Romania e Schengen
La Romania ha il sostegno totale del Belgio, che ora ha la presidenza del Consiglio dell'Unione, per la piena adesione allo Spazio Schengen.
Daniela Budu, 05.03.2024, 15:22
La presidenza belga del Consiglio dell’Unione Europea continuerà a lavorare per la piena adesione della Romania e della Bulgaria allo Spazio Schengen, in sintonia con le raccomandazioni della Commissione Europea, ha assicurato il ministro dell’Interno, Annelies Verlinden, al termine della prima giornata del Consiglio Giustizia e Affari Interni a Bruxelles. “Abbiamo valutato l’importantissima decisione adottata lo scorso dicembre, che porterà all’abolizione dei controlli alle frontiere interne, aeree e marittime in Romania e Bulgaria, a partire dal 31 marzo. Desidero esprimere le mie più sentite congratulazioni ai due paesi coinvolti e alla Presidenza spagnola del Consiglio dell’Unione Europea per questo importante risultato”, ha dichiarato il ministro belga.
Presente al Consiglio, il Ministro dell’Interno romeno, Cătălin Predoiu, ha sottolineato che Bucarest sta già collaborando per la protezione delle frontiere e la lotta all’immigrazione illegale in Romania. “Lo scorso anno, la Romania ha ridotto la migrazione di circa il 60%. Ad esempio, al confine con la Serbia, grazie ad un programma pilota, abbiamo ridotto la migrazione quasi a zero. Lo scorso anno, solo 40 persone hanno attraversato illegalmente il confine. Oggi ho firmato una lettera congiunta con il commissario europeo Johannson, per portare avanti questi progetti pilota e siamo pronti a condividere la nostra expertise con gli stati membri. Quindi, se guardiamo la situazione sul campo, vediamo che la Romania potrebbe rafforzare l’area Schengen e non è affatto giusto essere solo parzialmente integrati in Schengen”, ha dichiarato Cătălin Predoiu.
A Bucarest, il primo ministro Marcel Ciolacu ha assicurato che la Romania sarà pienamente ammessa nello spazio di libera circolazione entro la fine dell’anno. In un’intervista ad una televisione privata, il premier ha dichiarato che le autorità governative riusciranno a raggiungere un altro importante obiettivo: l’adesione all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).
“Vi garantisco che, entro la fine di quest’anno, la Romania entrerà in Schengen con le frontiere terrestri e nel 2026 entreremo nell’OCSE – le cose più importanti che i fattori decisionali romeni hanno da fare in questo momento. Per raggiungere questi obiettivi, dobbiamo attuare le riforme del PNRR che si stanno sovrapponendo per l’adesione all’OCSE. Una volta entrati nell’OCSE, la Romania è accanto a tutti i Paesi sviluppati del mondo”, ha detto Marcel Ciolacu.
Dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico fanno parte gli stati più sviluppati che detengono il 70% della produzione e del commercio globale e il 90% degli investimenti mondiali diretti.