La settimana 02 – 07/10/2023
Il presidente romeno, incontri al vertice in Spagna/ La ministra degli Esteri romena a Kiev/ La Giornata dellUnità Tedesca, celebrata a Bucarest/ Conclusioni della missione del FMI in Romania
Daniela Budu, 06.10.2023, 18:14
Il presidente romeno, incontri al vertice in Spagna
In Romania saranno portati sistemi di difesa anti-droni in più nel contesto degli attacchi contro i porti ucraini sul Danubio. Lo ha reso pubblico il presidente Klaus Iohannis, presente giovedì e venerdì al vertice della Comunità politica europea e alla riunione informale del Consiglio Europeo di Granada. Il presidente ha definito questi attacchi contro i porti ucraini come crimini di guerra perché lì ci sono solo infrastrutture civili. Il tema centrale del vertice è stata lUcraina, mentre quello della riunione lallargamento dellUE. In questo contesto, Klaus Iohannis ha dichiarato che è molto importante che lUcraina e la Repubblica di Moldova facciano dei passi rapidi verso lintegrazione europea e si è dichiarato favorevole all’acceleramento del percorso europeo per i Paesi dei Balcani Occidentali. Il capo dello Stato ritiene tuttavia irrealistica la scadenza del 2030 per la prossima tappa dell’allargamento. D’altra parte Klaus Iohannis ha co-presieduto, insieme al primo ministro norvegese Jonas Gahr Store, la tavola rotonda durante la quale sono stati esaminati temi legati allenergia, allambiente e alla lotta ai mutamenti climatici. Anche qui il capo dello Stato ha ricordato che lUnione Europea ha deciso di integrare lUcraina e la Repubblica di Moldova nel mercato energetico europeo e di aprire laccesso alla piattaforma europea per lacquisto comune di gas ai Paesi candidati.
La ministra degli Esteri romena a Kiev
Il capo della diplomazia romena, Luminita Odobescu, ha sottolineato lunedì a Kiev limportanza di continuare il sostegno multidimensionale dellUE allUcraina, finché sarà necessario. La ministra ha partecipato allincontro informale dei ministri degli Affari Esteri degli stati membri dellUE – il Consiglio Affari Esteri, che si è svolto per la prima volta al di fuori dellUnione. Secondo il Ministero degli Affari Esteri di Bucarest, la ministra ha accennato alla continuazione degli attacchi della Russia contro le infrastrutture civili dell’Ucraina, nelle immediate vicinanze della Romania, che generano rischi per la sicurezza, sottolineando la necessità di un approccio regionale strategico a lungo termine, in cui sia inclusa anche la Repubblica di Moldova. Luminiţa Odobescu: “La sicurezza in Ucraina e nei Paesi circostanti è fragile. La Romania ha il confine più lungo con lUcraina. Gli attacchi russi contro le infrastrutture civili dell’Ucraina, compresi i porti sul Danubio al confine con la Romania, peggiorano la situazione. Questi attacchi hanno conseguenze economiche non solo per l’Ucraina, ma per l’economia globale, ad esempio per la sicurezza alimentare. Inoltre è minacciata la navigazione sul Danubio e sul Mar Nero. La Romania cerca di aiutare lUcraina offrendo il transito sui Corridoi della Solidarietà”. Per quanto riguarda il percorso europeo dellUcraina, Luminiţa Odobescu ha espresso il suo sostegno alladozione, entro la fine dellanno, della decisione di avviare i negoziati di adesione con lUcraina e la Repubblica di Moldova e ha salutato, in questo contesto, i progressi compiuti dallUcraina nellimplementazione delle raccomandazioni della Commissione Europea.
La Giornata dell’Unità Tedesca, celebrata a Bucarest
La Germania continua a sostenere fermamente la “meritata adesione” della Romania all’area Schengen, cosa che sarebbe nellinteresse della Romania, della Germania e dellintera Unione Europea. Lo ha dichiarato lambasciatore tedesco a Bucarest, Peer Gebauer, al ricevimento in occasione della Giornata dellUnità Tedesca e della Riunificazione della Germania, il 3 ottobre 1990. Egli ha ricordato che la Romania soddisfa tutti i requisiti tecnici per far parte dellarea europea di libera circolazione. “Vi assicuro che la stragrande maggioranza degli Stati dellUnione Europea sostiene la Romania e la Bulgaria in questo sforzo e tutti si impegneranno per trovare una soluzione affinché possiate aderire a Schengen quanto prima”, ha aggiunto lambasciatore tedesco. Il presidente Klaus Iohannis, presente allevento di Bucarest, ha apprezzato il costante sostegno di Berlino alladesione della Romania a Schengen. Secondo lui, l’UE e i paesi euro-atlantici devono agire insieme per proteggere i loro valori. Il primo ministro Marcel Ciolacu ha dichiarato che la barriera Schengen è arrivata a rappresentare “lultimo residuo della divisione dellEuropa”.
Conclusioni della missione del FMI in Romania
Il governo romeno deve avere come priorità il miglioramento della riscossione delle entrate al bilancio statale e leliminazione delle eccezioni fiscali, hanno sottolineato gli esperti del FMI al termine della missione periodica di valutazione dellevoluzione delleconomia romena. La delegazione del Fondo ha avuto a Bucarest colloqui con i rappresentanti delle autorità romene ed ha analizzato le politiche fiscali applicate o previste per il prossimo periodo. Il pacchetto di misure fiscali che il governo vuole applicare è un passo nella direzione desiderata, ma sono ancora necessari alcuni aggiustamenti, anche se migliora le politiche in alcuni settori – ha sottolineato il capo della missione del FMI in Romania, Jan Kees Martijn. Lesperto del Fondo Monetario Internazionale è del parere che per raggiungere il livello europeo con i sistemi educativo e sanitario siano necessari ulteriori investimenti. Il Fondo Monetario Internazionale stima inoltre che questanno il deficit di bilancio della Romania sarà pari al 6%, mentre lanno prossimo potrebbe scendere al 5%, ma Bucarest dovrebbe avere come obiettivo un deficit del 3%. Daltra parte, la Banca Centrale della Romania ha annunciato, nella sua valutazione, che il pacchetto di misure fiscali che il governo intende introdurre per riequilibrare il bilancio influirà anche sul tasso inflazionistico. Secondo le stime della Banca Centrale, questo indicatore continuerà a diminuire fino alla fine dellanno. Allo stesso tempo, la Banca Centrale ha annunciato la decisione di mantenere il tasso di interesse della politica monetaria al 7% annuo, valore invariato da gennaio.