La settimana 02 – 08/10/2016
Il nuovo anno accademico in Romania/ La commissaria europea alle Politiche Regionali, Corina Creţu, a Bucarest/ Epilogo nel famoso fascicolo Microsoft/ Michel Barnier, negoziatore-capo della CE per luscita della Gran Bretagna dallUE, in Romania
România Internațional, 07.10.2016, 18:43
Un nuovo anno accademico è cominciato in Romania, il 3 ottobre. Ci sono molti cambiamenti, a cominciare dalle oltre 30 nuove specializzazioni e programmi di laurea, accanto a 64 programmi di studi di master. Nonostante l’aumento del numero di specializzazioni, si nota però un calo significativo del numero degli studenti, questa essendo d’altronde la tendenza degli ultimi anni. Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione, nell’anno accademico 2016-2017, il numero degli studenti nelle università pubbliche ammonta a 480 mila, mentre 10 anni fa c’erano 900 mila. Tra le spiegazioni: il basso tasso di superamento dell’esame di maturità, il calo della natalità, ma anche il fatto che sempre più allievi scelgono di continuare gli studi all’estero. Un’altra novità riguarda il fatto che tutte le scuole dottorali che funzionavano finora avevano autorizzazioni provvisorie ottenute in base ad un ordine del ministero dell’istruzione.
In visita per qualche giorno in Romania, la commissaria europea alle Politiche Regionali, Corina Creţu, ha parlato, tra l’altro, dello sviluppo urbano sostenibile e del ruolo dei fondi europei. Lei ha richiamato l’attenzione sul fatto che le città romene, la capitale inclusa, registrano grossi ritardi per quanto riguarda i progetti di sviluppo urbano da fondi europei. La Romania, ha sottolineato ancora la responsabile europea, ha bisogno di specialisti che realizzino progetti di ampia portata finanziati da fondi europei, atti a creare nuovi posti di lavoro. Corina Creţu ha annunciato che 36 città romene potranno accedere direttamente a 1,2 miliardi di euro per lo sviluppo ed ha esortato le autorità di Bucarest a trasmettere a Bruxelles il prima possibile progetti e studi di fattibilità.
La Romania registrerà quest’anno, la maggior crescita economica in Europa. Le previsioni ottimistiche appartengono al FMI, il quale ha rivisto al rialzo fino al 5%, le stime sull’evoluzione dell’economia romena nel 2016. Il Fondo sostiene che, nel 2017, l’avanzo dell’economia romena rallenterà fino al 3,8%, ma tuttavia, il Paese registrerà il più elevato ritmo in Europa. L’istituzione finanziaria ha rivisto al rialzo anche le stime sul deficit di conto corrente registrato dalla Romania nel 2016, al 2%. L’anno prossimo il deficit dovrebbe aumentare fino al 2,8%. Quanto alla disoccupazione, il FMI ha mantenuto le stime del 6,4% per quest’anno e del 6,2% per il 2017.
Sentenza nel famoso fascicolo Microsoft. I quattro incolpati, due noti imprenditori romeni, Dorin Cocoş e Nicolae Dumitru, un ex ministro delle Comunicazioni, Gabriel Sandu, e un ex-sindaco della città di Piatra-Neamţ, Gheorghe Ştefan, hanno ricevuto insieme 14 anni di carcere con esecuzione. Il tribunale ha deciso anche la confisca di oltre 17 milioni di euro. Stando alla Direzione Nazionale Anticorruzione, ad aprile 2004, il contratto di nolleggio delle licenze Microsoft in Romania è stato firmato in condizioni dannose per lo stato ed ha permesso il pagamento di commissioni alle persone coinvolte. Tangenti di 60 milioni di euro e danni recati allo Stato di 27 milioni di euro sono state le accuse nei confronti del gruppo delinquenziale.
La Romania desidera che i negoziati per l’uscita della Gran Bretagna dall’UE avvengano in un format che includa tutte le parti e renda la visione comune dei 27 stati membri e delle istituzioni europee. E’ il messaggio trasmesso dal premier Dacian Cioloş a Michel Barnier, il negoziatore-capo della Commissione Europea incaricato della Brexit. Barnier, che ha assunto ufficialmente l’incarico il 1 ottobre, vuole conoscere le posizioni degli stati membri sul modo in cui avverrà questo processo. I negoziati effettivi dovrebbero cominciare nel 2017, dopo che Londra inoltrerà ufficialmente la domanda di lasciare l’UE, e i temi più duri riguardano l’accesso al mercato unico europeo e l’accesso al mercato britannico della manodopera. Accennando a quest’ultimo aspetto, la Romania ha già annunciato che non farà alcun compromesso.
La Romania deve sfruttare le opportunità offerte dall’esistenza di una diaspora forte e gli imprenditori romeni d’oltreconfine sono invitati a investire nel loro Paese. E’ il messaggio trasmesso sia dal presidente Klaus Iohannis, che dal premier Dacian Cioloş al Diaspora Business Summit — Insieme per la Romania, organizzato a Bucarest. La riunione ha visto partecipare imprenditori romeni del Paese o attivi all’estero, in vista dello sviluppo di affari e investimenti in Romania. Tramite questo incontro è incoraggiata la riconnessione dei romeni della diapora con la Romania. Secondo lo studio I Romeni della Diaspora, realizzato da Open-I Research alla fine dell’anno scorso, il 62% dei romeni intervistati hanno dichiarato che desiderano investire in Romania, i principali settori interessati essendo il turismo e l’agricoltura.
La Romania sarà ospite d’onore alla 27esima edizione del Festival Internazionale dell’Arte Europalia in Belgio, un grande evento che presenta, ogni due anni, elementi fondamentali del patrimonio culturale di un Paese. Dall’ottobre 2019 fino a gennaio 2020, a Bruxelles e in più città belghe, il Festival porterà sul palcoscenico tutte le forme di manifestazione artistica romena: musica, arti figurative, cinema, teatro, danza, letteratura, architettura, design, moda e gastronomia. Le basi della partecipazione della Romania sono state gettate, martedì, tramite la firma, a Bucarest, di un memorandum d’intesa per l’organizzazione del Festival Europalia Romania. Stando alle autorità di Bucarest, l’evento sarà una grossa opportunità importante per la promozione del patrimonio culturale, delle tradizioni, del potenziale creativo e delle industrie creative della Romania. (tr. G.P.)