanno verso lUE.
Aumenti di redditi, ma anche di prezzi
Dal 1° gennaio, in Romania sono aumentati lo stipendio minimo, il punto pensione e lindennità sociale, come pure gli assegni familiari. Aumentano però anche le accise per quasi tutte le categorie di prodotti, compresi la benzina, il gasolio, la birra, il vino e gli alcolici forti, con lunica eccezione delle sigarette. Per i circa 3,7 milioni di consumatori che non hanno ancora sottoscritto un contratto sul mercato libero, le tariffe della corrente elettrica aumentano del 50 fino al 90%, a seconda del fornitore, però la popolazione non pagherà bollette più alte, perché è stato stabilito un tetto massimo dei prezzi in questo caso e cè anche una loro compensazione dal budget dello stato fino al 31 marzo 2022.
Un nuovo rinvio in un controverso processo
La Corte dAppello di Bucarest ha rinviato di altri due mesi la sentenza definitiva nel fascicolo relativo a una delle più gravi tragedie in tempi di pace nella storia della Romania – lincendio nel club Colectiv di Bucarest, in cui 65 persone hanno perso la vita e oltre 200 sono rimaste ferite. Lallora premier ha rassegnato le dimissioni, come pure il sindaco del quarto rione della capitale in cui si trovava il club Colectiv. Ci sono state proteste di piazza in cui i manifestanti hanno gridato la corruzione uccide!, è stato aperto un fascicolo penale e sono stati fatti alcuni arresti. I procuratori hanno chiesto pene massime e con esecuzione nei confronti dellex sindaco del quarto rione, Cristian Popescu Piedone, di funzionari del comune, dei padroni del club Colectiv, di vigili del fuoco, pirotecnici e dei rappresentanti della ditta che ha organizzato lo spettacolo pirotecnico che ha generato la tragedia. I dibattiti nel fascicolo si erano conclusi alla fine dellanno scorso, però i giudici hanno rinviato la sentenza, attesa con grande interesse nello spazio pubblico romeno.
Scuola, di nuovo nelle aule
Gli alunni delle scuole medie, superiori e post-liceali di Romania sono tornati, lunedì, nelle aule, dopo le vacanze invernali, nonostante il peggioramento della situazione epidemiologica. Secondo il calendario approvato dal Ministero dellIstruzione, le classi dellinsegnamento pre-scolare e delle elementari resteranno in vacanza fino al 9 gennaio. Il primo semestre si concluderà il 14 gennaio, mentre il secondo inizierà il 17 gennaio. La prossima vacanza, quella di primavera, sarà nel periodo 15 aprile – 1° maggio. Daltra parte, sono stati modificati i criteri per la concessione delle borse per merito, la media minima necessaria salendo da 8,50 a 9,50. Si stima che oltre 700.000 alunni perderanno questo stimolo finanziario.
Appello alla giustizia europea
La Romania si è rivolta, questa settimana, alla Corte di Giustizia dellUnione Europea per ottenere la sospensione dalla legislazione sui trasporti stradali del cosiddetto Pacchetto mobilità, che si dovrebbe applicare dal mese prossimo. Secondo i provvedimenti, le compagnie di trasporto dellUnione Europea saranno costrette a far tornare i camion ai centri operativi ogni due mesi. In pratica, se una compagnia registrata in Romania effettua trasporto di merci nellEuropa centrale e occidentale, i suoi camion devono tornare ogni due mesi nel Paese, consumando carburante inutilmente, anche in assenza di ordinazioni da portare a compimento.