Visita del premier romeno a Bruxelles, conclusioni
Il Governo resta fermamente impegnato a consolidare il dialogo con i partner europei, e la Romania continuerà ad essere un partner di fiducia, profondamente dedicato al progetto europeo. È il principale messaggio trasmesso dal premier Nicolae Ciucă agli incontri avuti, per due giorni, con i rappresentanti delle istituzioni di Bruxelles. Durante i colloqui, il capo dell’esecutivo romeno ha insistito sulla necessità di una decisione quanto più rapida sull’adesione della Romania all’Area Schengen di libera circolazione. Quanto al monitoraggio sulla giustizia, il premier ha dato assicurazioni che il programma di governo prevede obiettivi chiari legati a riforme concrete e investimenti atti a convincere la Commissione Europea che il Meccanismo di Cooperazione e Verifica imposto alla Romania 15 anni fa, nel momento dell’adesione all’Unione, va rimosso.
Il premier ha discusso con gli esponenti europei anche del mondo in cui sarà applicato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sostenuto da fondi europei. Il capo del governo ha ricevuto garanzie che la Romania beneficerà di assistenza tecnica da parte della Commissione per assorbire questi fondi. Nicolae Ciucă ha annunciato, a Bruxelles, che il governo creerà a breve una struttura incaricata a monitorare, coordinare e verificare il modo in cui si lavorerà con questo strumento europeo: Non possiamo perdere quest’opportunità. Abbiamo già 12 miliardi di euro dai fondi di coesione che vanno spesi entro un periodo molto breve. Ci sono i fondi in arrivo dal PNRR più i fondi europei dal quadro pluriennale di finanziamento. Sono offerte che presuppongono impegno e responsabilità da parte di ognuno di noi, per poter raggiungere quest’obiettivo.
I colloqui con la presidente della CE, Ursula von der Leyen, hanno puntato sulla gestione della pandemia da coronavirus nel prossimo periodo e sull’impatto del nuovo ceppo africano, Omicron. Nicolae Ciucă ha dato assicurazioni che le autorità cercano di individuare i metodi più efficaci per convincere la popolazione a vaccinarsi, al fine di evitare una nuova ondata della pandemia, come è accaduto a novembre in Romania: Ci sono stati colloqui sul modo in cui prosegue la campagna vaccinale e sulla necessità che la popolazione si vaccini. È praticamente l’unico strumento che ci protegge, che ci aiuta a superare più facilmente la malattia e a non avere lo stesso tasso alto di contagio come nella quarta ondata.
Ai colloqui con il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, Nicolae Ciucă ha confessato la preoccupazione della Romania per la situazione complicata al confine orientale dell’Ucraina, insistendo sulla necessità di rafforzamento delle azioni di deterrenza delle minacce sul fianco Est dell’alleanza e nella zona del Mar Nero. Allo stesso tempo, il premier ha dato assicurazioni che la Romania continuerà a rispettare l’impegno assunto di stanziare dal budget dello stato il 2% del PIL alla Difesa.
Daniela Budu, 22.12.2021, 13:10