La settimana 01 – 07/03/2015
SRI – FBI: colloqui a Bucarest/ Sicurezza: la prima riunione del Consiglio Difesa coordinata dal pres. Klaus Iohannis/ Giustizia: giornalista Dan Diaconescu, condanna di carcere con esecuzione/ Moldova: il min. degli Esteri, Natalia Gherman, a Bucarest
Mihai Pelin, 06.03.2015, 17:28
L’eurodeputato liberale Eduard Hellvig è stato confermato a larga maggioranza dal Parlamento a capo dell’intelligence romena. Membro del Partito Conservatore (nella coalizione governativa) dal 2003 e del Partito Nazionale Liberale (attualmente all’opposizione) dal 2008, Hellvig (40 anni), vicino al presidente Klaus Iohannis, ha ricoperto nel 2012 la carica di ministro dello Sviluppo Regionale e del Turismo nel Governo presieduto dal socialdemocratico Victor Ponta. Tra le priorità dichiarate del suo mandato: il contrasto della corruzione, lo sviluppo della capacità di difesa nazionale e l’approfondimento della cooperazione con i partner euro-atlantici, soprattutto con gli Stati Uniti. Poco dopo la sua nomina a capo del Servizio Romeno di Informazioni, il direttore del Federal Bureau of Investigation, James Comey, ha visitato Bucarest. In seguito ai colloqui tra Hellvig e Comey, sono stati concordati la continuazione e lo sviluppo del dialogo fra le due istituzioni, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza cibernetica, il controspionaggio, la lotta al terrorismo, alla corruzione e alla criminalità organizzata transnazionale.
Riunito per la prima volta sotto il coordinamento di Klaus Iohannis, il Consiglio Supremo per la Difesa ha approvato lo stazionamento sul territorio della Romania di quattro aerei di lotta F-16 e di 150 militari e civili portoghesi, per missioni di polizia aerea NATO. Gli aerei saranno presenti nello spazio aereo romeno nel periodo maggio-giugno. La misura giunge dopo che la NATO ha deciso di mandare rinforzi anche in Romania per il consolidamento della sicurezza sul fianco sud-orientale dell’Alleanza nel contesto della crisi in Ucraina. Il Consiglio Supremo per la Difesa ha stabilito inoltre che la decisione di aumentare il budget stanziato alla difesa al 2% del PIL entro il 2017, garantirà il rinvigorimento dei programmi più importanti per la dotazione dell’esercito e rappresenterà un’opportunità per l’industria della difesa.
Il fondatore del Partito del Popolo — Dan Diaconescu (populista), già realizzatore di programmi televisivi e candidato alla carica di presidente della Romania, Dan Diaconescu (47 anni), è stato condannato in via definitiva a 5 anni e 6 mesi di carcere con esecuzione, per ricatto. Inizialmente, Diaconescu aveva ricevuto una pena di tre anni di carcere, ma dopo il ricorso i giudici hanno deciso di aumentarla. Diaconescu ha esercitato atti ripetuti di minaccia sia direttamente, nel suo programma televisivo, che tramite intermediari, nei confronti di un sindaco e di un imprenditore per determinarli a dargli ingenti somme di denaro. D’altra parte, l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia ha deciso che la deputata Elena Udrea resterà in custodia cautelare, con l’accusa di tangenti e abuso d’ufficio.
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha ricevuto a Bucarest il ministro degli esteri della Moldova confinante, Natalia Gherman. Il capo dello stato ha assicurato il Governo di Chişinău della cooperazione e della solidarietà della Romania. Dal canto suo, Natalia Gherman ha ribadito la decisione di Moldova di continuare il suo iter europeo. Inoltre il ministro degli esteri moldavo ha presieduto, accanto al collega romeno, Bogdan Aurescu, i lavori della terza riunione della Commissione Intergovernativa Romania – Moldova per l’integrazione europea. Bogdan Aurescu ha ricordato che, tramite le riforme applicate dopo il 2009 dall’attuale amministrazione pro-occidentale, la Moldova è diventato il più performante stato del Partenariato per l’Est. D’altra parte, la Romania ha cominciato a fornire gas alla Moldova tramite il gasdotto Iaşi-Ungheni, costruito per ridurre la dipendenza di Chişinău dal gas russo. Il gas è fornito al prezzo di 255 dollari per mille metri cubi, molto più basso rispetto a quello chiesto dal fornitore russo Gazprom, di 332 dollari. La costruzione del gasdotto lungo 43 chilometri è durata un anno e le autorità moldave desiderano farlo arrivare fino a Chişinău. Con una capacità di 1,5 miliardi di metri cubi all’anno, il gasdotto esteso garantirebbe quasi in totalità il fabbisogno di energia dell’ex repubblica sovietica. Per i lavori di estensione sono necessari oltre 60 milioni di euro, di cui Bruxelles è disposta a stanziarne 10 milioni.
La Camera dei Deputati ha bocciato le leggi di tipo Big Brother” relative alle comunicazioni elettroniche e la legge sulla sicurezza cibernetica della Romania, riesaminate dopo le decisioni della Corte Costituzionale. Per entrambi i disegni di legge c’erano rapporti negativi, perciò il voto dei deputati era solo una formalità. L’argomento è uno controverso ed ha già determinato, a gennaio, le dimissioni di George Maior, dopo otto anni a capo del Servizio Romeno di Informazioni. I critici della legge sulla sicurezza cibernetica lamentano che permetterebbe l’accesso dei servizi e dei procuratori ai dati di ciascun sistema informatico, sospettato di implicazione in attività illegali, senza un mandato rilasciato da un tribunale, ma solo in base a una richiesta motivata. D’altra parte, i sostenitori della legge dicono che non sarà applicata ai semplici cittadini e che è necessaria nell’attuale contesto di aumento senza precedenti dei rischi e delle minacce cibernetiche.
(traduzione di Gabriela Petre)