Xenofobia: linciaggio sedicenne rrom in Francia
Un ragazzo di etnia rrom, presuntamente dalla Romania, è stato rapito venerdì scorso alla periferia settentrionale di Parigi da 12 persone, che, sospettandolo di aver partecipato ad un furto, lo hanno sequestrato e picchiato violentemente. Il sedicenne Darius viveva con la sua famiglia e altri rrom in una baracca in un campo rrom nella località Pierrefitte-sur-Seine. Venerdi’ sera, è stato trovato con lesioni craniche, abbandonato in stato di incoscienza in un carrello della spesa, essendo ricoverato in un ospedale di Parigi, in prognosi riservata. Il linciaggio ha suscitato indignazione in Francia, il presidente François Hollande parlando di “un atto indicible e ingiustificabile che offende tutti i principi su cui si fonda la Repubblica”. “Ciò che è successo è inaccettabile e i responsabili vanno individuati quanto prima per rispondere per i loro atti davanti alla giustizia”, ha detto, dal canto suo, il premier Manuel Valls, ex ministro dell’Interno nel governo socialista di Parigi.
Roxana Vasile, 19.06.2014, 15:23
Un ragazzo di etnia rrom, presuntamente dalla Romania, è stato rapito venerdì scorso alla periferia settentrionale di Parigi da 12 persone, che, sospettandolo di aver partecipato ad un furto, lo hanno sequestrato e picchiato violentemente. Il sedicenne Darius viveva con la sua famiglia e altri rrom in una baracca in un campo rrom nella località Pierrefitte-sur-Seine. Venerdi’ sera, è stato trovato con lesioni craniche, abbandonato in stato di incoscienza in un carrello della spesa, essendo ricoverato in un ospedale di Parigi, in prognosi riservata. Il linciaggio ha suscitato indignazione in Francia, il presidente François Hollande parlando di “un atto indicible e ingiustificabile che offende tutti i principi su cui si fonda la Repubblica”. “Ciò che è successo è inaccettabile e i responsabili vanno individuati quanto prima per rispondere per i loro atti davanti alla giustizia”, ha detto, dal canto suo, il premier Manuel Valls, ex ministro dell’Interno nel governo socialista di Parigi.
Non sono tardate le reazioni delle associazioni di difesa dei diritti umani e delle minoranze, che hanno denunciato la stigmatizzazione cui è sottoposta la comunità rrom. I procuratori che si occupano del caso hanno rinunciato all’ipotesi di un attacco razzista. Essi ammettono la barbarie dell’aggressione, ma sostengono che si sarebbe trattato di una vendetta. La tragica vicenda è però eloquente per la crescente violenza in Francia contro i rrom. L’organizzazione Rromeurope crede che questo recente incidente sia, in realtà, la conseguenza degli anni di politiche pubbliche inefficaci e di un clima poco sano alimentato dai media, dai politici e dagli esponenti dello stato francese. Cio che è successo con il sedicenne rrom era prevedibile, si legge su Médecins du monde. È stata instaurata una giustizia parallella che, se niente cambierà, agirà di nuovo, e il pericolo è di vita.
Anche per le autorità romene simili atti di violenza estrema, sono, in una certa misura, il risultato di atteggiamenti xenofobi e spesso a carattere razzista sempre più presenti nei discorsi dei politici in Europa. La dichiarazione del presidente Hollande di condanna dell’aggressione contro l’adolescente di etnia rrom non è sufficiente — afferma anche l’Associazione Romani Criss di Bucarest, la quale ritiene che la soluzione sarebbe il cambiamento radicale dell’approccio a livello politico, nel senso dell’integrazione dei rrom che scelgono di vivere in Francia, e non della loro esclusione.
(traduzione di Adina Vasile)