Il 2022 nel mondo
Guerra in Ucraina/ Milioni di profughi in un'Europa sempre più povera/ Elezioni in Europa e USA/ Il sovrano britannico, amico della Romania/ Calcio in Qatar, tangenti a Bruxelles/ Un pianeta sofferente per 8 miliardi di persone
Bogdan Matei, 07.01.2023, 09:00
Il presidente russo Vladimir Putin non ha tenuto la tradizionale conferenza stampa di fine anno. Incontri fastosi tra Putin e i giornalisti sono stati organizzati ogni anno, a partire dal 2001, tranne il periodo 2008-2012, quando ha ricoperto l’incarico di primo ministro, rimanendo il padrone de facto della Russia, mentre dal Cremlino teneva formalmente le redini Dmitri Medvedev, uno dei più docili personaggi del suo entourage. Riunendo centinaia di giornalisti russi e stranieri, le conferenze duravano al solito qualche ora, e Putin rispondeva in diretta a domande su vari argomenti, dalla geopolitica ai problemi quotidiani della società russa. La decisione di cancellare questa usanza è avvenuta dopo che la Russia ha invaso la confinante Ucraina il 24 febbraio, ha subito numerosi fallimenti militari e ha indetto a settembre un’impopolare mobilitazione parziale dei riservisti dell’esercito, per inviarli sul fronte. Ambo le parti combattenti sono sospettate di ridurre al minimo la portata riconosciuta delle perdite umane, per non minare moralmente le truppe. Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito americano, il generale Mark Milley, ha stimato che oltre 100.000 soldati russi sono stati uccisi o feriti dall’inizio dell’invasione e che le perdite degli ucraini sono probabilmente simili. E’ il più violento conflitto armato in Europa negli ultimi decenni.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha provocato l’impennata dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari nell’intero mondo. L’indice dei prezzi degli alimenti, calcolato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), ha raggiunto una punta storica a marzo. Lo stesso vale per il prezzo del gas sul mercato europeo. L’esplosione dei prezzi ha portato, naturalmente, alla crescita dell’inflazione, la massima nell’eurozona dal 1997, da quando viene calcolato l’indice. Le crisi economica ed energetica sono state eclissate solamente dal dramma umanitario. La guerra in Ucraina ha generato il maggiore flusso di profughi in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale: oltre sei milioni nei paesi vicini e otto milioni trasferiti all’interno, stimava sin da maggio l’Alto Commissario per i Rifugiati. Oltre tre milioni di ucraini sono fuggiti dalle truppe russe attraverso la confinante Romania. A scala globale, il numero delle persone sradicate ha superato, per la prima volta, la soglia di 100 milioni.
Ad aprile, il presidente francese, il centrista filoeuropeo Emmanuel Macron, si è aggiudicato un nuovo mandato dopo il ballottaggio con la leader della destra radicale, Marine Le Pen. La vittoria di Macron significa che l’Europa può contare sulla Francia per altri cinque anni, ha dichiarato soddisfatto, insieme a numerosi leader politici del continente, il presidente del Consiglio Europeo, il belga Charles Michel. A giugno, invece, la coalizione filopresidenziale ha vinto meno della metà dei seggi dell’Assemblea Nazionale. L’estrema destra di Le Pen ha ottenuto un risultato storico, con 89 deputati. Nella confinante Penisola, la leader del partito postfascista Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha preso le redini del più di destra governo di Roma nel dopoguerra, in seguito alle elezioni politiche svoltesi a settembre. La prima donna premier nella storia d’Italia, che ha come motto Dio, patria e famiglia, è ideologicamente vicina al premier conservatore ungherese, Viktor Orban. Anche se l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha messo in una crudele luce i suoi stretti legami con il presidente Putin, anche Orban, primo ministro sin dal 2010, ha vinto chiaramente le elezioni politiche. Il suo partito FIDESZ ha superato una coalizione elettorale dell’opposizione, che andava dall’ex estrema destra, Jobbik, che si è ridefinita di centro-destra, fino ai socialisti, successori dell’ex partito unico comunista. Negli Stati Uniti, alle elezioni di metà mandato, i democratici di Joe Biden hanno mantenuto un controllo fragile al Senato, ma hanno perso la Camera dei Rappresentanti, a favore della destra repubblicana.
Un libro di storia si è chiuso con la scomparsa della Regina Elisabetta II di Gran Bretagna, che si è spenta a settembre all’età di 96 anni. Durante il suo regno di oltre sette decenni, il più lungo nella storia dell’Inghilterra, ha lavorato con 15 premier, dal leggendario Winston Churchill all’effimera Liz Truss. Gli Stati Uniti, il partner strategico più importante della Gran Bretagna, hanno avuto in questo lasso di tempo 14 presidenti, da Harry Truman a Joe Biden. Il primogenito della longeva sovrana è diventato re all’età di 73 anni, col nome di Carlo III. I media di Bucarest lo considerano un grande amico della Romania, che negli ultimi due decenni ha visitato periodicamente. Affascinato dalle tradizioni della Transilvania, il nuovo sovrano britannico ha contribuito costantemente alla loro conservazione e popolarità. E’ anche contribuente al bilancio locale, come proprietario di case e terreni in Romania.
Il Campionato Mondiale di calcio svoltosi in Qatar, il primo nella storia organizzato da uno stato arabo e nella stagione autunno-inverno, si è concluso con la vittoria dell’Argentina, anticipata da molti. E’ stato l’ultimo campionato mondiale con 32 squadre al calcio d’inizio. Dal 2026 il numero salirà a 48, con l’edizione che si terrà negli Stati Uniti, Canada e Messico. Sin dal 2010, quando gli era stata affidata l’organizzazione della Coppa Mondiale, il Qatar è stato il target costante di numerose accuse di corruzione o riguardanti le condizioni disumanizzanti di lavoro per i migranti, la mancata osservanza dei diritti delle donne o della comunità LGBTQ+. Le critiche sono state respinte sia dalle autorità dell’emirato che dal presidente della FIFA, lo svizzero Gianni Infantino, il quale ha disapprovato quello che ha nominato le lezioni di morale dell’Occidente, definite come una prova di ipocrisia. Nel mezzo del torneo finale, l’eurodeputata socialista greca Eva Kaili, uno dei vicepresidenti del Parlamento Europeo, è stata arrestata a Bruxelles in un’inchiesta su sospetti di corruzione che implicherebbero tangenti di centinaia di migliaia di euro ricevuti dal Qatar.
Il 2022 è stato segnato da nuovi record climatici. L’Europa ha visto l’estate più calda mai registrata, e le più estese zone bruciate da incendi. A scala globale, le emissioni di CO2 di origini fossili non sono mai state così alte come nel 2022. La popolazione della Terra ha superato la soglia di 8 miliardi a metà novembre, sempre secondo le Nazioni Unite. Nel 1950, sulla Terra vivevano solo 2,5 miliardi di persone.