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Il 2021 nel mondo

Situazione epidemiologica/ Crisi energetica/ Situazione in Ucraina/ Situazione in Bielorussia/ Ritiro da Afghanistan/ Cambio di mandato a Washington/ Fine epoca Merkel/ Inizio attività per la Procura Europea/ Vertice Glasgow/ Giochi Olimpici di Tokyo

Il 2021 nel mondo
Il 2021 nel mondo

, 25.12.2021, 07:00

Situazione epidemiologica

I due anni della pandemia hanno lasciato una forte impronta ed effetti avvertiti in tutti i settori. Grazie ai vaccini, la situazione non è stata ancora più tragica, però il bilancio provvisorio alla fine di quest’anno indica quasi 5 milioni e mezzo di decessi. Accanto a numerose restrizioni, l’introduzione del certificato verde è stata accolta con ostilità da chi ritiene che gli siano trasgrediti i diritti e ci sono state numerose proteste in merito. D’altra parte, gli effetti economici della pandemia hanno determinato l’UE a creare, tramite prestiti contratti dalla Commissione Europea, un fondo di ripresa dal quale gli stati membri possono accedere a sovvenzioni e crediti, in base ai piani nazionali di ripresa e resilienza approvati dalla Commissione Europea. Dal punto di vista epidemiologico, la situazione resta ancora incerta, la fine dell’anno essendo segnata dal diffondersi del ceppo Omicron del coronavirus, molto più contagioso.



Crisi energetica

I prezzi dell’energia elettrica in Europa hanno superato record dopo record ancora prima dell’inverno e gli specialisti hanno ammonito che la crisi si aggraverà con il calo delle temperature. Questa situazione rappresenta una delle priorità nell’agenda di Bruxelles, però i leader degli stati UE non sono riusciti a raggiungere un accordo sulla risposta a questa crisi. La maggior parte dei 27 stati membri ha adottato, però, misure a livello nazionale per tutelare i consumatori e le compagnie dall’impatto dell’impennata dei prezzi dell’energia, tramite diminuzioni di tasse e sovvenzioni dirette per le categorie vulnerabili. Da Mosca, Vladimir Putin ha segnalato che darà una mano all’Europa aumentando le forniture al fine di stabilizzare il mercato, però sebbene le forniture russe siano state riprese dopo un inizio lento a novembre, sono tuttavia inferiori rispetto all’anno scorso.



Situazione in Ucraina

Il dispiegamento di oltre 100 mila militari da parte della Russia al confine con l’Ucraina ha generato timori che Mosca preparasse un attacco. Quello che non abbiamo fatto nel 2014 siamo pronti a fare adesso nell’eventualità di un’invasione da parte della Russia in Ucraina, simile a quella conclusa con l’annessione illegale della Crimea — è il monito trasmesso dal leader della Casa Bianca a quello del Cremlino. I moniti prevedono che gli USA e gli alleati europei risponderanno con forti sanzioni economiche e Washington fornirà più equipaggiamenti di difesa all’Ucraina, mentre la posizione degli alleati sul fianco Est della NATO sarà consolidata. D’altra parte, Vladimir Putin afferma che il suo esercito non minaccia nessuno e chiede garanzie che la NATO non si estenderà all’Est.



Situazione in Bielorussia

La presenza in gran numero dei migranti al confine della Bielorussia con la Polonia ha richiamato l’attenzione dell’UE e della NATO. L’Europa ha accusato Minsk di trasportare migliaia di persone dal Medio Oriente e di spingerle a entrare nell’UE, che è in conflitto con il presidente Alexander Lukashenko dopo le controverse elezioni dell’anno scorso. “Al confine orientale della Polonia abbiamo a che fare con un nuovo tipo di guerra in cui i migranti sono le armi, in cui la disinformazione è un’arma, una guerra ibrida”, ha definito la situazione il premier polacco Mateusz Morawiecki. La lista delle sanzioni nei confronti di Minsk è stata estesa.



Ritiro da Afghanistan

Il ritiro delle truppe dall’Afghanistan alla fine di una missione di 20 anni ha rappresentato una delle decisioni di grande impatto applicate, quest’anno, dal nuovo leader della Casa Bianca, Joe Biden. La fretta di ritirare i militari senza piani di riserva e la mancata previsione sullo stato lamentabile delle forze di sicurezza locali hanno portato alla caduta, l’uno dopo l’altro, dei capoluoghi provinciali dell’Afghanistan nelle mani dei talebani, le forze afgane essendo decimate dalle diserzioni di massa. Decine di migliaia di americani, cittadini occidentali e alleati afgani sono rimasti bloccati all’aeroporto di Kabul, dove 6.000 militari americani inviati d’urgenza hanno fatto una corsa contro il tempo per la loro evacuazione.



Cambio di mandato a Washington

La riunione del Congresso degli Stati Uniti, a gennaio, volta a ratificare la vittoria del presidente eletto, il democratico Joe Biden, doveva essere una simbolica. Però la situazione è degenerata dopo un assalto contro il Congresso commesso da sostenitori dell’allora presidente in carica, che hanno cercato di impedire la convalida dei risultati delle elezioni, di cui Donald Trump sosteneva che erano stati falsificati. I leader del mondo democratico hanno espresso stupore e preoccupazione, condannando l’attacco commesso nel cuore della democrazia. Alla fine, Donald Trump ha ammesso la fine del proprio mandato. Il primo anno del mandato di Biden non è stato al livello delle attese, sono del parere gli specialisti, accennando alla gestione difettosa della pandemia e all’inflazione galoppante.



Fine epoca Merkel

Dopo più di 16 anni al governo, la democristiana Angela Merkel si è ritirata e il suo partito è andato all’opposizione. È stato inaugurato così un nuovo capitolo nella politica tedesca ed europea, con il socialdemocratico Olaf Scholz come cancelliere. E il nono cancelliere postbellico della Germania, e il suo governo è stato creato da una coalizione senza precedenti tra socialdemocratici, verdi e liberali. Quello che li unisce, affermano loro, è la determinazione a modernizzare la Germania, in concomitanza con il mantenimento della stabilità del Paese. Tramite un tradizionale incontro-simbolo con il presidente della Francia, il nuovo cancelliere ha trasmesso il messaggio che il motore franco-tedesco dell’Europa è altrettanto solido anche dopo la fine dell’epoca Merkel.



Inizio attività per la Procura Europea

Con qualche mese di ritardo, la Procura Europea, guidata dall’ex capo della DNA della Romania, Laura Codruţa Kovesi, ha iniziato, a giugno, la sua attività. L’istituzione ha l’obiettivo di contrastare le frodi da fondi europei, tramite indagini e perseguimenti penali nei confronti degli autori di reati che intaccano il budget dell’Unione. La nuova struttura, con sede centrale a Lussemburgo, ha compiti di vigilanza anche sul modo in cui vengono spesi i miliardi di euro dal piano di ripresa post-pandemia. Cinque sui 27 stati membri dell’Unione hanno scelto di non partecipare all’iniziativa – Ungheria, Polonia, Irlanda, Svezia e Danimarca.



Vertice Glasgow

La conferenza delle Nazioni Unite sui mutamenti climatici — COP26 — ha riunito, a inizio novembre, a Glasgow, leader di più Paesi del mondo per concordare sulle modalità per intensificare l’azione a livello mondiale in vista della soluzione della crisi climatica. L’accordo raggiunto dopo due settimane di negoziati prevede la graduale diminuzione della quantità di carbone estratto senza tecnologie di captazione delle emissioni di biossido di carbonio e delle sovvenzioni per i combustibili fossili inefficaci, e ammette, al contempo, la necessità di appoggiare i Paesi svantaggiati ad attuare la transizione ecologica.



Giochi Olimpici di Tokyo

Rinviati di un anno a causa della pandemia, i Giochi Olimpici di Tokyo si sono svolti nel 2021 con la partecipazione di atleti di 206 Paesi. Nella classifica per medaglie, al primo posto si sono piazzati gli USA, con 113 medaglie, di cui 39 d’oro e 41 d’argento. Al secondo posto si è piazzata la Cina, con 88 medaglie: 38 d’oro e 32 d’argento, mentre al terzo, il Paese ospitante, il Giappone, con 58 medaglie: 27 d’oro e 14 d’argento.


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