Voto di fiducia al nuovo Governo di Bucarest
La coalizione governativa di sinistra di Bucarest, formata dal PSD e dall’ALDE, è riuscita ad imporre il suo nuovo Governo, dopo il voto di fiducia nel Parlamento. A favore del nuovo Esecutivo hanno votato 275 parlamentari, mentre 102 si sono pronunciati contro. Nella nuova formula governativa si ritrovano 16 dei ministri del Gabinetto Sorin Grindeanu, sfiduciato tramite una mozione inoltrata proprio dal principale partito al governo, il PSD. La creazione di una carica di vicepremier senza portafoglio, che coordinerà lattività interministeriale e che sarà ricoperta da Marcel Ciolacu, è lunica modifica di struttura nella nuova formula esecutiva presieduta da Mihai Tudose.
Florentin Căpitănescu, 29.06.2017, 16:17
La coalizione governativa di sinistra di Bucarest, formata dal PSD e dall’ALDE, è riuscita ad imporre il suo nuovo Governo, dopo il voto di fiducia nel Parlamento. A favore del nuovo Esecutivo hanno votato 275 parlamentari, mentre 102 si sono pronunciati contro. Nella nuova formula governativa si ritrovano 16 dei ministri del Gabinetto Sorin Grindeanu, sfiduciato tramite una mozione inoltrata proprio dal principale partito al governo, il PSD. La creazione di una carica di vicepremier senza portafoglio, che coordinerà lattività interministeriale e che sarà ricoperta da Marcel Ciolacu, è lunica modifica di struttura nella nuova formula esecutiva presieduta da Mihai Tudose.
La maggioranza dei ministri dellex Gabinetto Grindeanu mantengono i loro portafogli anche nel nuovo Esecutivo – Sevil Shhaideh resta ministro dello Sviluppo Regionale, Olguţa Vasilescu del Lavoro, e Florian Bodog della Salute. Restano nellincarico i titolari dei Ministeri dellInterno, dei Trasporti, della Giustizia, degli Esteri, dellAmbiente e dellAgricoltura. Ci sono anche nomi nuovi nel Governo Tudose, tra cui Mihai Fifor allEconomia, Adrian Ţuţuianu al Ministero della Difesa e Doina Pană al Ministero della Acque e delle Foreste.
Il socialdemocratico Mihai Tudose afferma che la sua priorità è lapplicazione del programma di governo con un controllo politico severo, quasi settimanale, per il recupero dei ritardi. Allo stesso tempo, nel programma di governo sono aggiunte misure che riguardano la prevedibilità fiscale e la tutela sociale.
Tra gli obiettivi del suo Governo, Mihai Tudose ha menzionato l’aumento degli introiti al bilancio dello stato, l’attrazione di investitori stranieri, l’aumento degli investimenti nell’infrastruttura e un maggiore tasso di assorbimento dei fondi europei. D’altra parte, i ministri daranno prova di ciò che faranno tramite fatti, anzichè dichiarazioni, ha precisato Mihai Tudose, aggiungendo che, nella prima seduta di governo, il progetto del fondo sovrano di sviluppo sarà presentato in prima lettura.
Tudose, due volte ex ministro dell’Economia, è stato scelto dal leader del PSD, Liviu Dragnea, per rimpiazzare Sorin Grindeanu – al quale è stato rimproverato che non avrebbe rispettato gli obiettivi ambiziosi del programma di governo con cui il Partito ha vinto, a dicembre 2016, le elezioni politiche.
Dal canto suo, Grindeanu non sembra essersi rassegnato al pensiero che il proprio partito, il PSD, ha fatto crollare il suo Gabinetto. Oggi, egli ha trasmesso una lettera al presidente della Corte Costituzionale romena, Valer Dorneanu, in cui chiede l’analisi delle condizioni in cui i parlamentari hanno votato, la scorsa settimana, la mozione di sfiducia. (traduzione di Adina Vasile)