Vertice intergovernativo Romania-Moldova
Al vertice
intergovernativo Romania-Moldova, organizzato, ieri, per la prima volta, a Piatra
Neamţ (nel nord-est della Romania), il premier romeno, Sorin Grindeanu, ha
detto al suo collega, Pavel Filip, che Bucarest vuole investire di più in
Moldova e partecipare al processo di privatizzazione in questo Paese. E ha
chiesto all’Esecutivo pro-occidentale di Chişinău di non abbandonare l’iter
europeo.
Bogdan Matei, 24.03.2017, 17:08
Al vertice
intergovernativo Romania-Moldova, organizzato, ieri, per la prima volta, a Piatra
Neamţ (nel nord-est della Romania), il premier romeno, Sorin Grindeanu, ha
detto al suo collega, Pavel Filip, che Bucarest vuole investire di più in
Moldova e partecipare al processo di privatizzazione in questo Paese. E ha
chiesto all’Esecutivo pro-occidentale di Chişinău di non abbandonare l’iter
europeo.
La
Romania aspetta dalla Moldova costanza e serietà e ribadisco che solo l’opzione
europea può portare risposte durevoli alle aspettative di prosperità, sicurezza
e stabilità dei cittadini moldavi. Siamo pronti a continuare a sostenere la
Moldova su questa strada, ha detto Sorin Grindeanu.
Il premier Filip ha ringraziato la Romania per il sostegno
finanziario non rimborsabile, ritenuto indispensabile per l’economia della
Moldova, che è in crisi, e concesso a tranche che ammonteranno, alla fine, a
150 milioni di euro. Egli ha espresso la gratitudine di Chişinăului anche per i
96 pulmini che giungeranno, fra qualche settimana, in Moldova, e che la Romania
offre al Paese confinante per il trasporto degli allievi dalle zone rurali. E
ha concluso che il futuro della Moldova è solo nell’Ue, accanto alla Romania.
Ho
dato assicurazioni al premier che la Moldova resta fermamente impegnata sulla
strada della realizzazione del nostro progetto strategico, l’implementazione
costante delle riforme previste nell’accordo di associazione all’Ue. La Moldova
continua a guardare all’ovest, come progetto-Paese. La verità è che, a
prescindere dalle posizioni del presidente della Moldova, la Costituzione dà
maggiore potere decisionale al Parlamento e al Governo. E, da questo punto di
vista, nella nostra relazione con la Romania non cambierà niente, come non
cambierà neanche nella nostra opzione europea, che è, infatti, anche il nostro
progeto-Paese, ha affermato Pavel Filip.
Il
premier Filip ha aggiunto che un ufficio di collegamento della Nato
sarà aperto, a giugno, a Chişinău, nonostante l’opposizione del nuovo
presidente della repubblica, il socialista filorusso Igor Dodon. Le
precisazioni del premier erano diventate obbligatorie dopo che, lo scorso mese,
Dodon ha vietato ai militari moldavi di prendere parte, assieme ai loro
colleghi romeni e americani, ad un’esercitazione organizzata sul territorio
della Romania. Egli si è recato a Mosca due volte in meno di tre mesi
dall’investitura e ha affermato là di prendere in calcolo la denuncia degli
accordi di associazione e libero scambio con l’Ue e l’approfondimento delle
relazioni con l’Unione Eurasiatica e la federalizzazione della Moldova, come
soluzione per la pacificazione della regione separatista pro-russa Transnistria
(nell’est). Gli analisti di Chişinău, citati dai corrispondenti di Radio
Romania, affermano che la posta di gioco di questa posizione pro-moscovita di
Dodon è esclusivamente elettorale, ossia il sostegno russo per i socialisti
alle politiche dell’anno prossimo. (traduzione di Adina Vasile)