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La settimana 02-08/11/2014

Presidenziali: ballottaggio tra Victor Ponta e Klaus Iohannis/Elezioni: i romeni allestero in gran numero alle urne al primo turno/Fondi Ue: lanciato Accordo di Partenariato tra Romania e la CE/Inflazione: previsioni al ribasso per fine 2014


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, 07.11.2014, 18:00

Il candidato dell’alleanza tra il Partito Socialdemocratico, l’Unione Nazionale per il Progresso della Romania e il Partito Conservatore, il premier Victor Ponta, e il rappresentante dell’Alleanza Cristiana Liberale (l’opposizione di centro destra), il sindaco di Sibiu, Klaus Iohannis, si sfideranno il 16 novembre, nel secondo turno delle presidenziali. Nel primo turno, i due candidati si sono piazzati ai primi posti nelle opzioni dei romeni che hanno dovuto scegliere fra i 14 candidati in lizza. Victor Ponta ha ottenuto il 40,44% dei voti, mentre Klaus Iohannis il 30,37%, nel contesto di un affluenza alle urne del 53,17%. Per il secondo turno, Victor Ponta ha ottenuto il sostegno di alcuni candidati usciti dalla competizione, tra cui l’ex premier liberale Călin Popescu Tăriceanu e due esponenti di partiti populisti, Corneliu Vadim Tudor e Dan Diaconescu. Victor Ponta conta anche sul sostegno dell’ex direttore del Servizio Romeno di Informazioni Estere, Teodor Meleşcanu. D’altra parte, Klaus Iohannis sarà sostenuto dal candidato indipendente Monica Macovei, di centro-destra, già ministro della Giustizia. L’Unione Democratica Magiari di Romania (membro nella coalizione al governo) ha consigliato i propri sostenitori di votare nel secondo turno a seconda della propria coscienza.



I romeni all’estero si sono presentati in gran numero a votare. Più di 161.000 romeni allestero — un numero record — hanno votato nel primo turno delle presidenziali, nei 294 seggi aperti all’estero. In alcuni, la gente ha espresso la scontentezza per aver dovuto aspettare per ore, in alcuni casi non riuscendo a votare. Centinaia di persone hanno fatto la fila in alcune capitali europee. Per evitare simili situazioni al ballottaggio del 16 novembre, il Ministero Romeno degli Esteri e l’Ufficio Elettorale Centrale hanno concordato una serie di misure volte ad agevolare il processo di voto. I romeni d’oltreconfine possono scaricare dai siti bec.ro e mae.ro il modulo in cui devono dichiarare di non aver votato e di non votare in altri seggi, modulo necessario per poter votare nel secondo turno delle presidenziali. Il modulo può essere compilato dal firmatario prima di entrare a votare, ma la data e la firma verranno messe di fronte ai membri del seggio elettorale. Inoltre sarà aumentato il numero delle cabine di voto nei seggi già esistenti.



Lanciato a Bucarest l’Accordo di Partenariato tra la Romania e la Commissione Europea che regola il modo in cui saranno impiegati i fondi europei, strutturali e di investimenti, nei prossimi anni. All’evento ha partecipato il Commissario Europeo alla Politica Regionale, la romena Corina Creţu. Il documento è stato elaborato e negoziato con esperti europei per quasi un anno. L’esecutivo europeo ha adottato lo scorso agosto, l’Accordo con la Romania, l’undicesimo stato membro dell’Unione Europea ad aver ottenuto l’approvazione di questo documento. Nel periodo 2014 – 2020, la Romania avrà a disposizione fondi europei pari a circa 43 miliardi di euro, di cui quasi 22 miliardi – fondi di coesione. I soldi saranno investiti in progetti di infrastruttura, nella sanità e nell’istruzione, nello sviluppo e nella modernizzazione delle comunità locali, nella creazione di nuovi posti di lavoro e nel recupero dei divari di sviluppo rispetto all’UE.



La Banca Centrale della Romania ha rivisto al ribasso le previsioni sul tasso inflazionistico a fine anno dal 2,2 all’1,5%. Il governatore della Banca Centrale, Mugur Isărescu, ha affermato che la situazione è dovuta principalmente al calo della quotazione del greggio, alla stabilità del prezzo al gas naturale, alla buona annata agricola in Romania, ma anche all’aumento delle importazioni dagli stati che non hanno più rapporti commerciali con la Russia. Stando al capo della Banca Centrale, la stabilizzazione dell’inflazione prevista per l’anno prossimo può creare le condizioni per una crescita economica a lungo termine. D’altra parte, la Banca Centrale ha diminuito di nuovo l’interesse di politica monetaria, dello 0,25%, al 2,75% all’anno, ma anche i tassi delle riserve minime obbligatorie per i passivi in valuta dal 16 al 14%. D’altra parte, le previsioni autunnali della Commissione Europea rilevano che la Romania è uscita dalla recessione, registrando una crescita dell’1% del PIL nel terzo trimestre rispetto al precedente, dopo due cali consecutivi. Secondo le previsioni, la Romania registrerà una crescita economica del 2% nel 2014, in calo però rispetto alle precedenti stime del 2,5%. Il consumo privato e le esportazioni sono stati i principali motori di crescita, mentre gli investimenti hanno continuato ad avere un contributo negativo.



La squadra campione della Romania al calcio, Steaua Bucarest ha pareggiato in trasferta, per 2-2, contro la portoghese Rio Ave, in una partita del gruppo J di Europa League. Con 7 punti, Steaua si piazza al secondo posto nel gruppo, dopo l’ucraina Dinamo Kiev, che ha sconfitto in casa la danese Aalborg, per 2-0. Nel girone D, la vicecampione Astra di Giurgiu (sud), ha finito in pareggio, per 1-1, in casa la partita contro la famosa squadra scozzese Celtic Glasgow, perdendo ogni chance di qualificazione nella primavera europea. Del gruppo dell’Astra, è già qualificata l’austriaca Red Bull Salisburgo che ha battuto la croata Dinamo Zagabria.


(traduzione di Gabriela Petre)



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