La settimana 01 – 06/04/2024
La Romania è in Schengen, ma.../ Romania, da 20 anni membro NATO/ Riunione di lavoro sulle priorità dell’UE, a Bucarest/ Guida anti-deepfake/ La Banca Centrale della Romania e l’interesse di riferimento
Roxana Vasile, 06.04.2024, 09:00
La Romania è in Schengen, ma…
Dal 31 marzo, la Romania è entrata nell’area Schengen, però solo con le frontiere aeree e marittime. Sui 17 aeroporti internazionali, nonché nei 4 porti sul Mar Nero, da domenica scorsa, chi viaggia da o verso un Paese dell’area di libera circolazione non deve più passare dai controlli dei documenti di viaggio. Tuttavia, i poliziotti possono fare verifiche aleatorie per identificare le persone che viaggiano con documenti falsi, alle quali è vietato lasciare il Paese, che sono pedinate, nonché per verificare l’osservanza delle regole sull’accompagnamento dei minori, il contrasto della migrazione e del traffico di esseri umani. Le rotte terrestri, restano, per il momento, fuori da Schengen, a causa del veto dell’Austria, attribuito a calcoli elettorali interni. Da Bruxelles, la Commissione Europea ha dato assicurazioni che farà di tutto affinché quest’anno sia presa una decisione favorevole in merito all’adesione anche con le frontiere terrestri. In Romania, dai politici ai semplici cittadini, l’ingresso anche se parziale nella zona di libera circolazione, è stato accolto calorosamente. Il premier socialdemocratico Marcel Ciolacu ha dichiarato che il Governo ha un piano chiaro e fermamente assunto per l’adesione completa entro la fine del 2024. La prospettiva dipende, però, anche da sviluppi e congiunture politiche esterne che non rientrano nella sfera di intervento diplomatico della Romania – ha aggiunto il ministro dell’Interno, Cătălin Predoiu.
Romania, da 20 anni membro NATO
Il 20/o anniversario dell’adesione della Romania alla NATO e il 75/o della fondazione dell’Alleanza Nord-Atlantica sono stati celebrati, martedì, a Bucarest, tramite una seduta solenne congiunta delle due Camere del Parlamento. I deputati e i senatori hanno adottato una dichiarazione in cui sottolineano che l’appartenenza della Romania all’Alleanza rappresenta una garanzia della tutela dei cittadini, della democrazia e delle libertà individuali. Il presidente del Senato e leader del PNL, Nicolae Ciucă, generale d’esercito a riposo, ha affermato che, nei 20 anni dall’adesione, la Romania è riuscita a diventare un membro-chiave della NATO. Per la Romania, l’ingresso nell’Alleanza ha rappresentato la materializzazione di un’aspirazione storica e un imperativo di sicurezza – ha dichiarato anche la ministra degli Esteri, Luminița Odobescu, che ha rappresentato la Romania, a Bruxelles, agli eventi dedicati ai 75 anni di esistenza della NATO. Un sondaggio realizzato dall’Istituto Romeno per la Valutazione e la Strategia rileva che oltre l’80% dei romeni è del parere che l’adesione del Paese alla NATO sia stata una cosa positiva e che gli alleati difenderanno la Romania in caso di aggressione.
Riunione di lavoro sulle priorità dell’UE, a Bucarest
A Bucarest, si è svolta questa settimana, una riunione di lavoro sulle priorità dell’UE nei prossimi cinque anni. La riunione, alla quale hanno partecipato anche i premier del Belgio, di Ungheria e Croazia, è stata ospitata dal presidente romeno, Klaus Iohannis, insieme al presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel. Tutti hanno analizzato le azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi comuni di consolidamento del profilo dell’Unione, processo al quale, stando al presidente Iohannis, la Romania può contribuire in modo significativo. L’anno scorso, l’Unione Europea ha avviato un processo di ridefinizione delle sue priorità strategiche, tra cui la sicurezza e la difesa, l’allargamento, la resilienza e la competitività, l’energia o la migrazione. L’Agenda Strategica per i prossimi cinque anni, dal 2024 al 2029, sarà adottata dal Consiglio Europeo alla riunione prevista a fine giugno.
Guida anti-deepfake
Per una migliore consapevolezza dei rischi relativi alla sicurezza informatica, la Direzione per la Sicurezza Cibernetica di Bucarest ha lanciato, lunedì, una guida volta ad aiutare i romeni a identificare i materiali di tipo deepfake. La guida contiene informazioni dettagliate su quello che significa deepfake, sul processo di realizzazione e sulle modalità per individuare materiali del genere. Disponibile sul sito dnsc.ro, la guida insegna ai cittadini anche cosa fare se diventano vittime di un deepfake. La Direzione per la Sicurezza Cibernetica attira l’attenzione che, quest’anno, in Romania, si svolgono tutti e quattro i tipi di elezioni, che il settore digitale può diventare un terreno complesso di lotta ideologica e che le tecnologie deepfake, capaci di rendere quasi perfettamente immagini e voci, possono influire in modo significativo sull’opinione e sul voto degli elettori.
La Banca Centrale della Romania e l’interesse di riferimento
La Banca Centrale della Romania ha deciso, giovedì, di mantenere il tasso dell’interesse di riferimento al 7% all’anno, immutato da un anno e quattro mesi. Sono stati mantenuti allo stesso livello anche gli interessi pagati dalle banche commerciali per i prestiti presi dalla Banca Centrale e quelli che incassano per il denaro depositato presso la Banca Centrale. Secondo le previsioni della Banca Centrale, il tasso inflazionistico annuo è aumentato, a gennaio, al 7,41%, ma è diminuito a febbraio, al 7,23%. Secondo le valutazioni attuali, l’inflazione continuerà a scendere, però come conseguenza delle incertezze e dei rischi derivanti dalle misure fiscali applicate di recente per sostenere il processo di consolidamento del bilancio, nonché dalla limitazione della tassa sul valore aggiunto per i generi alimentari di base. Incertezze e rischi sull’evoluzione dell’inflazione a medio termine genereranno anche la guerra in Ucraina, il conflitto nel Medio Oriente e gli sviluppi economici in Europa, soprattutto in Germania.