La settimana 01 – 07/10/2017
La presidente croata, Kolinda Grabar-Kitarović, in visita a Bucarest/ Il premier Mihai Tudose a Varna per vertice Romania - Bulgaria-Serbia-Grecia/ Proteste sindacali in Romania/ Incidente e vittime alla miniera di Lupeni
Mihai Pelin, 06.10.2017, 13:19
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, e la collega di Zagabria, Kolinda Grabar-Kitarović, in visita di stato a Bucarest, hanno inaugurato martedì il Forum degli imprenditori romeni e croati. Per l’occasione, il leader di Bucarest ha precisato che l’interscambio bilaterale sta per sfiorare i 300 milioni di euro. A suo avviso, nonostante il basso livello rispetto al potenziale delle due economie, le evoluzioni recenti offrono dei segnali incoraggianti. Lunedì, nel corso dell’incontro bilaterale, i due capi di stato hanno discusso, tra l’altro, del miglioramento della collaborazione all’interno dell’UE e della NATO. Inoltre, hanno stabilito che l’infrastruttura nella regione va sviluppata, e il vertice dell’Iniziativa dei Tre Mari, che si terrà a Bucarest l’anno prossimo, punterà proprio su questo argomento. D’altra parte, il capo dello stato croato ha precisato che il suo Paese sosterrà l’ingresso della Romania nell’Area Schengen e l’abolizione del Meccanismo di Cooperazione e Verifica applicato alla Romania in materia di giustizia.
Martedì, in visita nella confinante Bulgaria, il premier romeno Mihai Tudose ha presieduto a Varna, insieme al collega bulgaro Boiko Borisov, la quarta seduta congiunta dei governi di Bucarest e Sofia. L’agenda ha incluso, tra l’altro, la cooperazione economica, l’infrastruttura di trasporti e quella energetica, lo sviluppo regionale e la cooperazione transfrontaliera. Alla presenza dei due premier, è stata firmata una dichiarazione sulle principali direzioni della cooperazione bilaterale, regionale, ma anche in sede europea, euroatlantica e internazionale. Sempre a Varna, il capo del governo di Bucarest ha partecipato ad un vertice Romania – Bulgaria – Serbia – Grecia. Mihai Tudose e Boiko Borisov, accanto al premier greco Alexis Tsipras e al presidente serbo Aleksandar Vučić hanno discusso della cooperazione bilaterale e regionale. Stando al capo del governo di Sofia, i quattro Paesi formeranno un gruppo che si coordinerà e la cui voce si farà più sentita a livello europeo. Il presidente serbo ritiene, a sua volta, che i quattro Paesi vicini possono fare tante cose insieme per il benessere dei propri cittadini. Anche il premier greco considera che questo gruppo può svolgere un ruolo essenziale per la stabilità e la pace dell’intera zona balcanica. A sua volta, il capo del governo di Bucarest ha ricordato che la Romania, la Grecia, la Bulgaria e la Serbia hanno un partenariato molto pragmatico e, fino al prossimo incontro che si terrà a Belgrado, vogliono raggiungere degli obiettivi concreti.
L’intera settimana è stata segnata da proteste sindacali. Una delle grandi confederazioni – Cartel Alfa, ma anche le Federazioni Sanitas e la Solidarietà Sanitaria, la Federazione dei Sindacati Liberi dell’Insegnamento hanno protestato principalmente contro il trasferimento dei contributi previdenziali dal carico del datore di lavoro a quello dei dipendenti. I sindacalisti sollecitano, d’altra parte, lo sblocco dei negoziati e la firma dei contratti collettivi di lavoro a tutti i livelli. A Bucarest si sono svolti anche i primi round di negoziati con i rappresentanti del governo, i quali hanno riconosciuto che alcuni dipendenti del sistema pubblico avranno delle perdite salariali in seguito al passaggio dei contributi dal carico del datore di lavoro a quello dei dipendenti. Il premier Mihai Tudose ha dichiarato, però, di non rinunciare a questa controversa misura che – ha aggiunto – fa parte di un pacchetto legislativo, accanto alla legge sulla retribuzione e la diminuzione del livello di tassazione. D’altra parte, i sindacalisti minacciano con nuove proteste se le loro sollecitazioni non verranno risolte.
Grave incidente che ha provocato delle vittime alla miniera di Lupeni (centro-ovest), dopo che la parte superiore di una galleria è crollata a oltre 400 metri di profondità. Il gruppo di minatori era sceso nei sotterranei per eseguire lavori di consolidamento. A Lupeni si trova uno degli stabilimenti minerari che dovrebbero essere chiusi l’anno prossimo e si trova sulla Valle del Jiu, la più pericolosa zona mineraria di Romania, dove si verificano circa due terzi degli incidenti nell’industria estrattiva. Le statistiche indicano che l’incidenza degli infortuni sul lavoro in questo settore è di parecchie volte superiore alla media nell’economia, anche se il numero di questi incidenti, pari a quello dei dipendenti nel settore, è calato costantemente negli ultimi anni.
La nazionale di calcio della Romania ha vinto giovedì a casa, per 3-1, la partita con il Kazakistan, la penultima dei preliminari della Coppa del Mondo che si terrà l’anno prossimo in Russia. La vittoria resta comunque solo da palmares, dal momento che i romeni non sono riusciti a qualificarsi. Nella prossima partita, in programma domenica, la Romania giocherà con la Danimarca, in trasferta. Nel match col Kazakistan ha fatto il suo debutto da CT Cosmin Contra, subentrato al tedesco Christoph Daum, il primo allenatore straniero nella storia della nazionale. Il principale obiettivo di Cosmin Contra è la qualificazione della nazionale di calcio della Romania all’EURO 2020.