Vertenze politiche nel governo
Lidea di ristrutturare lEsecutivo di Bucarest, ampiamente veicolata già dalla fine del 2017, continua ad agitare e spartire le acque allinterno del Partito socialdemocratico, il numero 1 della coalizione governativa di Bucarest. Il premier Mihai Tudose si pronuncia per un governo più snello, quanto più vicino al cittadino. A suo avviso, lattuale configurazione che annovera 28 ministeri è troppo folta, il che significa anche grandi spese. Tudose dice inoltre che, lungo il tempo, nel Paese sono state create numerose strutture attinenti allo stesso ministero, che andrebbero accorpate, al fine di ridurre la burocrazia.
Le scontentezze del premier non riguardano lattività dei ministri, tranne la situazione del Ministero dellInterno. Il premier ha detto chiaramente che vorrebbe un altro titolare al posto di Carmen Dan che accusa di averlo mentito, affermazioni negate dal ministro. In riferimento alle sue dimissioni, Carmen Dan ha precisato che si tratta di un governo politico, i cui ministri sono nominati e validati dalle strutture decisionali dei partiti della coalizione, che approvano anche il loro ritiro.
Le vertenze tra il premier e la ministra, sostenuta nellincarico dal leader socialdemocratico Liviu Dragnea, fa spiccare sempre di più lidea delle tensioni ai vertici del PSD. Negate dalle persone coinvolte, le tensioni si intravedono anche dal fatto che Dragnea non appoggia lidea di ristrutturazione governativa inoltrata dal permier. Di recente, al termine della riunione del Comitato Esecutivo Nazionale del PSD, in riferimento alla ristrutturazione governativa, Liviu Dragnea ha così risposto: “Sono daccordo con quello che ho detto io. Da qualche mese stavamo discutendo che, a gennaio, al termine del 2017, faremo unanalisi sul funzionamento del flusso decisionale nei ministeri e sul come migliorare latto di governo rispetto al 2017. Che si tratti di ristrutturazione, che si tratti di rimpasto, forse neanche questo, forse migliorare il flusso nel ministero”.
Il tema della ristrutturazione è stato affrontato nel corso della riunione menzionata, però una decisione dovrebbe essere presa questo fine mese, nellambito di una nuova seduta del Comitato Esecutivo. Unanalisi delle dichiarazioni dei socialdemocratici indica due correnti di opinioni sulla ristrutturazione del governo Tudose: una che ritiene assolutamente necessario il riassestamento dellamministrazione centrale, e unaltra favorevole allidea che lattuale formula governativa funziona molto bene e non va modificata, in quanto ci vuole continuità al livello del governo.
Corina Cristea, 12.01.2018, 13:04
Lidea di ristrutturare lEsecutivo di Bucarest, ampiamente veicolata già dalla fine del 2017, continua ad agitare e spartire le acque allinterno del Partito socialdemocratico, il numero 1 della coalizione governativa di Bucarest. Il premier Mihai Tudose si pronuncia per un governo più snello, quanto più vicino al cittadino. A suo avviso, lattuale configurazione che annovera 28 ministeri è troppo folta, il che significa anche grandi spese. Tudose dice inoltre che, lungo il tempo, nel Paese sono state create numerose strutture attinenti allo stesso ministero, che andrebbero accorpate, al fine di ridurre la burocrazia.
Le scontentezze del premier non riguardano lattività dei ministri, tranne la situazione del Ministero dellInterno. Il premier ha detto chiaramente che vorrebbe un altro titolare al posto di Carmen Dan che accusa di averlo mentito, affermazioni negate dal ministro. In riferimento alle sue dimissioni, Carmen Dan ha precisato che si tratta di un governo politico, i cui ministri sono nominati e validati dalle strutture decisionali dei partiti della coalizione, che approvano anche il loro ritiro.
Le vertenze tra il premier e la ministra, sostenuta nellincarico dal leader socialdemocratico Liviu Dragnea, fa spiccare sempre di più lidea delle tensioni ai vertici del PSD. Negate dalle persone coinvolte, le tensioni si intravedono anche dal fatto che Dragnea non appoggia lidea di ristrutturazione governativa inoltrata dal permier. Di recente, al termine della riunione del Comitato Esecutivo Nazionale del PSD, in riferimento alla ristrutturazione governativa, Liviu Dragnea ha così risposto: “Sono daccordo con quello che ho detto io. Da qualche mese stavamo discutendo che, a gennaio, al termine del 2017, faremo unanalisi sul funzionamento del flusso decisionale nei ministeri e sul come migliorare latto di governo rispetto al 2017. Che si tratti di ristrutturazione, che si tratti di rimpasto, forse neanche questo, forse migliorare il flusso nel ministero”.
Il tema della ristrutturazione è stato affrontato nel corso della riunione menzionata, però una decisione dovrebbe essere presa questo fine mese, nellambito di una nuova seduta del Comitato Esecutivo. Unanalisi delle dichiarazioni dei socialdemocratici indica due correnti di opinioni sulla ristrutturazione del governo Tudose: una che ritiene assolutamente necessario il riassestamento dellamministrazione centrale, e unaltra favorevole allidea che lattuale formula governativa funziona molto bene e non va modificata, in quanto ci vuole continuità al livello del governo.