La settimana 02 – 07/12/2024
Le elezioni presidenziali in Romania sono state annullate / La Romania, sotto attacco cibernetico / I risultati delle elezioni politiche / È morto l’eroe di Siviglia / La Fiera del Libro Gaudeamus
Corina Cristea, 07.12.2024, 07:00
Le elezioni presidenziali in Romania sono state annullate
La Corte Costituzionale della Romania (CCR) ha deciso venerdì, all’unanimità, di annullare l’intero processo elettorale delle presidenziali. In pratica, a seguito di questa decisione, i risultati del primo turno vengono annullati, e le elezioni presidenziali ricominciano da zero, compreso il programma per lo svolgimento della campagna elettorale. “Il processo elettorale per l’elezione del Presidente della Romania sarà ripreso integralmente, il Governo fisserà una nuova data per l’elezione del Presidente della Romania, nonché un nuovo calendario per la realizzazione delle azioni necessarie”, si legge nella decisione della CCR. La decisione è definitiva e vincolante. Inizialmente, sulla stampa era apparsa la notizia che i giudici della Corte Costituzionale si sarebbero riuniti venerdì in una riunione informale per valutare se discutere in una seduta ufficiale le richieste inoltrate in merito all’annullamento del primo turno delle elezioni presidenziali. Successivamente, i giudici hanno ufficialmente adottato l’annullamento delle elezioni presidenziali. La decisione arriva dopo che il candidato indipendente Călin Georgescu ha vinto inaspettatamente il primo turno delle elezioni, il 24 novembre. Georgescu è stato accusato di essere stato favorito dall’ingerenza della Russia nel processo elettorale, principalmente attraverso una campagna aggressiva e concertata di manipolazione su TiKTok. Georgescu è stato accusato di simpatie filorusse e di estrema destra, filo-legionarie. Il Consiglio Supremo di Difesa del Paese ha declassificato le informazioni ricevute dai servizi segreti e dai ministeri competenti riguardanti la campagna elettorale condotta da Călin Georgescu per le elezioni presidenziali. Pertanto, le informazioni presentate da SRI, SIE e MAI indicano che il finanziamento della campagna su TikTok del candidato indipendente Călin Georgescu è ammontata a un milione di euro, che ci sono state azioni da parte di un attore informatico statale sulle infrastrutture IT&C di supporto al processo elettorale e che la Romania è un bersaglio per le azioni ibride aggressive russe.
La Romania, sotto attacco cibernetico
I documenti presentati nella riunione del Consiglio Supremo di Difesa del 28 novembre sono stati declassificati dal presidente Klaus Iohannis. Si tratta di note informative relative al mancato rispetto delle norme sulla pubblicità elettorale prima del primo turno delle elezioni presidenziali, del 24 novembre. I rapporti del SRI hanno mostrato che c’è stata un’aggressiva campagna di promozione, portata avanti aggirando la legislazione nazionale in campo elettorale, nonché lo sfruttamento di alcune piattaforme di social media per accelerare la crescita della popolarità di Călin Georgescu. L’aumento del numero di account che l’hanno promosso non è stato organico, e l’attività degli account è stata coordinata da un attore statale, che ha utilizzato un canale di comunicazione alternativo per far circolare messaggi su TikTok. Allo stesso tempo, il rapporto del SIE afferma che la Romania è un bersaglio di azioni ibride aggressive russe, comprese fughe di informazioni e sabotaggi. La Procura Generale ha annunciato che sta avviando un’indagine penale sulla base delle informazioni contenute nei documenti CSAT. Le indagini puntano su indici relativi a reati elettorali che avrebbero influenzato il processo di voto attraverso metodi come la corruzione degli elettori, anche online. L’indagine riguarda anche i reati di riciclaggio di denaro, in relazione alla provenienza e all’impiego delle somme di denaro utilizzate per il finanziamento illecito della campagna elettorale di un candidato, rispettivamente a reati informatici volti a influenzare le scelte degli elettori. L’incertezza politica ha influenzato l’economia: la fiducia degli uomini d’affari e degli investitori è scesa a un livello visto solo durante la pandemia, mostrano i dati della CFA Romania. In Borsa tutti gli indicatori sono in rosso. A Washington, il capo della diplomazia americana, Anthony Blinken, ha dichiarato che le autorità romene hanno rivelato uno sforzo russo su larga scala e ben finanziato per influenzare le elezioni presidenziali. In risposta, la Russia ha smentito le accuse, che considera infondate. Nel contesto delle elezioni in Romania, la Commissione Europea ha intensificato il monitoraggio della piattaforma TikTok. L’esecutivo di Bruxelles ha chiesto al social network di prendere misure per proteggere le informazioni relative a tutte le elezioni dell’UE per studiarle in maniera approfondita.
I risultati delle elezioni politiche
Il futuro Parlamento di Bucarest, risultato in seguito alle elezioni organizzate il 1° dicembre, Festa Nazionale della Romania, sarà composto da sette partiti politici. Il PSD al governo ha ottenuto il maggior numero di voti e quindi anche di seggi, seguito dall’AUR, partito sovranista, che ha raddoppiato il numero di voti ottenuti rispetto alle elezioni di quattro anni fa. Al terzo e quarto posto si sono piazzati, rispettivamente, il PNL, che ha formato una coalizione governativa con il PSD, e l’USR (centrodestra). La soglia minima richiesta del 5% è stata superata anche da S.O.S. Romania (estremista, sovranista) della controversa eurodeputata Diana Șoșoacă, il neonato POT – Partito dei Giovani (considerato estremista, sovranista) di una parlamentare uscita dalle fila dell’AUR e dall’UDMR. Una volta annunciati i risultati finali, sono stati avviati colloqui con l’obiettivo di creare una maggioranza parlamentare. Mercoledì sera i partiti filo-europei – PSD, PNL, USR, UDMR e le minoranze nazionali diverse da quella ungherese hanno firmato una risoluzione comune in cui si impegnano a formare una coalizione nel futuro Parlamento. Una coalizione per la stabilità e la modernizzazione del Paese, che isoli le forze considerate estremiste, hanno affermato i leader firmatari.
È morto l’eroe di Siviglia
Si è spento questa settimana, all’età di 65 anni, l’eroe di Siviglia Helmut Duckadam, vincitore nel 1986 con Steaua Bucarest della Coppa dei Campioni, il più importante trofeo calcistico continentale inter-club. Nella finale contro la FC Barcellona del 7 maggio di quell’anno, Helmut Duckadam ha parato tutti e quattro i calci di rigore eseguiti dai giocatori catalani e la sua prestazione è stata inserita nel Libro dei Primati. I problemi di salute lo hanno costretto a rinunciare definitivamente al calcio professionistico a soli 27 anni. Per un decennio, Duckadam ha ricoperto la carica di presidente dell’immagine del club FCSB e la Presidenza della Romania gli ha conferito l’Ordine al Merito Sportivo.
La Fiera del Libro Gaudeamus
I libri saranno in primo piano a Bucarest per cinque giorni, alla Fiera del libro Gaudeamus, inaugurata il 4 dicembre. Per la 31/a edizione dell’evento organizzato da Radio Romania, i circa 200 partecipanti hanno preparato migliaia di titoli, offerte speciali e oltre 600 eventi editoriali. Il presidente onorario di questa edizione della Fiera Gaudeamus è Mircea Cărtărescu, uno degli scrittori romeni contemporanei più conosciuti e apprezzati, che ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali.