Vertice Ue: disoccupazione giovanile è emergenza
Capi di stato e di governo, alti esponenti dell’Ue, ministri e partner sociali si sono riuniti, ieri, a Parigi, ospiti del presidente francese François Hollande, al Vertice Ue sulla disoccupazione giovanile, per individuare soluzioni per combattere un flagello che colpisce, da anni, il futuro di un’intera generazione. Sono 26 milioni, attualmente, i disoccupati in Europa, di cui quasi 6 milioni sono giovani sotto 25 anni. “Sono tanti! Troppi!”- dichiarava il presidente Hollande. Perciò, occorrono, quanto prima, programmi, decisi a livello comunitario, che siano poi attuati anche a livello nazionale. Presente al vertice sulla disoccupazione giovanile di Parigi, il capo dello stato romeno, Traian Basescu, ha parlato di uno degli aspetti di questa problematica sia europea, che romena.
Roxana Vasile, 13.11.2013, 12:47
“Abbiamo tre regioni in cui il numero dei giovani disoccupati supera il 30% del numero totale delle persone senza lavoro. Si tratta della Regione Centro, della Regione Sud-Est e della Regione Sud-Valacchia. Perchè proprio in queste regioni? È questo perchè non è valido solo per la Romania, ma anche per altri stati dell’Ue… Una delle risposte la troviamo nei nostri sistemi educativi che, a volte, non tengono conto delle esigenze del mercato del lavoro dei nostri Paesi. I giovani vengono preparati per mestieri che non sono ricercati sul mercato e non vengono preparati per zone in cui il mercato del lavoro sarebbe capace di assorbirli”, ha spiegato il presidente Traian Basescu.
Sono tre le priorità decise al vertice di Parigi affinchè nei prossimi due anni ciascun giovane possa avere un posto di lavoro. La prima priorità è l’uso di tutti gli strumenti possibili per la preparazione e la qualificazione professionale dei giovani.
“La nuova legge sull’istruzione crea per la Romania le condizioni per una risposta positiva a questa esigenza di qualificazione dei giovani in accordo con le esigenze del mercato del lavoro. Ricorderei che la nuova legge sull’istruzione reintroduce le scuole di mestieri. Inoltre, sempre attraverso il Ministero dell’Istruzione è stata emanata la legge sull’apprendistato. Non in ultimo, sono state create strutture di orientamento professionale”, ha precisato il capo dello stato.
La seconda priorità è l’inserimento professionale dei giovani in difficoltà, e la terza è quella di offrire ai giovani dinamici la possibilità di creare le proprie imprese. Stando al presidente François Hollande, sono tre le parole-chiave del vertice di Parigi: “rapidità”, perchè il problema è urgente, “solidarietà”, perchè non si può abbandonare un’intera generazione e “qualità”, perchè ai giovani si devono proporre posti di lavoro e una preparazione professionale con prospettive reali. E affinchè l’Europa riesca, occorrono, in ugual misura, crescita economica, aumento della competitività e creazione di ricchezza.